
Guardarsi allo specchio per garantire al cittadino-consumatore una sanità animale e una sicurezza alimentare ai massimi livelli di qualità.
Successo di adesioni al primo processo di autovalutazione delle Autorità competenti in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria, secondo quanto previsto dall’accordo 7 febbraio 2013 “Linea guida per il funzionamento e il miglioramento dell’attività di controllo ufficiale”.
Lo strumento utilizzato dal Ministero della salute, dai Servizi sanitari delle Regioni e dalle ASL per auto-valutarsi è una check-list, composta di circa 140 elementi, che rispecchia tale Linea guida. Gli esiti dell’auto-valutazione sono stati acquisiti nel periodo gennaio-febbraio 2016, tramite piattaforma on-line messa a disposizione dalla Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo e statistico sanitario.
La check-list contiene l’elenco di tutti quegli elementi che possono contribuire al rafforzamento dell’efficacia, dell’appropriatezza e coerenza dell’intera attività di gestione del settore. In sintesi, l’autovalutazione si riferisce a quegli elementi organizzativi che consentono di soddisfare “al meglio” i requisiti di legge previsti dal Regolamento CE 882/2004 e dalle altre norme nazionali concernenti le autorità sanitarie competenti.
La compilazione della check-list è stata affidata a referenti selezionati in rappresentanza dell’intera area della sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria o di ciascuno dei servizi che la compongono, per garantire flessibilità rispetto all’articolazione propria di ciascuna delle strutture coinvolte.
Oltre il 97% delle strutture ASL (422 check-list completate su 434 referenti accreditati), 31 strutture regionali e le 2 Direzioni Generali ministeriali competenti hanno aderito all’iniziativa.
L’altissimo numero di partecipanti alla compilazione on-line della check-list è certamente un dato positivo, ma diventa ancor più significativo in quanto indice della volontà delle Istituzioni sanitarie di mettersi in gioco, con l’obiettivo di evidenziare debolezze e punti di forza nello svolgimento delle proprie attività e porsi dei traguardi di miglioramento. Il fatto che l’esercizio sia stato condotto nel più completo anonimato rafforza il concetto che non ci sono vincitori né vinti: solo la voglia di confrontarsi con i parametri di eccellenza.
Il messaggio è uno ed è chiaro: chi gestisce la sicurezza degli alimenti e la sanità pubblica veterinaria offre servizi di qualità.
Il dettaglio dei risultati è in fase di elaborazione e sarà presentato nel contesto della Relazione annuale al Piano nazionale integrato dei controlli, pubblicata sul portale del Ministero.
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