Ente / Ufficio:

Data di pubblicazione: 11 aprile 2006

Data di scadenza: 11 maggio 2006

Programma di ricerca 2006 sui farmaci, sulle sostanze e pratiche mediche
utilizzabili a fini di doping nelle attività sportive

(art. 3, comma 1, lett. c - art. 10 L. 376/2000)

Bando (pdf, 52 Kb)
Allegato A (pdf, 44 Kb)
Allegato B(pdf, 80 Kb)
Allegato C (pdf, 48 Kb)

INVITO ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI


I programmi di ricerca sui farmaci, sulle sostanze e sulle pratiche mediche utilizzabili a fini di doping nelle attività sportive, predisposti dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (d’ora in poi denominata Commissione) ai sensi della vigente normativa (art. 3 comma 1 lett. c) e art.10 L. 376/2000, intendono promuovere ricerche sulle tematiche specifiche individuate come prioritarie, definite al successivo punto 3.
I programmi di ricerca devono essere orientati a:

  1. soddisfare gli scopi fondamentali della L.376/2000, che si prefigge la promozione della salute e la prevenzione del doping nelle attività sportive;
  2. approfondire la conoscenza degli effetti fisiologici, tossici e dei danni apportati all’organismo dall’uso di farmaci, sostanze e pratiche mediche vietate per doping;
  3. sviluppare metodi di indagine per evidenziare l’abuso di sostanze vietate per doping e di altre sostanze biologicamente attive in grado di influenzare la performance sportiva;
  4. studi farmacoepidemiologici sull’uso di farmaci vietati e non vietati per doping nei praticanti attività sportiva sia a livello agonistico che amatoriale.
La Commissione adotta le seguenti linee guida:
  1. finanziare una sola ricerca per ogni coordinatore scientifico;
  2. ogni singola pubblicazione deve essere presa in considerazione una sola volta.

I progetti di ricerca possono essere presentati dai Destinatari Prioritari (d’ora in poi denominati DP), in forma singola o associata tra loro, ovvero: Università (Dipartimenti ed Istituti), Consiglio nazionale delle ricerche, Strutture del SSN o accreditate con lo stesso, Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali (ASSR), Agenzie Regionali Prevenzione e Ambiente (ARPA), Istituto Superiore di Sanità, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici e privati (IRCCS), CONI, Regioni e Province Autonome.

Alla realizzazione dei progetti possono concorrere, sulla base di specifici accordi, contratti o convenzioni da stipularsi con l’istituzione DP proponente, le imprese pubbliche e private, d'ora in poi denominati Istituzioni Esterne (IE).
I fondi stanziati per la ricerca 2006 possono essere utilizzati anche per progetti cofinanziati da imprese, pubbliche o private. Per progetti cofinanziati si intendono quelli nei quali tali istituzioni esterne concorrono per almeno il 50% del finanziamento totale della ricerca.

Per accedere alle quote di cofinanziamento deve essere riconosciuto, da parte della Commissione, l’interesse sanitario pubblico della ricerca di cui si propone il cofinanziamento.
I progetti di ricerca cofinanziata dovranno essere presentati nel rispetto di quanto previsto dal presente bando e, comunque, nel rispetto della normativa comunitaria vigente in materia di ricerca e sviluppo per quanto concerne la ricerca fondamentale, la ricerca industriale e l’attività di sviluppo precompetitiva. I progetti di ricerca possono essere realizzati con la partecipazione di una o più Unità Operative nel numero massimo di cinque. Le unità operative vengono scelte dal Coordinatore Scientifico del progetto nell’ambito dello stesso DP o di altro Ente previsto dal presente bando come DP, sulla base della chiara e documentata esperienza dimostrata nel settore specifico del progetto presentato. Ciascuna Unità Operativa è diretta da un ricercatore Responsabile Scientifico di Unità Operativa, scelto anche al di fuori dei DP.
L’articolazione complessiva del progetto ed il numero delle unità operative coinvolte devono essere coerenti con il volume e la tipologia di attività previste dal programma di ricerca proposto.

