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Chagas (malattia di)

Descrizione

La malattia di Chagas è una malattia infettiva causata dal protozoo Trypanosoma cruzi (T. cruzi). Un tempo la malattia di Chagas era interamente confinata nelle aree rurali continentali delle Americhe. A causa dell'aumento della mobilità della popolazione, attualmente la maggior parte delle persone si infetta in contesti urbani e l'infezione è stata rilevata in 44 Paesi (tra cui Canada, Stati Uniti d'America, molti Paesi europei e alcuni Paesi del Pacifico occidentale, dell'Africa e del Mediterraneo orientale). 

La malattia di Chagas è generalmente trasmessa alle persone da vettori, attraverso il contatto con le feci o l’urina delle cimici triatomine, note anche come "insetti che si baciano".

Il nome della malattia proviene da Carlos Ribeiro Justiniano Chagas, il medico e ricercatore brasiliano che il 14 aprile 1909 diagnosticò per la prima volta la malattia in una persona.


Per saperne di più:

Come si trasmette

In America Latina T. cruzi è trasmesso principalmente dal contatto con le feci/urine delle cimici ematofaghe triatomine infette. Queste cimici,  vivono tipicamente nelle crepe dei muri o dei tetti delle case costruite con materiali precari nelle aree rurali o suburbane.

Normalmente si nascondono durante il giorno e diventano attive di notte, quando si alimentano di sangue umano. Generalmente mordono una parte del corpo non coperta, come il viso, e defecano o urinano vicino al morso. 

Il parassita si introduce nel corpo quando la persona istintivamente grattandosi, si imbratta le mani con le feci o l’urina della cimice e infetta la parte morsa, gli occhi, la bocca o una lesione cutanea.

T. cruzi può inoltre essere trasmesso attraverso:

  • consumo di alimenti contaminati da T. cruzi attraverso tramite il contatto con feci o urina delle cimici triatomine;
  • trasfusioni di sangue, trapianto di alcuni organi (cuore o rene) o di cellule e tessuti, da un donatore infetto
  • per via verticale, da madre infetta al feto, durante la gravidanza o il parto (infezione congenita)
  • incidenti di laboratorio.

Sintomi e segni

La malattia di Chagas presenta un decorso caratterizzato da  una fase acuta e una cronica.

La fase iniziale, acuta, dura per circa due mesi dopo l’infezione.Durante la fase acuta, sebbene nel sangue possa circolare un numero elevato di parassiti, nella maggior parte dei casi i sintomi sono assenti o lievi e aspecifici (febbre, cefalea, ingrossamento linfonodi, pallore, dolori muscolari, difficoltà respiratorie, gonfiore e dolore addominale o toracico).

Durante la fase cronica, i parassiti si concentrano principalmente nel cuore e nei muscoli dell'apparato digerente.Da uno a tre decenni dopo l'infezione fino al 30% dei pazienti sviluppa disturbi cardiaci e fino al 10% dei pazienti presenta sintomi digestivi (tipicamente ingrossamento dell’esofago o del colon), neurologici o misti. Col progredire degli anni, l’infezione può portare a insufficienza cardiaca o a morte improvvisa.

Diagnosi

Gli esami di laboratorio per la diagnosi di Malattia di Chagas sono:

  • microscopia ottica di strisci di sangue (goccia spessa o striscio sottile) o di tessuto (dei linfonodi o del cuore). Il numero dei tripanosomi nel sangue periferico è alto durante la fase acuta della malattia.

  • test sierologici come il test di immunofluorescenza indiretta (IFA), il dosaggio immunoenzimatico (EIA), o il saggio di immuno-adsorbimento legato all’enzima (enzyme-linked immunosorbent assay, ELISA), per rilevare gli anticorpi anti T. cruzi. Un test positivo iniziale deve essere seguito da uno o più test differenti o talvolta dalla microscopia ottica di strisci di sangue o di un campione di tessuto per confermare la diagnosi. I test sierologici vengono anche utilizzati per lo screening dei donatori di sangue per la presenza di T. cruzi nelle aree endemiche e negli Stati Uniti.

  • test basati sulla reazione a catena della polimerasi (Polymerase Chain Reaction, PCR), utilizzati quando il livello di parassitemia è probabile che sia elevato, come accade nella malattia acuta di Chagas, nella malattia di Chagas trasmessa per via transplacentare (congenita).

La diagnosi di malattia di Chagas cronica viene fatta dopo aver preso in considerazione i risultati degli esami diagnostici (ecocardiografia, accertamenti contrastografici del transito gastrointestinale o endoscopia in caso di disfagia o altri sintomi gastrointestinali), nonché la probabilità di esser stati esposti, come ad esempio aver vissuto in un paese in cui la malattia di Chagas è endemica.

Complicanze

Complicanze cardiache

Possono includere aritmie, cardiomiopatie (con ingrossamento del muscolo cardiaco) e trombosi secondaria. Con la progressione della malattia di Chagas, le complicanze cardiache possono portare all'insufficienza cardiaca o alla morte per un improvviso arresto cardiaco;

Complicanze intestinali

Includono la dilatazione dell'esofago (megaesofago) o del colon (megacolon). La forma cronica digestiva può causare difficoltà di deglutizione (acalasia secondaria), grave perdita di peso, malnutrizione, dolore addominale e stipsi (a causa dell'allargamento del colon).

Terapia

La malattia di Chagas può essere trattata con benznidazolo o con nifurtimox. Entrambi i farmaci sono molto efficaci, se somministrati precocemente, anche in caso di trasmissione congenita. Tali farmaci antiparassitari possono prevenire o frenare la progressione della malattia anche in adulti infetti asintomatici. Il trattamento è indicato anche nei pazienti in cui l’infezione si è riattivata (per esempio a causa di immunosoppressione), e nei pazienti in fase cronica iniziale. L’efficacia di entrambi i farmaci diminuisce, tuttavia, in pazienti con infezioni croniche. L’efficacia di entrambi i farmaci diminuisce, tuttavia, in pazienti con infezioni croniche.

Il trattamento farmacologico può durare fino a due mesi, e determinare reazioni avverse (che si verificano fino al 40% dei casi).

Sia il benznidazolo che il nifurtimox non dovrebbero essere somministrati alle donne in gravidanza o alle persone con problemi renali o epatici. Il nifurtimox è inoltre controindicato nelle persone con disordini neurologici o psichiatrici.

Inoltre, è necessario un trattamento specifico per tutta la vita e un follow-up per le manifestazioni cardiache, digestive o neurologiche.

 

Prevenzione

L'ampia riserva di parassiti di T.cruzi negli animali selvatici nelle Americhe fa sì che l'infezione non possa essere eradicata. Gli obiettivi di salute pubblica sono invece l'eliminazione della trasmissione all'uomo, l'accesso precoce all'assistenza sanitaria e il follow-up delle persone infette per tutta la vita.

Non esiste un vaccino per la malattia di Chagas. Il controllo dei vettori è il metodo di prevenzione più efficace in America Latina. È necessario effettuare un test di screening sul sangue per prevenire la trasmissione dell’infezione attraverso le trasfusioni, il trapianto di organi e la trasmissione congenita, e per facilitare l'individuazione e la cura.


Data di pubblicazione: 13 luglio 2015 , ultimo aggiornamento 23 aprile 2024



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