foto relazione PNI

Presentati dal Ministro della salute On. Beatrice Lorenzin, giovedì 18 luglio, in conferenza stampa, i risultati dei controlli effettuati in Italia a tutela della salute pubblica nel settore degli alimenti, dei fitofarmaci, della sanità animale.

In particolare sono stati illustrati:

In occasione dell'incontro è stato lanciato il Dossier on line "Il mio frigo", che contiene una serie di informazioni e consigli utili su come conservare gli alimenti in frigorifero, soprattutto in estate.

Sono stati presentati anche opuscoli informativi sul corretto uso degli integratori alimentarie sulla corretta conservazione dei cibi.

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"È con piacere che oggi presento, prima dell’inizio delle vacanze estive, i risultati dei controlli che vengono fatti in Italia a tutela della salute pubblica nel settore degli alimenti. Abbiamo appena trasmesso alla Commissione dell’Unione Europea la relazione consuntiva del Piano nazionale integrato dei controlli dell’anno 2012, documento che sarà da oggi disponibile sul portale del Ministero della salute.

Recenti indagini, a livello europeo e nazionale, hanno evidenziato che i cittadini italiani sono molto attenti a ciò che consumano e sono preoccupati dai possibili rischi, mi riferisco in particolare al rapporto di Eurobarometro di luglio 2012 “Europeans’ attitudes towards food security, food quality and the countryside”.

Questo, nonostante il nostro Paese vanti una storica attenzione alla sicurezza degli alimenti, basti pensare al Regio Decreto del 1928 per la vigilanza sanitaria delle carni, rimasto in vigore fino all'avvento della moderna normativa comunitaria e che rappresenta l'origine di un substrato culturale che attribuisce al settore veterinario non solo l'intuibile ruolo di assistenza alla produzione zootecnica ma bensì una funzione essenziale a tutela della salute del cittadino.

Un altro importante riferimento storico va fatto citando il Decreto Legge n. 282 del 1986, recante Misure urgenti in materia di prevenzione e repressione delle sofisticazioni alimentari, che ha previsto uno specifico coordinamento tra il nostro Ministero e altre Amministrazioni, quali, ad esempio, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza.

Non sorprenda il riferimento ad epoche tanto lontane, in quanto il fondamentale ruolo sanitario del settore della sicurezza alimentare e la necessità di coordinamento interdisciplinare e interistituzionale sono tuttora alla base del Sistema nazionale dei controlli ufficiali a garanzia e tutela dei cittadini.

Da queste mie parole potete già intravedere che lo slogan lanciato dall’Unione europea “sicurezza dal campo alla tavola” all’inizio degli anni 2000, dopo la grande crisi della BSE o “mucca pazza”, non era per il nostro Paese una novità e che l’integrazione dei controlli tra le varie Amministrazioni come richiesto dal regolamento (CE) 882/2004 era già in atto, anche se doveva essere migliorato e strutturato.

Tale regolamento prevede che per l’Unione europea ci sia un unico piano dei controlli con un unico punto di riferimento: il Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute, del Ministero della Salute, è Punto di contatto nazionale per il Piano Nazionale Integrato (PNI o MANCP). Il Piano descrive l'organizzazione e la struttura del "Sistema Italia" dei controlli ufficiali in materia di alimenti e mangimi sia dal punto di vista della sicurezza che per gli aspetti di qualità, di Sanità e Benessere degli animali, Sanità delle piante, zoonosi nell'uomo e tutela dell’ ambiente per i riflessi nella catena alimentare.

Mi corre pertanto l’obbligo di ringraziare le diverse Amministrazioni ed Istituzioni che hanno contribuito sia alla stesura che alla rendicontazione dei dati sull’attività svolta: il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’Istituto Superiore di Sanità, Regioni e Province Autonome, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, i CC Tutela Salute (N.A.S.), i CC Politiche Agricole e Alimentari (N.A.C.), i CC Tutela Ambiente (N.O.E.), le Capitanerie di Porto, il Corpo Forestale dello Stato e la Guardia di Finanza.