Il Coordinatore Scientifico propone le assegnazioni finanziarie alle varie unità operative, sulla base delle richieste avanzate e compatibilmente con le risorse assegnate al progetto; si fa inoltre carico dello svolgimento e attuazione del programma scientifico descritto nella richiesta. Il Coordinatore Scientifico può essere presente soltanto in un progetto presentato nell’ambito del presente bando.
Il Coordinatore Scientifico che abbia in corso un progetto finanziato dal Ministero nelle aree individuate dal presente bando o da altro Ente pubblico deve darne comunicazione, indicando le caratteristiche del progetto già finanziato e degli obiettivi raggiunti e/o che si intende raggiungere.

Il Responsabile di Unità Operativa può essere presente in non più di tre progetti. Per ogni progetto coordinato il numero delle Unità Operative coinvolte, la complementarietà scientifica dei singoli progetti di ricerca ed il finanziamento richiesto devono essere tali da garantire il raggiungimento dell’obiettivo finale. Pertanto ogni U.O. dovrà esplicitare la propria compartecipazione in termini di mesi/uomo.

L’Amministrazione, a cui afferisce il Coordinatore Scientifico del programma, assicurerà, attraverso adeguati atti convenzionali, i rapporti di collaborazione finanziaria con le unità extramurali, ove previste. Ciascun DP può presentare rispettivamente un massimo di cinque progetti. Occorre effettuare una differenziazione tra i destinatari dei finanziamenti per la ricerca, in relazione alle modalità funzionali normativamente previste per ciascun DP.

Per quanto attiene le Regioni e Province Autonome ed il CONI per ciascun progetto devono essere individuati il Coordinatore Scientifico e il Responsabile Amministrativo.
Il Responsabile Amministrativo deve necessariamente appartenere al DP proponente. Nel caso di progetto presentato da Regioni e Province Autonome deve essere comunque presente almeno un’unità operativa appartenente al S.S.N.


Il programma di ricerca comprende le seguenti tematiche:

  1. studio degli effetti tossici, diretti ed indiretti, correlabili all’abuso di farmaci e/o metodi e/o sostanze biologicamente attive utilizzati illecitamente per il miglioramento della performance sportiva;
  2. sviluppo di nuovi metodi di indagine chimica, tossicologica o biochimico-clinica per il rilevamento di sostanze e metodi “doping”;
  3. elaborazione di protocolli di “diagnosi clinica” di doping anche in relazione alle modificazioni fisiologiche indotte dall’allenamento;
  4. studi epidemiologici e/o psicosociali sugli usi e sui danni delle sostanze “doping”; 
  5. studi inerenti lo stato di salute correlato alla pratica sportiva con particolare riguardo alle problematiche tossicologiche, biochimico-cliniche e riabilitative.

Sono ammessi al finanziamento soltanto progetti di ricerca di durata massima biennale che rientrino in una o più delle tematiche. Ciascun progetto deve essere coerente con il razionale specificato nell'ambito di ciascuna tematica.

I progetti in via preliminare ed in forma riassuntiva (All.A) dovranno pervenire in duplice copia al Ministero della salute - Direzione Generale della Ricerca Scientifica e Tecnologica- Ufficio VIII - Viale della Civiltà Romana, 7  00144 ROMA, con lettera di accompagnamento del legale rappresentante del DP proponente e con esplicita indicazione del tipo di ricerca: applicata (A) o di base (B), entro e non oltre 30 giorni dalla pubblicazione sul sito web del Ministero della Salute.

Il plico, recapitato anche a mano, dovrà recare, oltre l’indicazione del destinatario, la seguente dicitura: PROGRAMMA PER LA RICERCA 2006 SUI FARMACI, SULLE SOSTANZE E PRATICHE MEDICHE UTILIZZABILI A FINI DI DOPING NELLE ATTIVITA’ SPORTIVE.

Ai fini dell’accettazione, farà fede la data di spedizione o di consegna a mano comprovata dal timbro a data dell’ufficio accettante.

Le imprese private interessate al cofinanziamento dei progetti, dovranno presentare una lettera di intenti, allegata al progetto stesso e sottoscritta dal legale rappresentante, nella quale saranno evidenziati gli obiettivi, le metodologie ed il piano finanziario inerenti il progetto, con le relative quote di cofinanziamento.
Non saranno ammessi a valutazione i progetti presentati con modalità diverse da quelle sopra descritte o spediti oltre il termine sopra indicato.

