Il virus Dengue (DENV) comprende quattro sierotipi distinti ma strettamente correlati (DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4), appartenenti al genere Flavivirus, famiglia Flaviviridae.
L'immunità a uno dei quattro sierotipi è verosimilmente duratura, tuttavia non conferisce immunità protettiva nei confronti degli altri tre sierotipi.
Il virus viene trasmesso alle persone attraverso la puntura di zanzare femmina del genere Aedes, in particolare Aedes aegypti e in alcuni casi, Aedes albopictus .
Il periodo di incubazione va da 3 a 14 giorni, in media 4-7 giorni. Le persone infette fungono da serbatoio e amplificatore del virus: la viremia raggiunge valori elevati il giorno prima della comparsa dei sintomi e si mantiene sufficientemente elevata, rendendo possibile la trasmissione del virus alle zanzare, per i successivi 4 giorni. L'infezione non si trasmette direttamente da persona a persona.
L’OMS riporta che esistono tuttavia evidenze della possibilità di trasmissione verticale (durante la gravidanza). I tassi di trasmissione verticale sembrano bassi e il rischio di trasmissione sembra legato alla tempistica dell'infezione da dengue durante la gravidanza. Quando una madre ha un'infezione da DENV in gravidanza, si possono presentare parto pretermine, basso peso alla nascita e sofferenza fetale.
Sono stati registrati rari casi di trasmissione attraverso prodotti ematici, donazioni di organi e trasfusioni.
Circa l’80% dei casi sono asintomatici. Tra i segni/sintomi più frequenti:
La sintomatologia dura raramente più di 10 giorni, tuttavia la fase di convalescenza può essere prolungata e debilitante.
Meno del 5% dei casi sviluppa forme gravi di malattia, potenzialmente fatali.
Le forme gravi si manifestano soprattutto nei bambini e negli adolescenti.
I soggetti che vengono infettati per la seconda volta sono maggiormente a rischio di dengue grave.
I sintomi della dengue grave si manifestano spesso dopo la scomparsa della febbre, tra questi:
Le persone che presentano questi sintomi gravi devono essere sottoposte ad assistenza medica tempestiva.
In caso di sintomatologia febbrile, in particolare in presenza di una storia di viaggi in una zona a rischio, è necessario rivolgersi immediatamente al proprio medico curante per la valutazione del quadro clinico e l’effettuazione di esami di laboratorio specifici che confermino o escludano la diagnosi di dengue.
Non esiste un trattamento antivirale specifico. I pazienti dovrebbero consultare il proprio medico curante ed evitare ogni forma di autotrattamento farmacologico.
In particolare devono essere evitati i farmaci anti infiammatori non steroidei (ad esempio aspirina e ibuprofene), in quanto potrebbero favorire la comparsa di manifestazioni emorragiche o determinarne l'aggravamento a causa della loro azione sulla funzione delle piastrine. Per ridurre la febbre e i dolori articolari può essere assunto paracetamolo, in seguito a consultazione medica.
La prevenzione della dengue a livello individuale consiste principalmente nell'adozione di misure di protezione personale, che dovranno essere seguite tenendo presenti le abitudini "diurne" delle zanzare.
Gli interventi di contrasto alle zanzare si fondano sul metodo della Gestione Vettoriale Integrata (GVI), che è un processo decisionale razionale per l'uso ottimale delle risorse per il controllo vettoriale.
Tale metodo prevede la ricerca e rimozione dei focolai di sviluppo delle larve, la bonifica ambientale, l’impiego di prodotti larvicidi nei focolai che non possono essere rimossi o bonificati e di prodotti adulticidi in situazioni emergenziali, secondo il principio di "non deterioramento" di un corpo idrico (Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE).
Per approfondire:
Una corretta gestione ambientale, incluso lo smaltimento dei rifiuti e l’eliminazione, svuotamento o copertura dei contenitori che possono riempirsi d’acqua per evitare l'accesso alle zanzare femmine che depongono uova, sono tra i metodi incoraggiati sia a livello pubblico che privato.
Protezione individuale e per le abitazioni
Le zanzare Aedes pungono di giorno sia in ambienti interni che esterni. Pertanto, le misure di protezione personale devono essere applicate per tutto il giorno, specialmente durante le ore di massima attività delle zanzare (metà mattina, tardo pomeriggio fino al crepuscolo).
Un abbigliamento che minimizza l'esposizione della pelle durante le ore diurne, quando le zanzare sono più attive, offre una certa protezione: è preferibile indossare indumenti di colore chiaro.
I repellenti possono essere applicati sulla pelle esposta o sull’abbigliamento. L'uso di repellenti deve essere strettamente conforme alle istruzioni riportate in etichetta. I repellenti devono contenere principi attivi autorizzati come presidi medici chirurgici o come biocidi.
Le zanzariere trattate con insetticida offrono una buona protezione per chi dorme durante il giorno (ad esempio, i neonati, le persone allettate e i lavoratori con turni di notte).
Negli ambienti interni della casa, prodotti insetticidi spray, antizanzare o altri vaporizzatori insetticidi possono ridurre le punture. Anche dispositivi, quali zanzariere a porte e finestre e condizionatori d'aria possono ridurre le punture.
Vaccinazione
Dei due vaccini autorizzati, DENGVAXIA e QDENGA, solo quest'ultimo è commercializzato in Italia, con possibilità di utilizzo nell'ambito della medicina dei viaggi.
QDENGA è un vaccino vivo attenuato in grado di stimolare una efficace risposta immunitaria nei confronti dei quattro sierotipi del virus (DENV-1, DENV-2, DENV-3 e DENV-4). Viene somministrato in due dosi a distanza di 3 mesi, mediante iniezione sottocutanea, a soggetti di età pari o superiore a 4 anni, indipendentemente da una pregressa esposizione al virus della Dengue (non è quindi necessario sottoporsi a test sierologici prima della vaccinazione).
Misure generali
La prevenzione della dengue a livello individuale consiste principalmente nell'adozione di misure di protezione personale, che dovranno essere seguite tenendo presenti le abitudini "diurne" delle zanzare.
Soprattutto al mattino presto e nel tardo pomeriggio:
Prima di partire
Prima di un viaggio in aree a rischio, è opportuno rivolgersi al centro di medicina dei viaggi di competenza territoriale, anche per l'eventuale vaccinazione.
Al rientro
Se nei 14 giorni che seguono il rientro si dovessero presentare sintomi compatibili con Dengue come:
A scopo precauzionale contattatare il mediico curante il prima possibile riferendo del recente viaggio.
Poster per porti e aeroporti
Vedi anche
Data di pubblicazione: 6 luglio 2015 , ultimo aggiornamento 14 gennaio 2025