Il virus dell’EG viene trasmesso alle persone attraverso la puntura di zanzare infette della specie Culex (soprattutto Culex tritaeniorhynchus).
L'essere umano, una volta infettato, non presenta una viremia sufficiente ad infettare le zanzare. La trasmissione del virus prevede un “ciclo enzootico” tra zanzare, suini e/o uccelli acquatici.
La malattia si manifesta soprattutto negli ambienti rurali e periurbani, dove le persone vivono a contatto con questi ospiti animali, soprattutto suini.
I soggetti a maggior rischio di esposizione sono:
- residenti in aree rurali
- viaggiatori con esposizione a lungo termine in zone rurali, che si recano in aree in cui viene utilizzata l'irrigazione a pioggia, o che trascorrono la notte all'aperto senza l'uso di zanzariere.
Nelle forme sintomatiche, il periodo di incubazione varia generalmente fra 5 e 15 giorni.
La maggior parte delle infezioni da virus dell’EG si presentano in modo asintomatico o in forma lieve con febbre e mal di testa. Nei bambini i sintomi iniziali possono essere dolore gastrointestinale e vomito.
Nelle zone dove il virus dell’EG è comune, l'encefalite si verifica principalmente nei bambini perché gli adulti hanno contratto l’infezione nel corso della loro vita e sono immuni.
Chiunque viva o abbia viaggiato in un’area endemica per encefalite giapponese e abbia manifestato encefalite, è da considerarsi un caso sospetto di EG.
Per confermare l'infezione da JEV e, per escludere altre cause di encefalite, si raccomanda la ricerca di anticorpi IgM specifici su siero o, preferibilmente, su liquido cerebrospinale.
Non esiste un trattamento antivirale per i pazienti con EG.
Generalmente è necessario il ricovero ospedaliero. Il trattamento è di supporto per alleviare la sintomatologia e per stabilizzare il paziente.
I vaccini per prevenire la malattia sono sicuri ed efficaci.
In Italia è disponibile un vaccino inattivato a base di cellule derivate dal rene di scimmia verde africana (linea cellulare VERO) per l’immunizzazione attiva contro l’encefalite giapponese in adulti, adolescenti, bambini e neonati a partire dai 2 mesi di età. La vaccinazione primaria consiste in due dosi separate, somministrate per via intramuscolare a distanza di 28 o di 7 (schedula rapida) giorni.
Il suo utilizzo è consigliato nelle persone a rischio di esposizione in previsione di un viaggio o a causa del loro lavoro.
Una reazione d’ipersensibilità ad una dose precedente costituisce una controindicazione.
Reazioni allergiche alle componenti del vaccino si manifestano occasionalmente. Poiché queste reazioni possono comparire nelle due settimane che seguono la vaccinazione, è consigliato completare il ciclo vaccinale molto prima della partenza.
Il rischio di l’encefalite giapponese è molto basso per la maggior parte dei viaggiatori diretti in Asia specie per visite di breve durata nelle aree urbane. Tuttavia il rischio varia secondo la stagione, la destinazione, la durata del viaggio e le attività svolte.
La vaccinazione è raccomandata per i viaggiatori con un’esposizione prolungata all’aperto durante la stagione di trasmissione nei paesi o nelle aree a rischio in particolare quando viene praticata l’irrigazione dei terreni agricoli. Sebbene l’encefalite giapponese nei paesi o nelle aree a rischio sia principalmente una malattia dei bambini, può verificarsi nei viaggiatori di qualsiasi età.
Inoltre i viaggiatori che si recano in aree in cui l’encefalite giapponese è endemica dovrebbero adottare le misure necessarie per prevenire le punture di zanzara. Le misure di protezione individuali comprendono:
- l'uso di repellenti (ad uso personale e ambientale) contro le zanzare
- l’uso di zanzariere
- indossare abiti che coprano la maggior parte del corpo
- dormire in stanze con aria condizionata.
Data di pubblicazione: 10 luglio 2015 , ultimo aggiornamento 14 gennaio 2025