Il coordinamento realizzato con il Piano Nazionale Integrato, a mio avviso deve essere più incisivo e trasparente, poiché spesso, da un lato, le imprese si lamentano dei troppi controlli, dei diversi attori che li svolgono e, dall’altro,  i consumatori richiedono sempre alimenti sicuri e di qualità ; quindi è importante comunicare ciò che si fa.

Ho già dato indicazioni alla competente Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione di farsi carico, già dall’inizio del prossimo mese di settembre, di organizzare delle riunioni tecniche affinché il rafforzato spirito di collaborazione tra le Amministrazioni centrali possa trovare una più efficace applicazione  a livello regionale.

In tal modo i Piani regionali dovranno  veramente essere l’espressione di una proficua collaborazione tra i diversi soggetti ed Istituzioni che effettuano i controlli, al fine di rendere più efficace ed efficiente il “Sistema Italia”.

Accanto a questa iniziativa, come ho avuto modo di dire al Convegno della Coldiretti lo scorso 4 luglio, ad un prossimo Consiglio dei Ministri presenterò un disegno di legge per una delega al Governo per il riordino delle norme in materia di sicurezza alimentare, che semplifichino gli obblighi per gli operatori senza incidere sulla salute dei consumatori, inasprendo le sanzioni per coloro che vogliono operare nell’illegalità. 

I numeri dei controllo effettuati e delle irregolarità riscontrate saranno presentati successivamente, ma voglio sottolineare l’intensità e la quantità numerica degli interventi. Basti pensare che la ASL hanno effettuato oltre 700mila controlli sulle imprese alimentari e che i controlli sull’ortofrutta, per la presenza di residui di prodotti fitosanitari, rappresentano circa il 110% di quelli programmati. Le irregolarità riscontrate in questo settore, pari allo 0,4%, sono risultate nettamente inferiori alla media europea del 2,6%. Siamo secondi solo alla Germania come numero di controlli.

Dai dati emerge che ancora numerose, ed in un certo senso non risolte, sono le irregolarità riscontrate nell’igiene generale, del personale e dell’HACCP. Queste carenze sono emerse nel corso delle attività ispettive svolte sia dalle ASL che dal Comando carabinieri per la tutela della salute che ha attivato il sistema di allerta principalmente per via di lamentele dei consumatori. Tali problematiche risultano essere ricorrenti negli anni.

Questo evidenzia la necessità di proseguire nelle attività di formazione sia degli operatori addetti al controllo sia degli OSA al fine di consentire una capacità di individuazione/risoluzione sempre più efficace delle non conformità attraverso il corretto impiego degli strumenti di autocontrollo da parte degli OSA e di tutti gli strumenti del controllo ufficiale, incluso l’audit da parte delle Autorità competenti.

Voglio fare un cenno anche su un argomento che è sempre all’attenzione dei consumatori: gli OGM. In base ai controlli effettuati, posso affermare che anche per il 2012 i prodotti alimentari sul mercato italiano hanno rispettato i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente, assicurando in tal modo una corretta informazione al consumatore. La presenza di OGM, autorizzati e non, negli alimenti in Italia è decisamente limitata ed a livello di tracce!

Abbiamo visto recentemente quanto i consumatori siano rimasti colpiti dalla frode della carne di cavallo in prodotti che non ne dichiaravano la presenza in etichetta. Per questa frode abbiamo fatto più controlli di quanti ce ne richiedeva l’Unione Europea. Il problema delle frodi alimentari è stato recentemente all’attenzione di Bruxelles. In un incontro recente dei Paesi europei si è deciso di attivare una task force contro le frodi alimentari. Il Ministero della salute sarà il punto di contatto italiano di questa task force, come lo siamo peraltro per il Sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi e come coordiniamo le altre Autorità competenti che partecipano al Piano Nazionale Integrato (PNI).

