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Difterite

Come si trasmette

La difterite è una malattia molto contagiosa, che si trasmette da uomo a uomo per via aerea (starnuti, tosse) o per contatto diretto (lesioni cutanee).

Nel caso di C. ulcerans, la trasmissione diretta, da persona a persona, non è stata accertata; per questo patogeno è noto che gli animali domestici ed il consumo di latte non pastorizzato possono essere una probabile sorgente d’infezione.

Sintomi e segni

Il periodo di incubazione dura da 2 a 5 giorni, ma occasionalmente può arrivare a 10 giorni. 

Quando l’infezione riguarda l’orofaringe, i primi sintomi sono mal di gola, perdita dell’appetito e febbre leggera. Entro 2-3 giorni, sulla superficie delle tonsille e della gola si forma una caratteristica membrana grigiastra, dai margini infiammati.

Talvolta queste lesioni possono sanguinare e assumere un colore verdastro o nero. Altri sintomi associati all’infezione possono essere gonfiore del collo con ingrossamento dei linfonodi e ostruzione delle vie aeree.


Complicanze

La difterite è una malattia infettiva che, se non viene trattata tempestivamente, può causare gravi complicanze.

Le complicanze possono includere l'infiammazione a carico del miocardio (causando aritmie, con rischio di arresto cardiaco, miocardite, insufficienza cardiaca progressiva) e del sistema nervoso periferico (polineurite).

Diagnosi

La diagnosi della difterite si basa sull'esame clinico e viene confermata microbiologicamente dall’isolamento del batterio dai materiali biologici prelevati nei siti interessati dall’infezione (es. faringe, naso, pseudomembrane).

La diagnosi differenziale va effettuata con le seguenti patologie: faringiti batteriche e virali, mononucleosi infettiva, sifilide orale, candidosi, angina di Vincent (lesione ulcerativa-necrotica della bocca causata da altri batteri).

Terapia

Se il medico sospetta un caso di difterite, la terapia deve essere iniziata immediatamente, prima ancora che i risultati dei test siano disponibili, e la persona deve essere messa in isolamento per evitare che contagi altre persone. 

La terapia si basa sulla somministrazione di siero antidifterico (DAT) e di antibiotici.

Gli anticorpi (antitossina) contenuti nel siero servono a neutralizzare la tossina difterica presente nel circolo sanguigno prima che questa si fissi ai tessuti provocandone la necrosi. 

Prevenzione

La difterite è una malattia prevenibile con il vaccino antidifterico, costituito da tossina difterica resa non tossica (anatossina o tossoide) mediante trattamenti chimici.

La prevenzione della difterite si basa sulla vaccinazione dei bambini nel primo anno di vita (ciclo di base a 3 dosi), utilizzando prodotti combinati in cui la componente antidifterica è associata ad altre componenti (in Italia è raccomandato l’utilizzo del vaccino esavalente (pertosse, tetano, difterite, poliomielite, epatite virale B e Haemophilus influenzae B).

Per mantenere un protezione duratura vengono eseguiti diversi richiami; uno ai 5-6 anni, uno nell’adolescenza e successivamente uno ogni 10 anni .

Per approfondire


Data di pubblicazione: 2 gennaio 2013 , ultimo aggiornamento 12 novembre 2024



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