Data ultima verifica: 13 maggio 2020
Domande e risposte (Mostra risposte)
La ricetta deve contenere:
Si richiama in proposito il contenuto del l’art. 45, comma 3- bis del DPR 309/1990, che riguarda la dispensazione dei medicinali con qualsiasi tipo di ricetta.
Il numero di confezioni da indicare in ciascuna ricetta è condizionato dal regime di rimborsabilità disciplinato dalle diverse Regioni. Resta confermata la rimborsabilità per trenta giorni di terapia quando il medico usa la RMR.
Altrimenti, nel caso in cui le ricette prescrivano complessivamente una cura di durata superiore a trenta giorni, il farmacista consegna un numero di confezioni sufficiente a coprire trenta giorni di terapia, in relazione alla posologia indicata, dandone comunicazione al medico prescrittore.
Oltre alle indicazioni previste per tutte le ricette del SSN (rosse) conterranno:
È opportuno che la ricetta contenga l’indicazione "terapia del dolore", per distinguerla dalle ricette relative a prescrizioni per la disassuefazione, e l’indicazione della posologia per il rispetto del limite di trenta giorni di terapia.
Il farmacista annota sulla ricetta bianca il nome, il cognome e gli estremi di un documento di riconoscimento dell’acquirente diverso per i medicinali inclusi nella sezione A della tabella dei medicinali e per quelli transitati nella sezione D della tabella dei medicinali successivamente al 15 giugno 2009.
In caso di prescrizioni SSN in modalità dematerializzata, su richiesta, il farmacista consegna all’assistito, o a chi ritira per l’assistito, copia del promemoria timbrato e firmato per giustificare il possesso del medicinale.