La Giornata mondiale contro la malaria, istituita nel 2007 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), viene celebrata ogni anno il 25 aprile.
La malaria costituisce un enorme problema sanitario mondiale ed è la principale causa di morbilità e mortalità in numerose nazioni.
Secondo l'ultimo rapporto dell'OMS nel 2017:
Nei 10 paesi africani più colpiti dalla malaria (Burkina Faso, Camerun, Camerun, Repubblica democratica del Congo, Ghana, Mali, Mozambico, Niger, Nigeria, Uganda e Repubblica unita di Tanzania), si stima che nel 2017 si sono registrati 3,5 milioni di casi di malaria in più rispetto all'anno precedente.
Nel nostro Paese, a partire dagli anni '50, la malattia è scomparsa, i casi di malaria attualmente registrati sono "di importazione", cioè contratti all'estero, in zone malariche, da viaggiatori internazionali.
In occasione della Giornata Mondiale della Malaria 2019, l'OMS si unisce al RBM Partnership to End Malaria, alla Commissione dell'Unione Africana e ad altre organizzazioni partner nel promuovere "La malaria zero inizia con me", una campagna che mira a mantenere la malaria in cima all'agenda politica, mobilitare ulteriori risorse e dare alle comunità colpite il potere di farsi carico della prevenzione e della cura della malaria.
L'Italia ha un ruolo di rilievo nella costituzione del Fondo Globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria (GFATM) sin dal 2001 e, come stato membro dell’ONU, si è impegnata e continua a impegnarsi a combattere e arrestare la diffusione dell’HIV, tubercolosi e malaria entro il 2030 (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals - SDGs).
Per approfondire:
Data di pubblicazione: 24 aprile 2019 , ultimo aggiornamento 24 aprile 2019