Il 18 dicembre 2013 si è svolta la riunione congiunta tra il Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con la Regione Lazio.

All’ordine del giorno:

  • Risultato di gestione anno 2012
  • Analisi stato patrimoniale anno 2012
  • Scheda rilevazione pregresso 2001-2011
  • Andamento II trimestre 2013
  • Verifica attuazione Piano di Rientro
  • Verifica adempimenti

Si prende atto che, con decorrenza 7 gennaio 2014, il dott. Botti viene nominato subcommissario per l’attuazione del Piano di Rientro della Regione con il compito di affiancare il Commissario nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dell’incarico commissariale. Cessano al contempo dall’incarico i subcommissari dott. Giorgi e dott. Spata.

Si ricorda che la Regione dovrà adeguare il Programma Operativo 2013-2015, attualmente in corso di revisione, alla proposta di riparto relativa all’anno 2013. Gli Organismi di Monitoraggio chiedono inoltre  informazioni in merito al riparto delle citate risorse 2013 tra le aziende della Regione.

Si rileva che il Programma Operativo 2013-2015 è stato trasmesso con estremo ritardo il 6 dicembre 2013 peraltro privo della sottoscrizione dei subcommissari. Si chiede pertanto di ricevere il Programma Operativo 2013-2015 sottoscritto dall’intera struttura commissariale, così come modificata, e si ricorda che, nel contesto di una Regione commissariata dallo Stato, le strutture regionali, in tutte le loro articolazioni, sono di esclusivo supporto tecnico alle decisioni dell’intera struttura commissariale che esercita la funzione di programmazione, indirizzo e coordinamento. Gli Organismi di Monitoraggio si riservano l’esame del Programma Operativo in occasione della prossima riunione. Su stralci del P.O. 2013-2015 pervenuti i Ministeri affiancanti hanno esposto alcune considerazioni:

  • I percorsi diagnostico-terapeutici risultano eccessivamente generici in quanto privi di indicazioni circa gli ambiti prioritari di intervento, i soggetti coinvolti e la popolazione interessata.
  • In merito alle reti assistenziali è necessario rivederne la complessiva programmazione sanitaria in modo da garantire l’erogazione dei LEA nel rispetto degli standard nazionali di riferimento. Specificatamente per le reti assistenziali per intensità di cure non vi sono riferimenti in merito ai percorsi di cura e ai percorsi diagnostico-terapeutici che prevedano l’integrazione ospedale/territorio.
  • Si rileva la necessità di prevedere l’attivazione di posti letto residenziali e semiresidenziali per soggetti non autosufficienti nei presidi non oggetto di contenzioso.

In merito all’erogazione dei LEA si evince un consistente decremento dell’ospedalizzazione totale accompagnato da una significativa riduzione del ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza se erogati in modalità ordinaria e del tasso di dimissione della popolazione anziana. Ciò nonostante, il tasso standardizzato di dimissione totale si mantiene ancora al di sopra del valore di riferimento. Il valore della degenza media pre-operatoria pur mostrando segnali di decremento nel tempo, si mantiene al di sopra del valore medio nazionale. La dotazione totale di posti letto, in diminuzione dal 2009, risulta pari a 3,9 posti letto per 1.000 abitanti residenti al 1° gennaio 2013. Per quanto riguarda la situazione relativa all’erogazione di assistenza territoriale, l’ultimo aggiornamento disponibile degli indicatori evidenzia una dotazione inadeguata di posti letto presso strutture residenziali per anziani non autosufficienti e di posti letto per l’assistenza residenziale psichiatrica, senza mostrare segnali di incremento. Si rilevano criticità nell’erogazione dei servizi afferenti l’area della prevenzione soprattutto oncologica.

Considerato che i controlli sulle prestazioni da privato appaiono in ritardo, gli Organismi di monitoraggio chiedono di essere aggiornati soprattutto in riferimento allo svolgimento dei compiti prima affidati all’ASP relativi al monitoraggio delle prestazioni erogate dai privati accreditati.

