immagine di alcuni immigrati che parlano con un operatore dell'INMP

Dal 4 maggio al 30 novembre 2015 l’INMP, Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e il contrasto delle malattie della Povertà, vigilato dal Ministero della Salute – sarà presente a Lampedusa con due medici, uno psicologo, un antropologo e un mediatore transculturale esperto in ambito sanitario per garantire alle persone migranti sbarcate sull’isolaassistenza medico-specialistica quotidiana sette giorni alla settimana.

A tale scopo, l’Istituto ha allestito una propria sede di lavoro temporaneo per lo svolgimento di prestazioni clinico-specialistiche, dermatologiche e infettivologiche, nel locale Centro di primo soccorso e accoglienza (CPSA), in aggiunta alle prestazioni mediche generaliste offerte dall’Ente gestore e ad alleggerimento dell’attività specialistica erogata dal servizio sanitario della Regione Siciliana.

La presenza dell’INMP – centro di riferimento della Rete nazionale per le problematiche di assistenza in campo socio-sanitario legate alle popolazioni migranti e alla povertà nonché detentore delle competenze specifiche relative alla diagnosi e al trattamento di patologie tipiche dei Paesi a forte pressione migratoria- è il frutto di una Convenzione stipulata a marzo del 2015 con il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno in seguito al verificarsi del costante incremento dei flussi migratori sulle coste meridionali dell’Italia che nel 2014 sono aumentati del 400% sull’anno precedente con prospettive di un ulteriore aumento degli sbarchi.  

L’assistenza medico‐specialistica dell’INMP coprirà i bisogni sanitari della popolazione ospite del CPSA con una presenza giornaliera di sette giorni alla settimana, consentendo la funzionalità del servizio nell’arco delle 24 ore.

Tra i compiti dell’INMP vi è il tracciamento informatico del profilo clinico delle persone assistite, nel continuum del loro percorso migratorio, utile alla qualità dell’assistenza erogata  così come alle attività di prevenzione sanitaria.

  • Condividi
  • Stampa
  • Condividi via email

Data di pubblicazione: 4 maggio 2015, ultimo aggiornamento 5 maggio 2015