Questo è un’ulteriore conferma di quella che da sempre è stata la posizione italiana: porre la sicurezza degli alimenti nell’ambito sanitario, perché la sicurezza degli alimenti, intesa nel suo duplice aspetto di “sicurezza alimentare” e “sicurezza nutrizionale” ovvero “adeguatezza nutrizionale”, cioè cibo in giusta quantità e con adeguate caratteristiche nutrizionali, è fondamentale per garantire un elevato livello di salute dei cittadini italiani.

Un altro settore in cui ci stiamo impegnando, e che mi sta particolarmente a cuore, è quello della lotta agli sprechi alimentari. Non è più possibile “Sprecare”! Siamo ben consapevoli oggi che le risorse a disposizione non sono infinite e che la disponibilità economica delle famiglie per gli acquisti si è purtroppo notevolmente ridotta! Dobbiamo confrontarci con nuove povertà, sempre maggiore è la fascia di popolazione che ha bisogno di aiuto, anche per le cose essenziali. Per questo,motivo  sarà attivato un Tavolo di lavoro per analizzare il problema degli “Sprechi alimentari” e trovare possibili soluzioni per poter riutilizzare gli alimenti non consumati nella ristorazione collettiva o prodotti alimentari che non vengono immessi in commercio perché non rispondono a specifici standard di qualità, come ad esempio forma, pezzatura, biscotti rotti o simili.

Da ultimo voglio richiamare la vostra attenzione sul fatto che la sicurezza alimentare è un sistema complesso e va garantita fino all’ultimo anello della catena, i consumatori finali, coinvolgendoli anche attraverso un’attività di informazione/formazione.

Ogni anno nei mesi estivi aumentano i casi di tossinfezioni alimentari. Buona parte di queste originano a livello domestico e sono dovute ad una cattiva conservazione degli alimenti, perché a causa del caldo i cibi, sia crudi che cotti, si deteriorano più facilmente e possono essere colonizzati da microrganismi patogeni.

Infatti, anche la scorsa settimana sulla riviera Adriatica si è registrato un caso che ha portato al ricovero in ospedale di ben 11 persone per un’intossicazione dovuta a cibo preparato da loro stessi, che però, evidentemente, non era stato conservato nel modo opportuno! Rispettare le modalità di conservazione degli alimenti è fondamentale per garantirne la sicurezza: bisogna sempre mantenere la catena del freddo per tutti i cibi che lo richiedono (usiamo la borsa termica per il pic-nic!).

Per fornire utili consigli in tal senso, abbiamo predisposto il Decalogo Sicurezza nel frigorifero, che riguarda la gestione domestica dei nostri alimenti, in particolare di quelli che necessitano una conservazione a bassa temperatura.

Un altro aspetto su cui voglio richiamare la vostra attenzione e quella dei consumatori è l’uso corretto e informato degli integratori alimentari.

Il mercato di questi prodotti registra da anni un incremento costante: dai dati che ci sono stati forniti dalle associazioni di categoria del settore risulta che da giugno 2012 a maggio di quest’anno il mercato degli integratori ha sviluppato un valore pari a 1.939,5 milioni di euro (+4,5% rispetto all’anno precedente) per un totale di 142,8 milioni di confezioni vendute (+4,7% rispetto all’anno precedente). Da un lato questo dato ci conforta, perché è indice di un settore che subisce meno degli altri l’attuale situazione economica, dall’altro ci spinge a dedicare la massima attenzione alla sicurezza dei prodotti sul mercato.

Al proposito voglio solo ricordare un recente episodio, il sequestro il 5 luglio scorso a Macerata da parte dei NAS di un ingente quantitativo di olio di canapa, spacciato come integratore alimentare, ma che vantava proprietà terapeutiche, non possedute, per la cura di malattie importanti! Perseguiremo con costanza frodi di questo tipo che traggono in inganno i consumatori vantando proprietà miracolose e mettono a rischio la loro salute, soprattutto in presenza di malattie che richiedono cure adeguate!

