L’infezione da virus Zika (Zikv), è causata da un virus appartenete al genere Flavivirus isolato per la prima volta nel 1947 da una scimmia nella foresta Zika, in Uganda, poi nelle zanzare (Aedes africanus ) nella stessa foresta nel 1948, e in un essere umano in Nigeria nel 1952.
Fino agli anni ’80 sono state rilevate sporadiche infezioni umane in tutta l’Africa e l’Asia; dal 2007 sono stati registrati focolai di malattia da virus Zika in Africa, nelle Americhe, in Asia e nel Pacifico.
Lo Zikv, molto simile al virus della dengue, della febbre gialla, dell'encefalite giapponese e del Nilo occidentale, è trasmesso all’uomo da zanzare infette del genere Aedes, soprattutto Aedes aegypti, sebbene anche altre specie di Aedes, tra cui l’ Aedes albopictus (zanzara tigre) possono essere competenti.
La trasmissione del virus può avvenire anche per via sessuale e verticalmente da madre al feto durante la gravidanza. L’infezione contratta in gravidanza può causare la sindrome congenita da virus Zika, caratterizzata da microcefalia e altre malformazioni congenite nel bambino, quali contratture degli arti, tono muscolare elevato, anomalie oculari e perdita dell’udito; può, inoltre, parto pretermine o aborto spontaneo.
Per approfondire
Il virus è trasmesso all’uomo principalmente da zanzare infette del genere Aedes, soprattutto Aedes aegypti, nelle regioni tropicali e subtropical.
Altre specie di zanzare Aedes, tra cui l’Aedes albopictus (zanzara tigre) presente in Italia sono considerate potenziali vettori del virus Zika. Queste specie mordono durante il giorno. Aedes albopictus è sperimentalmente in grado di trasmettere il virus Zika.
Altre vie di trasmissione sono quella verticale, da madre a figlio durante la gravidanza e durante il parto, quella sessuale e, potenzialmente, attraverso trasfusioni di sangue, emocomponenti e trapianti di organi e tessuti.
In Italia vengono applicate strette misure di sorveglianza che garantiscono la sicurezza di questi prodotti (vedi sorveglianza).
Il virus Zika è stato rilevato nel latte materno, ma non vi è attualmente prova che il virus si trasmetta ai neonati attraverso l'allattamento al seno. Si ricorda che l’OMS raccomanda l'allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita.
Circa l’80% delle persone infette dal virus Zika sono asintomatiche.
Nei casi sintomatici, dopo il periodo di incubazione di 3-14 giorni dalla puntura di una zanzara infetta, compaiono sintomi moderati che durano solitamente da 2 a 7 giorni e che comprendono: eruzione cutanea che spesso inizia sul viso e poi si diffonde in tutto il corpo, febbre, congiuntivite, dolori muscolari e articolari, malessere e mal di testa. La malattia raramente richiede ricovero ospedaliero.
La sintomatologia tende ad essere molto simile a quella della dengue o della chikungunya e possono verificarsi coinfezioni. Altre diagnosi differenziali possono essere il morbillo, la rosolia, le infezioni da parvovirus ed enterovirus e la malaria, pertanto la diagnosi di infezione da virus Zika richiede la conferma di laboratorio.
L’infezione da virus Zika durante la gravidanza può causare è una causa di la sindrome congenita da virus Zika che comprende anomalie cerebrali congenite, incluso microcefalia, e altri difetti presenti alla nascita o che si sviluppano successivamente nel neonato.
Il virus Zika può inoltre innescare la sindrome di Guillain-Barré.
Continuano gli studi sugli effetti dell’infezione da virus Zika durante la gravidanza, sulle strategie di prevenzione e controllo e sugli effetti dell’infezione in altri disordini neurologici dei bambini e degli adulti.
L’infezione da virus Zika può essere sospettata in base alla sintomatologia all’anamnesi positiva per viaggi recenti (es. residenza o viaggi verso aree dove il virus Zika è presente).
La diagnosi può essere confermata solo tramite l’effettuazione di test di laboratorio (rilevamento dell’RNA virale, dell’antigene ZIKV, isolamento di ZIKV ed indagini sierologiche) effettuati sul sangue o altri liquidi biologici.
Non esiste un trattamento specifico disponibile per l’infezione da virus Zika.
Il trattamento è essenzialmente sintomatico, su indicazione del medico. I farmaci antinfiammatori non steroidei dovrebbero essere evitati fino a quando non si escludono le infezioni da virus dengue a causa del rischio di sanguinamento. In ogni caso i pazienti devono rivolgersi al proprio medico.
Le donne in gravidanza che sospettano di aver contratto l’infezione in base a recenti soggiorni in zone infette o che sviluppano sintomi compatibili con l’infezione, dovrebbero rivolgersi al loro medico per ottenere un’adeguata consulenza, assistenza e per effettuare eventuali approfondimenti diagnostici.
Attualmente non esiste un vaccino specifico contro il virus.
