immagine raffigurante un medico che stringe la mano ad una paziente

La Relazione annuale al Parlamento sull’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria  2015 è stata trasmessa al Parlamento il 27 ottobre 2017.

La Relazione dà conto del grado di implementazione dei principali adempimenti previsti in materia dal decreto legge 158/2012 convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, dalla legge 3 agosto 2007, n. 120, nonché dall’Accordo Stato Regioni del 18 novembre 2010.

Dall’analisi condotta emerge che:

  • 17 Regioni (Abruzzo,  Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto) hanno provveduto ad emanare/aggiornare le linee guida regionali, evidenziandosi un miglioramento rispetto ai risultati della rilevazione 2014


  • in 11 Regioni/Province Autonome (Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, P.A. Trento, P.A. Bolzano, Puglia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto) tutte le Aziende presenti hanno dichiarato di aver attivato l’infrastruttura di rete
  • in 6 Regioni/Province Autonome ( Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Veneto, P.A. Trento e P.A. Bolzano) tutte le Aziende garantiscono ai dirigenti medici spazi idonei e sufficienti per esercitare la libera professione. Nelle restanti Regioni, si è osservato sia il ricorso all’acquisizione di spazi esterni che all’attivazione del programma sperimentale, anche se con un’incidenza diversificata nei diversi contesti
  • 2 Regioni (Basilicata,Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Piemonte,Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria) hanno scelto di autorizzare l’attivazione del programma sperimentale con un incremento da 10 nel 2014 a 12 nel 2015

L’indagine ha altresì evidenziato che il numero di medici che esercitano ALPI - attività libero professionale intramuraria, è diminuito passando da 59.000 unità relative all’anno 2012, pari al 48% del totale dei Dirigenti medici del SSN, a 51.950 unità nel 2015, pari al 44% circa del totale dei dirigenti medici stessi.

In media, nel SSN il 47,8% dei Dirigenti medici, operanti nel SSN a tempo determinato e a tempo indeterminato con rapporto esclusivo, esercita la libera professione intramuraria.

La rilevazione, anche quest’anno, evidenzia un’estrema variabilità del fenomeno tra le Regioni, sia in termini generali di esercizio dell’attività libero professionale intramoenia, sia in termini specifici di tipologia di svolgimento della stessa con punte che superano quota 58% in Piemonte, Lazio, Liguria, Valle d’Aosta e Marche, viceversa, toccano valori minimi in Regioni come la Sardegna (29%), Sicilia (31%), Calabria (33%), e la Provincia Autonoma di Bolzano (16%).

In generale si registra un miglioramento dello stato di attuazione, anche se l’indagine complessiva ha confermato disomogeneità attuative nelle diverse Regioni/Province Autonome, con contesti sicuramente più avanzati e altri in corso di progressivo adeguamento.

Leggi la Relazione annuale al Parlamento sull’esercizio dell’attività libero professionale intramurara 2015 (pdf. 8.9 Mb)

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Data di pubblicazione: 9 novembre 2017, ultimo aggiornamento 9 novembre 2017