Il virus della polio si trasmette da persona a persona, principalmente per via oro-fecale, in quanto i soggetti contagiati lo eliminano per alcune settimane con le feci; ma, all'inizio, per un periodo limitato, la trasmissione del virus può anche avvenire per via orale, tramite le goccioline di saliva (per esempio con un colpo di tosse o degli starnuti).
Anche chi non manifesta i sintomi della poliomielite può trasmettere il virus.
La maggior parte delle infezioni decorre in modo asintomatico (forme inapparenti), mentre in altri casi si manifestano sintomi aspecifici, di tipo influenzale, febbre, affaticamento, mal di testa, vomito, costipazione (o meno comunemente diarrea), indolenzimento del collo e dolore agli arti. Tutte queste forme regrediscono completamente lasciando una immunità stabile.
In alcuni casi invece la moltiplicazione virale distrugge i neuroni motori che non rigenerano, portando inabilità funzionale dei muscoli interessati, anche se in alcuni casi è possibile recuperare la funzionalità muscolare in modo completo.
La paralisi è la manifestazione più evidente della malattia, ma solo una minima parte delle infezioni, circa 1 su 200 secondo i dati Oms, porta a una paralisi irreversibile, mentre circa il 5-10% dei malati colpiti da paralisi muore a causa della paralisi dei muscoli respiratori. Altre possibili complicanze sono la meningite non paralitica asettica e l'encefalite.
Spesso la diagnosi non è agevole, soprattutto quando i sintomi sono pochi e aspecifici (sintomi simil-influenzali). Può essere sospettata in presenza di rigidità della nuca e della schiena con difficoltà di flessione del collo, difficoltà a sollevare le gambe o in caso di riflessi anomali, ma soprattutto in caso di paralisi flaccida acuta.
Esistono tre forme di poliomielite paralitica:
Per la conferma diagnostica è necessario il prelievo di un campione biologico principalmente campioni di feci prelevati nei primi giorni della malattia, ma anche espettorato o liquido cerebro-spinale, sul quale viene effettuata la ricerca del virus
Spesso la diagnosi non è agevole, soprattutto quando i sintomi sono pochi e aspecifici. Può essere sospettata in presenza di rigidità della nuca e della schiena con difficoltà di flessione del collo, difficoltà a sollevare le gambe o in caso di riflessi anomali.
Per la conferma diagnostica è necessario il prelievo di un campione biologico (ad esempio espettorato o liquido cerebro-spinale); la ricerca del virus viene effettuata soprattutto nei campioni di feci prelevati nei primi giorni della malattia.
Non esistono cure per la poliomielite, se non trattamenti sintomatici, che possono solo in parte minimizzare gli effetti della malattia. L’unica possibilità di sconfiggere la malattia è rappresentata dalla prevenzione attraverso la vaccinazione.
L'igiene costituisce un'ottima forma di prevenzione, intervenendo sulla trasmissione oro-fecale, ma non è sufficiente a eliminare la malattia. Nei Paesi industrializzati la trasmissione mediante secrezioni respiratorie può assumere, infatti, una notevole rilevanza, rispetto alla trasmissione oro-fecale, proprio a causa delle migliori condizioni igieniche.
Lo strumento più efficace di prevenzione è la vaccinazione antipolio.
A partire dal 2002, anno in cui l’OMS ha certificato l’eradicazione del virus nella regione europea), l'unico vaccino antipolio utilizzato in Italia è quello “inattivato” (IPV, Inactivated polio vaccine), basato cioè su un procedimento chimico in grado di uccidere il virus senza fargli perdere la capacità di stimolare il sistema immunitario.
In precedenza, oltre all'IPV, era impiegato anche il vaccino antipolio orale (OPV, Oral polio vaccine), che contiene invece un virus vivo attenuato, cioè reso incapace di replicarsi nel tessuto nervoso.
La vaccinazione antipolio, secondo il calendario vaccinale, prevede la somministrazione di 3 dosi di IPV nel primo anno di vita, al compimento di 2 mesi (dal 61° giorno), di 4 mesi (dal 121° giorno) e di almeno 10 mesi (dal 301° giorno) di vita, seguite da 2 richiami uno a 5 anni e uno a partire dai 12 anni.
Data di pubblicazione: 18 aprile 2013 , ultimo aggiornamento 12 novembre 2024