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Malattie da streptococco di gruppo A, Scarlattina

Descrizione

Lo streptococco di gruppo A (GAS) causa comunemente forme lievi di malattia come tonsillite, faringite e scarlattina ed è considerato la causa più comune di faringotonsillite batterica nei bambini in età scolare, anche se può colpire bambini più piccoli. L'incidenza della faringotonsillite da GAS, in Europa, raggiunge solitamente un picco nei mesi invernali e all'inizio della primavera. Vengono spesso segnalati focolai negli asili e nelle scuole.

In rari casi i batteri GAS possono causare un’infezione grave nota come malattia invasiva da GAS (iGAS) che può manifestarsi con batteriemia, polmonite, infezione dei tessuti molli e delle ossa (cellulite, osteomielite, fascite necrotizzante), sindrome da shock tossico streptococcico, febbre reumatica e glomerulonefrite post-streptococcica. I bambini reduci da infezioni virali come la varicella o l’influenza sono a maggior rischio di sviluppare un'infezione da iGAS.

Le infezioni iGAS possono presentarsi inizialmente con sintomi aspecifici (febbre, stanchezza generale, perdita di appetito) e i bambini, in particolare, possono avere una rapida progressione verso una forma di malattia grave. Pertanto, i genitori/tutori dovrebbero richiedere una valutazione clinica nel caso il proprio bambino presenti sintomi preoccupanti e non migliori clinicamente.  
In caso di ricovero ospedaliero, devono essere implementate le misure di protezione respiratoria. Gli operatori sanitari devono sempre seguire le precauzioni standard ed eseguire una valutazione del rischio per valutare la necessità di ulteriori misure precauzionali.

Importanti misure di protezione sono un'adeguata igiene delle mani e delle vie respiratorie e un'adeguata areazione degli ambienti interni.
Una buona igiene delle mani e l’eliminazione di possibili comportamenti promiscui (ad esempio, condividere utensili, bicchieri e oggetti personali, ecc.) possono contribuire a controllare la trasmissione dell’infezione.
Le scuole e le altre strutture educative in cui vengono segnalate infezioni da GAS dovrebbero seguire le indicazioni per la pulizia e la disinfezione dei giocattoli e delle superfici toccate di frequente.  

La faringotonsillite da GAS è facilmente diagnosticabile con un test antigenico rapido e/o una coltura batterica e viene trattata con antibiotici e cure di supporto.

Tutti i pazienti con sintomi potenzialmente riconducibili a GAS e iGAS dovrebbero essere tempestivamente identificati e sottoposti a test diagnostico.

Scarlattina

La scarlattina è una malattia infettiva esantematica che provoca una eruzione cutanea diffusa (esantema).
È causata da un batterio, lo streptococco beta emolitico di gruppo A (Streptococcus pyogenes) ed è molto comune nei bambini ma può colpire anche gli adulti.

Di solito, si presenta in forma non molto grave, anche se altamente contagiosa, e può essere curata dal medico di medicina generale/pediatra di libera scelta mediante la prescrizione di antibiotici. Anche se molto raramente, può presentarsi nuovamente nella stessa persona.
In gravidanza, anche se non esistono indicazioni che possano far sospettare la sua pericolosità per il feto, è comunque consigliabile evitare contatti stretti con persone malate.

Alcune malattie con cui la scarlattina può essere confusa, perché si presentano con un esantema simile, sono il morbillo, la rosolia, la quinta e sesta malattia.
La comparsa di macchioline rosse sul corpo (esantema), disturbo tipico della malattia, è causata da una tossina prodotta dal batterio.

Come si trasmette

La scarlattina si trasmette per via aerea con le goccioline di saliva (tosse, starnuti ecc.) da un bambino malato o portatore (presenza senza sintomi) del germe che è di regola a carico della faringe (faringite streptococcica), molto più raramente della cute (impetigine).

Segni e sintomi

L'incubazione della scarlattina è breve (2-5 giorni). La comparsa è improvvisa con febbre alta spesso accompagnata da brividi, nausea, vomito e mal di testa. Dopo poche ore, compare l'esantema. L'esantema si manifesta inizialmente nella zona dell'inguine e delle ascelle per diffondersi poi rapidamente al tronco, alle braccia e alle gambe. L’esantema, che si apprezza al tatto (tipo carta vetrata) piuttosto che vedersi, svanisce alla pressione.

