
Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha risposto il 18 febbraio al Question time alla Camera dei Deputati a quattro interrogazioni sulla morte della neonata a Catania. Ecco le principali criticità riscontrate dalla task force ministeriale chiamata a verificare eventuali problemi organizzativi:
- l'assenza di un efficace sistema di governance per la sicurezza dei punti nascita
- la mancata attuazione nella provincia di Catania del protocollo relativo al trasporto neonatale in emergenza
- con riferimento alla casa di cura, è stata registrata la scarsa capacità anche a causa di un'inadeguata formazione del personale sanitario di procedere nell'immediatezza alla stabilizzazione del neonato.
Il Ministro ha inoltre sottolineato la necessità dell’appropriatezza dell’assistenza: “I posti letto nelle unità di terapia intensiva di neonatologia (UTIN) in Sicilia sono 114, numero superiore a quello fissato a livello nazionale, che è pari a 80. Perché allora la piccola Nicole la notte del 12 febbraio non ha trovato un posto disponibile? La risposta sta nella parola, almeno al momento, dalle prime verifiche che abbiamo fatto, appropriatezza. Non è di per sé solo importante il numero dei posti letto nelle UTIN, ma l'utilizzo appropriato degli stessi e il funzionamento della rete dell'urgenza neonatale di primo e di secondo livello. (…) Inoltre, i punti nascita di primo livello nella regione Sicilia non risultano in grado di fronteggiare quelle situazioni di emergenza che sono tali da imporre il trasferimento del neonato in una struttura di secondo livello (UTIN). Conseguentemente, si crea una situazione paradossale per cui le strutture di secondo livello vengono in parte a gestire, in modo del tutto inappropriato, le emergenze che dovrebbero invece essere affrontate già nelle strutture di primo livello”.
Il Ministro ha quindi ribadito nell’ultima interrogazione l’intenzione di “affiancare e coadiuvare la regione per mettere in atto i protocolli necessari a garantire la sicurezza dei cittadini, farlo in tempi brevi, farlo in modo sicuro e sicuramente appropriato per tutti, farlo in modo operativo e trasparente, in modo tale che i percorsi che vengono implementati vengano resi noti, chiari ed evidenti a tutti, agli operatori sanitari, ai pazienti e alle istituzioni”
“Accanto a questo - ha annunciato il Ministro - ho deciso di istituire una unità di crisi proprio per fare le ispezioni nei casi di malasanità che saranno diverse da quelle effettuate fino ad oggi e che credo ci aiuteranno anche ad avere una tempestiva chiarezza su alcuni elementi di criticità”.
Infine il Ministro “anche per rassicurare le tante mamme che sono pronte a partorire in ogni posto del nostro territorio”, ha ricordato che in Italia noi garantiamo comunque livelli essenziali di assistenza ad altissimo standard, nascono migliaia di bambini ogni giorno nel nostro Paese, vorrei che questo facesse capire a tutti che c’è una grande attenzione, nessuno sta sottovalutando il problema, ma dobbiamo anche cercare di affrontare con serenità il momento”.
Leggi gli interventi del Ministro Lorenzin in risposta alle interrogazioni:
- Orientamenti del Ministro della salute in ordine all'ipotesi di nominare un commissario ad acta ai sensi dell'articolo 120 della Costituzione in relazione al drammatico episodio del decesso di una neonata verificatosi in Sicilia il 12 febbraio 2015
- Iniziative di competenza in merito all'organizzazione e al funzionamento dei punti nascita e dei reparti di rianimazione pediatrica, alla luce delle problematiche emerse nel recente caso della neonata deceduta in Sicilia durante il trasporto in ambulanza
- Iniziative di competenza volte a chiarire le cause del decesso di una neonata in Sicilia ed elementi in ordine all'ispezione promossa dal Ministro della salute
- Esiti dei primi accertamenti svolti dalla task force incaricata dal Ministro della salute relativamente al decesso di una neonata di Sicilia
Guarda il video della terza interrogazione.
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