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Data di pubblicazione: 28 maggio 2002

Data di scadenza: 27 giugno 2002

Programma di ricerca 2002 sui farmaci, sulle sostanze e pratiche mediche utilizzabili a fini di doping nelle attività sportive
(art.3 comma 1 lett. c) e art.10 comma 1 L. 376/2000)

Lettera d'invito ,
Modulistica per la presentazione dei progetti
Modulistica per la descrizione dei programmi


INVITO ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI

1. Finalità e caratteristiche generali – linee guida
2. Soggetti ammessi al finanziamento
3. Tipologie e tematiche dei progetti ammessi al finanziamento
4. Presentazione delle domande
5. Selezione delle proposte
6. Erogazione dei fondi

1. FINALITÀ E CARATTERISTICHE GENERALI – LINEE GUIDA

I programmi di ricerca sui farmaci, sulle sostanze e sulle pratiche mediche utilizzabili a fini di doping nelle attività sportive, predisposti dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (d’ora in poi denominata CVD) ai sensi della vigente normativa (art.3 comma 1 lett. c) e art.10 comma 1 L. 376/2000), intendono promuovere ricerche sulle tematiche specifiche individuate come prioritarie, definite al successivo punto 3.
I programmi di ricerca devono essere orientati a:
1) soddisfare gli scopi fondamentali della L.376/2000 che si prefigge la promozione della salute e la prevenzione del doping nelle attività sportive.
2) approfondire la conoscenza degli effetti fisiologici, tossici e dei danni apportati all’organismo dall’uso di farmaci e sostanze ad azione dopante e di pratiche mediche proibite
3) perfezionare, standardizzare le metodiche di analisi volte ad individuare sostanze utilizzate ad uso doping.
La Commissione adotta le seguenti linee guida:
1. finanziare una sola ricerca per ogni proponente
2. ogni singola pubblicazione deve essere presa in considerazione una sola volta.

2. SOGGETTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO

I progetti di ricerca possono essere presentati dai Destinatari Prioritari (d’ora in poi denominati DP), ovvero: Università (Dipartimenti ed Istituti), Consiglio nazionale delle ricerche, Strutture del SSN o accreditate con lo stesso, Istituto Superiore di Sanità, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici e privati (IRCCS), CONI, Federazione Medico Sportiva Italiana, Regioni e Provincie Autonome.
Alla realizzazione dei progetti possono concorrere, sulla base di specifici accordi, contratti o convenzioni da stipularsi con l’istituzione DP proponente, le imprese pubbliche e private, d'ora in poi denominati Istituzioni Esterne (IE).
I fondi stanziati per la ricerca 2002 possono essere utilizzati, fino ad un massimo del 10%, per progetti cofinanziati da Enti, Istituzioni o imprese, pubbliche o private, diverse dai DP. Tali istituzioni esterne devono concorrere per almeno il 50% del finanziamento totale della ricerca. Per accedere alle quote di cofinanziamento deve essere riconosciuto, da parte della CVD, l’interesse sanitario pubblico della ricerca di cui si propone il cofinanziamento.

I progetti di ricerca cofinanziata dovranno essere presentati nel rispetto di quanto previsto dal presente bando e, comunque nel rispetto della normativa comunitaria vigente in materia di ricerca e sviluppo per quanto concerne la ricerca fondamentale, la ricerca industriale e l’attività di sviluppo precompetitiva.
Occorre effettuare una differenziazione tra i destinatari dei finanziamenti per la ricerca, in relazione alle modalità funzionali normativamente previste per ciascun DP.
Il Responsabile di Unità Operativa può essere presente in non più di tre progetti.
Per ogni progetto coordinato il numero delle Unità Operative coinvolte, la complementarietà scientifica dei singoli progetti di ricerca ed il finanziamento richiesto devono essere tali da garantire il raggiungimento dell’obiettivo finale. Pertanto ogni U.O. dovrà esplicitare la propria compartecipazione in termini di mesi/uomo e di un eventuale cofinanziamento messo a disposizione attraverso diverse fonti, incluse quelle comunitarie per la ricerca.
Il Coordinatore Scientifico propone le assegnazioni finanziarie alle varie unità operative, sulla base delle richieste avanzate e compatibilmente con le risorse assegnate al progetto; si fa inoltre carico dello svolgimento e attuazione del programma scientifico descritto nella richiesta.
L’Amministrazione a cui afferisce il Coordinatore Scientifico del programma assicurerà, attraverso adeguati atti convenzionali, i rapporti di collaborazione finanziaria con le unità extramurali, ove previste.
Ciascun DP può presentare rispettivamente un massimo di cinque progetti.

