
"Teniamo alto il livello di attenzione grazie alla nostra rete di sorveglianza europea e nazionale". Lo ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza da Berlino, dove partecipa alla riunione dei ministri del G7, in merito ai primi casi di monkeypox o vaiolo delle scimmie in Italia. "Ne ho parlato informalmente con la commissaria Stella Kyriakides e gli altri ministri", ha aggiunto il ministro, sottolineando che sono coinvolti il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA).
Nel nostro Paese, già a seguito della segnalazione di alcuni casi di vaiolo delle scimmie in Europa, il ministero della Salute ha tempestivamente allertato le Regioni e messo in piedi un sistema di monitoraggio dei casi. Un primo caso è stato identificato il 19 maggio presso l'INMI Spallanzani di Roma (nella foto) è stato confermato il 20 maggio.
"Il virus si trasmette per contatto diretto o molto stretto però, poi, i focolai tendono molto spesso ad autolimitarsi”, ha chiarito Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute in un video.
La malattia si risolve spontaneamente in 1-2 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche; possono essere somministrati degli antivirali quando necessario.
Per saperne di più
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Vedi anche
- pagina Istituto superiore di sanità Monkeypox o vaiolo delle scimmie, cosa sappiamo
- pagina WHO Monkeypox - Key facts
- pagina ECDC Epidemiological update: Monkeypox multi-country outbreak.
Guarda
- Il video con il commento di Gianni Rezza direttore della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute
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