Al volto, l'arrossamento delle guance contrasta con il relativo pallore del naso e della zona intorno alla bocca. Faringe e tonsille sono spesso fortemente arrossate.

Le linfoghiandole del collo di solito sono tumefatte e dolenti. Dopo 24-48 ore la lingua assume l'aspetto della lingua a lampone: fortemente arrossata con papille gonfie.

L'esantema da scarlattina è caratterizzato dalla comparsa di minuscole macchioline lievemente rilevate, di un colorito rosso acceso, che tendono a confluire tra loro conferendo alla pelle un colorito uniformemente arrossato (rosso vivo).

L'esantema dura 3-4 giorni, poi impallidisce, la febbre scompare e subentra una desquamazione della pelle a lamelle, soprattutto ai palmi delle mani e dei piedi, che dura 10-20 giorni.

Diagnosi

La diagnosi della scarlattina è essenzialmente clinica. Altri batteri come stafilococchi e Yersinia enterocolitica, alcuni antibiotici e un gran numero di infezioni virali (mononucleosi, infezioni da Adenovirus, Enterovirus e Cytomegalovirus) possono dare talvolta manifestazioni cliniche simili a quelle della scarlattina.

La diagnosi di scarlattina viene confermata dal ritrovamento del batterio nel tampone faringeo e dall'aumento degli anticorpi diretti contro lo streptococco (tipicamente il titolo anti-streptolisinico o TAS).

Complicanze

Prima della introduzione degli antibiotici, la scarlattina era una malattia potenzialmente letale, con un alto tasso di complicazioni. Attualmente, un adeguato e tempestivo trattamento antibiotico debella l’infezione e le complicazioni sono diventate rare. Tuttavia, esse possono insorgere sia durante che dopo l’infezione.

L’infezione può diffondersi e provocare ascessi intorno alle tonsille, può risalire alle alte vie respiratorie (sinusite), all’orecchio (otite) ed ai polmoni (polmonite).

Le complicazioni post-infettive insorgono generalmente qualche settimana dopo ed hanno una base immunologica. Ci sono infatti dei componenti del batterio che sono simili a quelli presenti sulle valvole cardiache, sulle giunzioni articolari ed altri organi per cui, in rari casi di predisposizione genetica, gli anticorpi prodotti contro il batterio per debellare l’infezione possono erroneamente riconoscere come “estranei” anche questi componenti.

Le complicazioni post-infettive della scarlattina sono oggi rare e comprendono la malattia reumatica (febbre reumatica) che colpisce le valvole cardiache e le articolazioni, la glomerulonefrite che colpisce i reni e la corea di Sydenham che colpisce il sistema nervoso provocando movimenti involontari di braccia e gambe (il cosiddetto ballo di San Vito).

Terapia

Curare la scarlattina con gli antibiotici, sempre sotto stretto controllo medico, è fortemente raccomandato al fine di limitare il rischio di complicazioni, abbreviare il periodo durante il quale la malattia è contagiosa ed accelerare la guarigione.

Anche se i sintomi tendono a diminuire abbastanza velocemente dopo l'assunzione dell'antibiotico, è assolutamente necessario completare il ciclo di cura come indicato dal medico curante. Oltre ad assumere gli antibiotici, è bene riposare e bere molti liquidi; se compare febbre elevata, possono essere utilizzati farmaci antipiretici.

Prevenzione

La scarlattina è contagiosa dal periodo della comparsa dei sintomi fino a circa 24 ore dopo l'inizio della terapia antibiotica. In assenza di cure, è contagiosa per 2-3 settimane.

Per evitare il diffondersi dell'infezione, la persona ammalata dovrebbe rimanere isolata e, quindi, non recarsi a scuola o al lavoro per almeno 24 ore dall'inizio della terapia antibiotica.

Dato che l'infezione si diffonde attraverso le goccioline di saliva espulse nell'aria con la tosse e gli starnuti, è bene che i malati si coprano naso e bocca quando tossiscono o starnutiscono e che i fazzoletti usati siano gettati via immediatamente.

Per proteggersi dall'infezione, inoltre, è importante lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, non condividere asciugamani, lenzuola, utensili ed altri oggetti personali con persone malate.

La scarlattina rientra nell'elenco delle malattie infettive che il medico curante è obbligato a notificare al Ministero della Salute.


Data di pubblicazione: 24 aprile 2023 , ultimo aggiornamento 24 aprile 2023



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