A) Per quanto attiene le Regioni e Provincie Autonome, per ciascun progetto devono essere individuati il Coordinatore Scientifico e il Responsabile Amministrativo.
Il Coordinatore Scientifico può essere presente soltanto in un progetto.
Il Coordinatore Scientifico che abbia in corso un progetto strategico finanziato dal Ministero nell’ambito del Programma per la Ricerca Sanitaria (art.12 D.Lgs.502/92 e art.12 bis D.Lgs. 229/99) nelle aree individuate dal presente bando non può essere responsabile di un progetto presentato con il presente bando.
Il Responsabile Amministrativo deve necessariamente appartenere al DP proponente. Le Regioni e le Provincie Autonome possono presentare progetti nei quali siano presenti una o più unità operative DP e/o IE; ciascuna unità operativa è coordinata da un Responsabile Scientifico di unità operativa.
L’articolazione complessiva del progetto ed il numero delle unità operative coinvolte devono essere coerenti con il volume e la tipologia di attività previste dal programma di ricerca proposto. Deve essere comunque presente almeno un’unità operativa appartenente al S.S.N.

B)
Per quanto concerne le Università (Dipartimenti e Istituti), l’ISS e gli II.RR.CC.CC.SS.., ogni progetto può articolarsi in più unità operative di ricerca, in cui converge un congruo numero di ricercatori ed è coordinato da un ricercatore dipendente o convenzionato con il DP proponente, di seguito chiamato Coordinatore Scientifico del progetto.
Il Coordinatore Scientifico può essere presente soltanto in un progetto.
Il Coordinatore Scientifico che abbia in corso un progetto strategico finanziato dal Ministero nell’ambito del Programma per la Ricerca Sanitaria (art.12 D.Lgs.502/92 e art.12 bis D.Lgs.

229/99) nelle aree individuate dal presente bando non può essere responsabile di un progetto presentato con il presente bando.
Le unità operative vengono scelte dal Coordinatore Scientifico del progetto nell’ambito degli stessi DP o all’esterno, nell’ambito degli IE, sulla base della chiara e documentata esperienza dimostrata nel settore specifico del progetto presentato.
La struttura del progetto può consistere in un insieme di unità operative, ciascuna diretta da un ricercatore Responsabile Scientifico di unità operativa, scelto anche al di fuori dei DP.

3. TIPOLOGIE E TEMATICHE DEI PROGETTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO

La CVD individua il programma di ricerca 2002 suddividendo i progetti in due tipi:

1) ricerche applicate (Tipo A)
2) ricerche di base (Tipo B).

Il programma di ricerca comprende le seguenti tematiche:

1. sostanze che, direttamente od indirettamente provocano l’incremento del trasporto di ossigeno (es.EPO, NESP, perfluorocarburi, ecc)
2. agenti anabolizzanti, anche endogeni (es.testosterone, nandrolone, e derivati)
3. fattori che regolano ed incrementano la crescita tissutale (es. ormoni ottenuti con tecniche ricombinanti, hGH ecc.)
4. individuazione e categorizzazione di biotecnologie e di metodi utilizzati per migliorare la performance (gene technology and performance enhancement)
5. altre sostanze (farmaci, integratori, medicinali omeopatici e prodotti erboristici) e metodi vietati (emodiluizione, ecc)
6. elaborazione e validazione di protocolli di diagnosi clinica di doping
7. sviluppo di metodi di indagine per il rilevamento di sostanze e metodi "doping".
8. valutazione degli effetti tossici e dei parametri biochimici e farmacocinetici delle sostanze e medicinali utilizzati nel doping e delle loro interazioni.
9. studi epidemiologici e/o psicosociali sugli usi e sui danni delle sostanze dopanti. In particolare vengono definite le seguenti aree di interesse:
a) materiale biologico alternativo a sangue/urina per finalità di controllo antidoping
b) ottimizzazione dei procedimenti analitici, per la determinazione di sostanze dopanti in campioni biologici
c) determinazione di ormoni peptidici (EPO, GH) in urina mediante tecniche di indagine applicabili su vasta scala
d) determinazione di screening rapido di agenti doping tradizionali (stimolanti, narcotici, diuretici, agenti anabolizzanti, corticosteroidi, ecc.)
e) determinazione di sostanze e metodi doping in funzione del meccanismo di azione (es. relazioni struttura-attività, con conseguente "copertura" delle sostanze affini)
Sono ammessi al finanziamento soltanto progetti di ricerca di durata massima biennale che rientrino in una o più delle tematiche. Ciascun progetto deve essere coerente con il razionale specificato nell'ambito di ciascuna tematica.

4. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

I progetti in via preliminare ed in forma riassuntiva (All.A) dovranno pervenire in duplice copia alla segreteria della CVD, Uff. VIII della Direzione Generale della Ricerca Sanitaria e della Vigilanza sugli Enti – Viale della Civiltà Romana , 7 – 00144 ROMA, con lettera di accompagnamento del legale rappresentante del DP proponente e con esplicita indicazione se trattasi di ricerca applicata (A) o di base (B), entro e non oltre 30 giorni dalla pubblicazione sul sito web del Ministero della salute (www.ministerosalute.it).
Il plico, recapitato anche a mano, dovrà recare, oltre l’indicazione del destinatario, la seguente dicitura: PROGRAMMA PER LA RICERCA 2002 SUI FARMACI, SULLE SOSTANZE E PRATICHE MEDICHE UTILIZZABILI A FINI DI DOPING NELLE ATTIVITA’ SPORTIVE.