Le proposte pervenute nel termine e con le modalità sopraindicate saranno ammesse e valutate dalla Commissione sulla base dei seguenti criteri

  1. interesse scientifico del progetto proposto; 
  2. multicentralità del progetto proposto; 
  3. coerenza tra proposta, tempi richiesti e fabbisogno economico (previsioni di spesa, utilizzazione dei risultati ecc.); 
  4. peso scientifico dei risultati conseguibili ed attinenza con gli scopi del bando; 
  5. competenza del coordinatore scientifico della ricerca e anche dell’Ente di appartenenza (attività bibliografica: Impact Factor coerente con l’area di ricerca ed in rapporto con le pubblicazioni del settore); 
  6. competenza dei responsabili scientifici delle singole Unità Operative coinvolte (attività bibliografica: Impact Factor coerente con l’area di ricerca ed in rapporto con le pubblicazioni del settore); 
  7. contributi finanziari di Enti o Istituzioni pubblici o privati.

Il punteggio complessivo, nel limite massimo, è pari a 100 e quello attribuito alle singole voci 1),2),3),4),5), 6) e 7) è rispettivamente, nel limite massimo, di 20, 20, 20, 10, 10, 10 e 10.
I progetti valutati positivamente dalla Commissione dovranno essere integrati entro trenta giorni dall’avvenuta comunicazione, da un dettagliato progetto esecutivo (All. B).
Anche il progetto esecutivo (All. B) dovrà essere inviato con le stesse modalità utilizzate per inviare i progetti in forma riassuntiva. In relazione all’ammissione e valutazione delle proposte presentate per i progetti, la Commissione nominerà uno o più gruppi di esperti tra i propri componenti, che potranno avvalersi nell’attività istruttoria dell’ausilio dell’Ufficio di segreteria della Commissione. La Commissione si riserva di richiedere un coordinamento o una aggregazione di progetti tra loro simili o complementari. La valutazione finale dei progetti e del loro finanziamento sarà effettuata dalla Commissione.

I fondi disponibili per l’anno 2006 sono pari a € 1.100.000.
I progetti vengono finanziati nei limiti delle disponibilità finanziarie, con riferimento ad un unico esercizio finanziario.
L’erogazione dei fondi avviene secondo le procedure normativamente previste per i singoli DP, previa verifica del raggiungimento degli obiettivi e su presentazione delle rendicontazioni finanziarie e delle relazioni scientifiche.

Per tutti i D.P. l’erogazione avviene secondo il seguente schema: 

  • 50% al momento della comunicazione dell’inizio dei lavori; 
  • 25% alla prima annualità; 
  • 25% alla presentazione della rendicontazione finanziaria e della relazione scientifica finale.

L’attività di verifica e monitoraggio è di competenza della Commissione, che si avvale anche degli uffici del Ministero. Sulla base della normativa vigente, si può sospendere l’erogazione del fondo dei progetti ammessi al finanziamento, nel caso in cui dalle rendicontazioni finanziarie e dalle relazioni scientifiche annuali e dal monitoraggio risulti impossibile raggiungere gli obiettivi prefissati, come meglio indicato nello schema di convenzione, allegato sub C), che verrà stipulato tra il Presidente della Commissione ed il legale rappresentante del DP.
Gli assegnatari saranno invitati a non superare il tetto previsto nella richiesta per le singole voci delle spese generali.
I fondi non potranno essere utilizzati per acquistare attrezzature; le stesse potranno comunque essere rese disponibili per la ricerca attraverso forme contrattuali che non implicano l’acquisto della proprietà. Nel caso di variazioni sostanziali (quali ad es.: modifiche del protocollo/ titolo della ricerca, variazioni della scheda finanziaria e cambiamenti di componenti del gruppo di ricerca), dovrà essere data comunicazione immediata alla Commissione, per il tramite dell’Ufficio di segreteria, che provvederà ad informare i proponenti dell’accettazione o rifiuto delle variazioni stesse.

Per assicurare la massima trasparenza, vengono resi pubblici sul sito web del Ministero della Salute i progetti finanziati, le unità operative partecipanti, i risultati riassuntivi delle rendicontazioni scientifiche parziali e definitive, le attività ufficiali previste dalla Commissione per la divulgazione dei risultati.
La presente nota è pubblicata sul sito web www.ministerosalute.it.

Approvato dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive in data 30 marzo 2006.

Roma, 6 aprile 2006                                                               

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
(dott. Giovanni Zotta)

  • Condividi
  • Stampa
  • Condividi via email

Data di pubblicazione: 11 aprile 2006, ultimo aggiornamento