Per favorirne un uso corretto e consapevole di tali prodotti, abbiamo predisposto il Decalogo per un corretto uso degli integratori alimentari. Seguendo queste semplici indicazioni, l’uso degli integratori, di quelli che sono “legalmente” presenti sul nostro mercato, che non promettono miracoli che non possono mantenere, sarà sicuro e potrà essere utile, ma non dovrà mai porsi come alternativo a corrette abitudini alimentari e a un sano e attivo stile di vita, né potrà compensare comportamenti “inadeguati”.

Quindi, per concludere, le azioni del mio Ministero nel campo della sicurezza alimentare si svolgeranno lungo tre direttive:

  1. il Disegno di legge per una delega al Governo per il riordino delle norme in materia di sicurezza alimentare;
  2. controlli migliori, attraverso l’adozione di Piani regionali più efficaci, come risultato di una collaborazione tra i diversi soggetti ed Istituzioni coinvolte;
  3. la lotta agli sprechi alimentari attraverso il Tavolo di lavoro."

La Relazione annuale al PNI è l'unico documento che riunisce, secondo una struttura omogenea, l'insieme delle attività di controllo svolte e dei risultati ottenuti. La Relazione comprende anche una specifica analisi critica globale, svolta dall'Istituto Superiore di Sanità sulla base di tutti i dati disponibili e finalizzata all'evidenziazione di tutti i fattori che direttamente o indirettamente possono incidere sulla sicurezza degli alimenti.

Per tali peculiarità, la Relazione al PNI è uno strumento indispensabile per la verifica dell'efficacia e appropriatezza dei controlli ufficiali svolti e per l'ottimizzazione dei controlli ed il loro orientamento sulla base dei rischi.

La Relazione al PNI per il 2012 riunisce le informazioni contenute nei 140 contributi forniti dalle Amministrazioni coinvolte insieme al Ministero della salute: il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, il Ministero dell’ambiente, del territorio e del mare, l’Istituto superiore di sanità, le Regioni e Province autonome, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, i Carabinieri per la tutela della salute (NAS), i Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari (NAC), i Carabinieri Tutela Ambiente (NOE), le Capitanerie di Porto, il Corpo forestale dello stato e la Guardia di finanza.

Per approfondire leggi:


Nel 2012 l’attività di controllo ufficiale per la ricerca di OGM nel settore degli alimenti ha confermato la costante e particolare attenzione che tutte le Regioni e Province autonome e tutti i soggetti interessati rivolgono alla tematica OGM

Il numero complessivo dei campioni di diverse matrici prelevati, sul territorio e all’importazione, e analizzati è stato di 909, di cui 842 sul territorio e 67 riguardanti l’attività degli USMAF, gli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera del Ministero della salute.

Per approfondire leggi la scheda 4.


Al pari delle attività di controllo ufficiale svolta dalle ASL e dai laboratori dl controllo ufficiale, la sicurezza alimentare nel territorio europeo viene assicurato dal sistema di allerta per alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti (RASFF). È un sistema istituito sotto forma di rete per notificare i rischi diretti o indiretti per la salute pubblica.

Le relazioni sono pubblicate con cadenza trimestrale nella pagina specifica dell'area tematica Sicurezza alimentare.

Per approfondire leggi la scheda 3.

 


Il Rapporto fornisce un quadro sui risultati conseguiti e indicazioni sulle azioni future da intraprendere ad ogni livello istituzionale per migliorare e rafforzare ulteriormente il sistema di controllo ufficiale nazionale sui residui dei prodotti fitosanitari, per assicurare adeguati livelli di sicurezza alimentare.

Per l’anno 2011 vengono diffuse le elaborazioni sull’ortofrutta, sui cereali, su alcuni prodotti trasformati, quali olio e vino, costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea, sui baby food, quelle relative ad altri prodotti (trasformati di frutta, ortaggi, cereali , spezie, semi etc) e, come primo anno i risultati del piano coordinato comunitario tra cui sono inclusi i prodotti biologici.

L’anno 2011 è ildiciannovesimo annodi attuazione del programma di controllo sui residui di prodotti fitosanitari in alimenti vegetali.

Per approfondire leggi la scheda 2.


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Data di pubblicazione: 18 luglio 2013, ultimo aggiornamento 18 luglio 2013