Ai fini dell’accettazione, farà fede la data di spedizione comprovata dal timbro a data dell’ufficio accettante.

Le imprese private interessate al cofinanziamento dei progetti, dovranno presentare alla CVD, una lettera di intenti, nella quale saranno evidenziati gli obiettivi, le metodologie ed il piano finanziario inerenti il progetto, con le relative quote di cofinanziamento.
Non saranno ammessi a valutazione i progetti presentati con modalità diverse da quelle sopra descritte o spediti oltre il termine sopra indicato.

5. SELEZIONE DELLE PROPOSTE

Le proposte pervenute nel termine e con le modalità sopraindicate saranno ammesse e valutate dalla CVD sulla base dei seguenti criteri:

1. interesse scientifico del progetto proposto
2. peso scientifico dei risultati conseguibili ed attinenza con gli scopi del bando
3. competenza del responsabile della ricerca e anche dell’Ente di appartenenza (attività bibliografica: Impact Factor coerente con l’area di ricerca ed in rapporto con le pubblicazioni del settore)
4. competenza dei responsabili delle singole Unità Operative coinvolte (attività bibliografica: Impact Factor coerente con l’area di ricerca ed in rapporto con le pubblicazioni del settore)
5. coerenza tra proposta, tempi richiesti e fabbisogno economico (previsioni di spesa, utilizzazione dei risultati ecc.)
Il punteggio complessivo, nel limite massimo, è pari a 100 e quello attribuito alle singole voci 1),2),3),4) e 5) è rispettivamente, nel limite massimo, di 30, 25, 20, 20 e 5.
I progetti valutati positivamente della CVD dovranno essere integrati entro trenta giorni dall’avvenuta comunicazione, da un dettagliato progetto esecutivo (All. B).
Anche il progetto esecutivo (All. B) dovrà essere inviato con le stesse modalità utilizzate per inviare i progetti in forma riassuntiva.
In relazione all’ammissione e valutazione delle proposte presentate per i progetti, la CVD nominerà uno o più gruppi di esperti tra i propri componenti.
Il Ministero, avvalendosi della CVD, si riserva di richiedere un coordinamento o una aggregazione di progetti tra loro simili o complementari.
La valutazione finale dei progetti e del loro finanziamento sarà effettuata dalla CVD.

6. EROGAZIONE DEI FONDI

I fondi disponibili per l’anno 2002 sono pari a € 1.100.000.
I progetti vengono finanziati nei limiti delle disponibilità finanziarie, con riferimento ad un unico esercizio finanziario.
L’erogazione dei fondi avviene secondo le procedure normativamente previste per i singoli DP, previa verifica del raggiungimento degli obiettivi e su presentazione delle rendicontazioni finanziarie e delle relazioni scientifiche.
Per tutti i D.P. l’erogazione avviene secondo il seguente schema:
· 50% al momento della comunicazione dell’inizio dei lavori;
· 25% alla prima annualità;
· 25% alla presentazione della rendicontazione finanziaria e della relazione scientifica finale.
L’attività di verifica e monitoraggio è di competenza della CVD, che si avvale anche degli uffici del Ministero. Sulla base della normativa vigente, si può sospendere l’erogazione del fondo dei progetti ammessi al finanziamento, nel caso in cui dalle rendicontazioni finanziarie e dalle relazioni scientifiche annuali e dal monitoraggio risulti impossibile raggiungere gli obiettivi prefissati.
Gli assegnatari saranno invitati a non superare il tetto previsto nella richiesta per le singole voci delle spese generali.
Non potranno comunque essere utilizzati i fondi previsti per il materiale inventariabile per scopi diversi.
Nel caso di variazioni sostanziali (quali modifiche del protocollo/ titolo della ricerca, variazioni della scheda finanziaria e cambiamenti di componenti del gruppo di ricerca), dovrà essere data comunicazione immediata alla Commissione la quale, entro tempi certi, dovrà informare i proponenti dell’accettazione o rifiuto delle variazioni stesse.
Per assicurare la massima trasparenza, vengono resi pubblici sul sito web del Ministero della Salute i progetti finanziati, le unità operative partecipanti, i risultati riassuntivi delle rendicontazioni scientifiche parziali e definitive, le attività ufficiali previste dalla CVD per la divulgazione dei risultati.
La presente nota è pubblicata sul sito web www.ministerosalute.it
Approvato dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive in data 15 maggio 2002.

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
f.to dott. Giovanni Zotta

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Data di pubblicazione: 28 maggio 2002, ultimo aggiornamento