immagine di una ragazza che parla con una psicologa

Il 16 settembre si terrà a Milano il convegno di presentazione dei risultati finali del progetto Interventi integrati per favorire il riconoscimento ed il trattamento precoce dei disturbi psichici gravi in età giovanile (15-24 anni) in gruppi di popolazione a rischio finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della salute e coordinato dalla Regione Lombardia.

Nel corso della giornata saranno presenti esperti di livello internazionale che illustreranno lo stato dell’arte della ricerca scientifica sui temi dei fattori di rischio nell’esordio dei disturbi mentali gravi e degli interventi per prevenire l’insorgenza dei disturbi in gruppi di popolazione a rischio. Successivamente saranno presentati e discussi i risultati del progetto CCM e, nel corso delle due tavole rotonde, a cui parteciperanno i referenti scientifici del progetto e i rappresentanti delle regioni coinvolte, saranno discusse ed approfondite le prospettive di lavoro per il futuro nella prevenzione dei disturbi mentali gravi e nell’organizzazione di servizi dedicati.

Il progetto, che si colloca nell’area di diagnosi ed intervento precoce delle psicosi, ha rivolto particolare attenzione ad adolescenti e giovani appartenenti a gruppi in cui si è riscontrata una vulnerabilità più elevata quali migranti di prima e seconda generazione, ragazzi giunti in Italia attraverso adozioni internazionali, figli di pazienti affetti da disturbi mentali gravi.

Nel periodo che va dall’adolescenza all’età adulta, si possono infatti manifestare difficoltà psicologiche e relazionali, spesso sottovalutate e di non facile lettura, ma talvolta espressione di un reale rischio patologico. Considerare con attenzione i primi segnali di disagio o le prime manifestazioni di malattia può consentire un intervento mirato ed efficace che eviti l’inasprirsi dei problemi e sostenga la possibilità di costruire e realizzare il proprio progetto di vita.

Il razionale delle proposte operative contenute nel progetto trova fondamento nelle evidenze scientifiche a sostegno dei modelli di intervento preventivi, delle criticità attuali nel trattamento dei disturbi psichici in età giovanile, della presenza di gruppi a rischio con specificità culturali e nelle indicazioni provenienti dal Piano di Azioni Nazionale Salute Mentale (PANSM). 

Il PANSM individua, infatti, tra le aree di bisogni prioritari, proprio l’intervento precoce negli esordi e nei disturbi dell’infanzia ed adolescenza ponendo come obiettivo l’identificazione precoce dei pazienti con disturbi gravi e dei soggetti a rischio di psicosi in raccordo coi i Servizi di Neuropsichiatria Infanzia ed Adolescenza e promuovendo l’impegno ad elaborare ed erogare percorsi di cura/programmi sulla base della differenziazione dei bisogni e dei progetti specifici di intervento clinico proposti.

Il modello di prevenzione adottato nell’ambito del progetto si è dotato di strumenti clinici per individuare e classificare i cosiddetti “stati mentali a rischio” e di strumenti organizzativi per raggiungere ed accogliere i giovani che iniziano a manifestare tali problemi. La possibilità di accedere tempestivamente ad una valutazione clinica e i buoni risultati ottenuti per l’implementazione della messa in opera di tali strumenti, sono stati l’elemento caratterizzante del progetto.

Il convegno è accreditato ECM per i seguenti destinatari: Medici Psichiatri, Neuropsichiatri e Neurologi , Psicologi, Educatori Professionali, Tecnici della riabilitazione psichiatrica, Terapisti occupazionali, Terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, Infermieri.
È aperta la partecipazione, senza crediti ECM a: Assistenti Sociali, Rappresentanti di Associazioni aderenti al Progetto CCM2013, Volontari di Associazioni a sostegno della Tutela della Salute Mentale.
Le iscrizioni si compiono in sede congressuale.
La presenza verrà rilevata con la tessera sanitaria.

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Data di pubblicazione: 8 settembre 2016, ultimo aggiornamento 8 settembre 2016