Viaggiatori (donne in gravidanza, donne in età fertile, e i loro partner) che intendono recarsi o ritornano da aree in cui è in corso trasmissione del virus Zika o in aree in cui la circolazione del virus Zika è stata storicamente segnalata
Donne in gravidanza
Partner di donne in gravidanza
Donne in età fertile o donne che stanno prendendo in considerazione una gravidanza
Prima del viaggio, consultare il medico:
in modo da poter scegliere consapevolmente se evitare il concepimento durante il viaggio e per i due mesi successivi al ritorno a casa.
Partner di donne in età fertile o di donne che stanno prendendo in considerazione una gravidanza
Coppie che stanno pianificando una gravidanza o che hanno avuto rapporti sessuali che potrebbero portare ad una gravidanza
Donne in gravidanza e i loro partner
Come per dengue e chigunkunya, anche questo virus richiede un approccio globale che coinvolge diverse aree di intervento, dalla salute, all'istruzione, all'ambiente.
I cittadini possono proteggersi dalle punture di zanzara tramite l’adozione di misure individuali di protezione di seguito riportate:
• all’aperto, utilizzare repellenti cutanei per uso topico registrati come Biocidi o come Presidi Medico Chirurgici, attenendosi alle norme indicate sui foglietti illustrativi, ponendo particolare attenzione al loro impiego su bambini, donne in gravidanza e in allattamento;
• all’aperto, indossare indumenti di colore chiaro che coprano il corpo il più possibile (ad es. camicie a maniche lunghe, pantaloni o gonne lunghi e calze);
• in assenza di impianto di condizionamento d’aria, utilizzare zanzariere ai letti, alle finestre e alle porte d’ingresso avendo cura di controllare che queste siano integre e ben chiuse;
• nel solo caso di presenza di zanzare in ambienti interni, vaporizzare spray a base di piretro o di altri insetticidi per uso domestico, oppure utilizzare diffusori di insetticida elettrici, areando bene i locali prima di soggiornarvi.
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Scelta e corretto utilizzo dei repellenti cutanei per zanzare.
Gli interventi di contrasto alle zanzare si fondano sul metodo della Gestione Vettoriale Integrata (GVI), che è un processo decisionale razionale per l'uso ottimale delle risorse per il controllo vettoriale.
Tale metodo prevede la ricerca e rimozione dei focolai di sviluppo delle larve, la bonifica ambientale, l’impiego di prodotti larvicidi nei focolai che non possono essere rimossi o bonificati e di prodotti adulticidi in situazioni emergenziali, secondo il principio di "non deterioramento" di un corpo idrico (Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE).
Una corretta gestione ambientale, incluso lo smaltimento dei rifiuti e l’eliminazione, svuotamento o copertura dei contenitori che possono riempirsi d’acqua per evitare l'accesso alle zanzare femmine che depongono uova, sono tra i metodi incoraggiati sia a livello pubblico che privato.
In particolare si ricorda l’importanza di eliminare tutti i focolai ambientali che possono essere rimossi:
Per approfondire
Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025)
E’ possibile la trasmissione sessuale del virus Zika. Esiste inoltre un’associazione fra infezione da virus Zika ed esiti infausti della gravidanza e del feto.
Le donne e gli uomini in età fertile dovrebbero ricevere una corretta informazione sulla possibile trasmissione del virus Zika per via sessuale e sui metodi contraccettivi più appropriati per prevenirla.
In Italia, in cui non esiste trasmissione locale del virus Zika, sia le donne che gli uomini che tornano da un viaggio o da un soggiorno in aree infette, dovrebbero praticare l’astinenza sessuale oppure avere rapporti sessuali protetti per un periodo di tre mesi per gli uomini e due mesi per le donne, in modo da prevenire la possibile trasmissione del virus Zika per via sessuale.
I partner di donne in gravidanza, che vivono o ritornano da aree infette, dovrebbero praticare l’astinenza sessuale o avere rapporti sessuali protetti per tutta la durata della gravidanza.
Le donne e gli uomini che stanno pianificando una gravidanza nel prossimo futuro dovrebbero evitare di recarsi in paesi o zone infette.
Le donne in gravidanza che siano state in aree con trasmissione del virus Zika dovrebbero informare del loro viaggio il medico curante, al fine di essere valutate e monitorate appropriatamente.
Le donne in gravidanza con storia di viaggio in aree affette sia asintomatiche sia che presentino una diagnosi confermata di infezione da virus Zika dovrebbero iniziare precocemente le visite mediche antenatali ed il follow-up per diagnosticare eventuali complicazioni e ricevere assistenza adeguata.
Per quanto riguarda l’allattamento, il virus Zika è stato rilevato nel latte materno, ma non vi è attualmente alcuna prova che il virus si trasmetta ai neonati attraverso l'allattamento al seno. Si ricorda che l’OMS raccomanda l'allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita.
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Raccomandazioni per le tua salute e per quella dl figlio che verrà
Il centro Centro Nazionale Sangue e il Centro Nazionale Trapianti, provvedono a declinare i provvedimenti da adottare per la prevenzione della trasmissione tramite le donazioni di sangue/emocomponenti e di organi, tessuti, ciascuno per i rispettivi ambiti di competenza.
Data di pubblicazione: 23 novembre 2015 , ultimo aggiornamento 13 giugno 2024