immagine tratta dalla copertina della relazione

I Posti di Ispezione Frontaliera (PIF) e gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighi Comunitari (UVAC) sono Uffici del Ministero della Salute, che svolgono attività di tutela della sanità animale e della sicurezza alimentare attraverso controlli sanitari di animali, prodotti di origine animale e mangimi provenienti dall'estero e destinati al mercato comunitario.

Attività dei PIF

Nel 2014 sono state importate, attraverso i 23 PIF italiani, circa 49.500 partite di animali vivi, prodotti di origine animale e mangimi. I prodotti della pesca, con più del 70% delle spedizioni rappresentano la categoria merceologica più rilevante, seguita dalle carni, (circa il 7.5% delle spedizioni) e dai prodotti di origine animale non destinati al consumo umano con percentuali inferiori al 7%.

Per quanto riguarda gli animali vivi, a seguito dell’entrata nell’Unione Europea dei paesi dell’Est europeo, le importazioni risultano essersi ridotte al minimo, a fronte di un aumentato traffico intracomunitario. Le importazioni di animali vivi di interesse agricolo zootecnico sono limitate a poche spedizioni di lepri e pulcini destinati agli allevamenti, mentre sono state circa 3.500 le spedizioni di animali vivi da compagnia (pet) e di altri animali vivi (scoiattoli, rettili, pesci ornamentali, ecc).

I controlli sanitari effettuati, sulla base delle valutazioni degli ispettori veterinari, delle disposizioni comunitarie e delle notifiche ricevute tramite il sistema rapido di allerta sanitaria dell’Unione Europea (RASFF: Rapid Alert System for Food and Feed), hanno consentito di bloccare e respingere 306 partite di merci provenienti da Paesi terzi. Nel 2014, i P.I.F. italiani hanno trasmesso 64 notifiche al sistema di allerta rapido europeo, RASFF, che corrispondono al 13,3% di tutte le notifiche trasmesse dai PIF di tutti i 28 Paesi dell’Unione Europea (481 notifiche).

Attività degli UVAC

Nel 2014 gli UVAC hanno svolto una preziosa opera di coordinamento dell'attività di vigilanza e controllo veterinario sulle partite di animali e prodotti di origine animale provenienti dagli altri Stati membri della Comunità europea.
Il numero di operatori registrati presso gli UVAC (35.545) è aumentato del 6,2% rispetto al 2013 (33.479). E' importante sottolineare che dal 1996 il numero di operatori registrati/convenzionati (9.981) è aumentato del 256% a testimonianza di un continuo incremento del volume dei traffici intracomunitari e di una progressiva maggiore responsabilizzazione da parte degli importatori ottenuta anche grazie all'incisiva azione di controllo di UVAC e ASL. All'aumento del numero di operatori registrati/convenzionati ha in buona parte contribuito anche l'allargamento progressivo dell'UE che è passata dai 12 Paesi del 1993 ai 28 Paesi attuali.

Sono state sottoposte a controllo documentale e fisico 11.892 partite (0,69% del totale) e 4.128 di esse sono state sottoposte a controlli di laboratorio. Il controllo veterinario ha portato al respingimento/distruzione di 123 partite di merci potenzialmente pericolose per la salute del consumatore o per la salute degli animali. Più in particolare si è trattato di 46 partite di teleostei, 25
di pesce preparato, 10 di equidi, ecc. Ove possibile e laddove le irregolarità erano meno gravi (es. certificati o documenti commerciali incompleti, identificazione degli animali non corretta), si è invece provveduto alla regolarizzazione della situazione (61 partite).

L'attività degli Uffici, in particolare nel campo della sanità animale, è stata quella di monitorare le introduzioni di animali vivi da quei Paesi membri nei quali si sono registrati nuovi focolai di malattie infettive. Inoltre, a seguito delle varie emergenze di sanità pubblica susseguitesi nel 2014, gli UVAC hanno continuato a svolgere il consueto importante ruolo di gestione dei controlli sanitari sulle merci potenzialmente coinvolte, in stretto coordinamento con le Autorita centrali e locali
competenti.

Il sistema informativo comunitario TRACES (TRAde Control and Expert System) utilizzato a partire dal 1° gennaio del 2005 per la gestione degli scambi intracomunitari di animali vivi e di alcuni prodotti di origine animale, nel corso del 2014 è stato oggetto, a livello comunitario, di vari ulteriori aggiornamenti passando alla versione 6.2.

In Italia si è confermata l'utilità di gestire le informazioni relative agli scambi intracomunitari anche con il sistema Nazionale SINTESI (modulo UVAC), che costituisce, anche alla luce delle novità introdotte con il sistema TRACES, il punto di riferimento principale per la registrazione e la convenzione degli operatori e per la registrazione delle partite di provenienza intracomunitaria a loro destinate. Nel corso del 2014 sono state realizzate ulteriori modifiche del sistema SINTESI che hanno tenuto conto di tutti gli aggiornamenti e le innovazioni, suggerite anche dagli utenti.

Leggi la relazione sulle attività svolte nel 2014.

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Data di pubblicazione: 5 agosto 2015, ultimo aggiornamento 5 agosto 2015

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