In merito all’accreditamento si ribadisce che non è chiaro il numero complessivo di strutture coinvolte nel procedimento e si ricorda la necessità di trovare una definitiva soluzione alle strutture “a gestione atipica”, ovvero ai soggetti privati non accreditati erogatori di attività sanitarie che operano in virtù di convenzioni con le Aziende Sanitarie. Si chiedono inoltre rassicurazioni sul possesso da parte di dette strutture dei requisiti necessari a garantire la qualità e la sicurezza delle cure erogate. Gli Organismi di Monitoraggio chiedono pertanto un report riepilogativo che contenga l’indicazione del numero complessivo delle strutture interessate, del numero dei procedimenti definitivamente conclusi (con indicazione di esito favorevole o negato) e un cronoprogramma che indichi le varie fasi e la definitiva conclusione delle procedure per tutte le strutture che erogano prestazioni a carico del SSR.

In riferimento alle Case della Salute, gli Organismi di Monitoraggio chiedono alla struttura commissariale alcuni chiarimenti riguardo:

  • alle azioni intraprese in merito alle ex strutture ospedaliere utilizzate per l’implementazione delle Case della Salute in cui risulta contenzioso in corso;
  • alla composizione del modulo UDI (unità di degenza infermieristica) e al numero di MMG che devono far parte della Casa della Salute;
  • ai bacini di utenza afferenti ad ogni Casa della Salute e al numero complessivo;
  • all’esplicitazione dei rapporti intercorrenti con gli altri nodi della rete e con il distretto.

Si ritiene non più procrastinabile stabilire l’effettivo fabbisogno sulla base del quale procedere alla rimodulazione dell’offerta assistenziale, tenendo in considerazione le osservazioni ministeriali già espresse nonché le disposizioni di cui al DL 95/2012 convertito in legge 135/2012.

Riguardo ai budget si richiama la struttura commissariale al rispetto di quanto disposto dalla L.135/2012 e si rileva la mancata sottoscrizione di alcuni contratti 2013. Si sollecita inoltre a tenere conto delle risultanze dei controlli di appropriatezza sulla produzione consuntiva nel processo programmatorio.

In merito ai protocolli di intesa con le università, si registra l’invio, in data 11 dicembre 2013, del Protocollo di intesa sottoscritto tra l’Università La Sapienza e la Regione Lazio. Nel rinviare al parere, si evidenzia che da un primo esame sono emersi aspetti non condivisibili che saranno oggetto di richiesta di modifica; si richiama ancora una volta l’urgenza di procedere al rinnovo dei protocolli di intesa con tutte le università statali e non statali nel più breve tempo possibile.

Si rimane in attesa di aggiornamenti circa la predisposizione degli atti aziendali.

La Regione a consuntivo 2012 presenta un disavanzo prima delle coperture di 613,186 mln di euro. Dopo il conferimento delle coperture fiscali residua un avanzo di 195,496 mln di euro. Con riferimento alla stima del risultato d’esercizio 2013 si registra una carenza amministrativo-contabile da parte della Regione e della struttura commissariale. La maggior parte dei dati risulta in approfondimento. In ogni caso sulla base dei dati del II trimestre 2013, l’advisor ha effettuato una stima a chiudere che evidenzia un disavanzo, prima delle coperture, pari a -611,311 mln di euro. Gli Organismi di Monitoraggio al riguardo osservano che il risultato di esercizio stimato a fine 2013 ingloba un valore dei contributi in c/esercizio – quota indistinta, determinato sulla base della quota di accesso finale del 2012 risultante dall’Intesa della Conferenza Stato-Regioni del 22 novembre 2012 (atto rep. 225/CSR), nettizzato della percentuale di decremento del finanziamento complessivo a livello nazionale nel 2013, rispetto al 2012, pari a -0,88% calcolata sulla popolazione al 1 gennaio 2011. Si fa presente alla Regione che dovrà adeguare in seguito la propria stima e il Programma Operativo 2013-2015 alla proposta di riparto relativa all’anno 2013 in corso di emanazione.

In materia di personale si segnala che persistono ancora delle criticità e ritardi nel governo complessivo e nella definizione degli obiettivi programmatici coerenti con la legislazione vigente.

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Data di pubblicazione: 3 marzo 2014, ultimo aggiornamento 3 marzo 2014