Home / News e media - Notizie / 13 settembre 2022, Giornata mondiale per lotta alla sepsi

13 settembre 2022, Giornata mondiale per lotta alla sepsi

Ogni anno, in tutto il mondo, il 13 settembre viene celebrata la Giornata mondiale per la lotta alla sepsi World Sepsis Day. Si tratta di un’iniziativa globale, quest'anno alla sua decima edizione, volta ad accrescere la consapevolezza pubblica su questo tema, per migliorare la prevenzione, il riconoscimento e la gestione clinica della sepsi, in particolare nei Paesi in via di sviluppo (Low-to-Middle-Income Country, LMIC), ma anche nel nostro Paese. Anche quest’anno il Ministero della Salute rinnova il proprio impegno nel sostenere la campagna promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). 

Dati epidemiologici

La sepsi è la grave complicanza di un'infezione, che danneggia tessuti e organi compromettendone il funzionamento e che può portare a shock, insufficienza multiorgano e morte, soprattutto se non riconosciuta e non trattata prontamente. 

Nel mondo sono circa 47-50 milioni i casi di sepsi, che si verificano ogni anno nel mondo, l'80% dei quali avvengono in comunità. Nel 40% dei casi si tratta di bambini di età inferiore ai 5 anni. In Europa si registrano circa 700mila casi di sepsi. Globalmente, 1 decesso su 5 è associato a sepsi, per un totale di almeno 11 milioni di decessi l’anno. Inoltre la letteratura scientifica dimostra che gli effetti a lungo termine della sepsi, noti come sindrome post-sepsi, si verificano fino al 50% dei sopravvissuti, i quali soffrono di sequele fisiche, cognitive e psicologiche persistenti. Il recupero può richiedere mesi o anni.

In Italia, il numero di certificati di morte che hanno riportato sepsi è aumentato da 18.939 nel 2003 a 49.010 nel 2015 (dal 3 all'8% di tutti i decessi in Italia registrati in questi anni). La sepsi rappresenta,  quindi, non solo una sfida clinica, ma anche un importante problema di salute pubblica.

Molti pazienti colpiti da sepsi hanno bisogno di trasfusioni di sangue o di emoderivati. Pertanto, disporre di una riserva sicura di sangue è una parte importante della lotta alla sepsi in tutto il mondo. Alcune persone sono più a rischio di sepsi, come le persone con malattie croniche a polmoni, fegato, cuore, coloro senza milza, o con un sistema immunitario indebolito, i bambini di età inferiore a un anno, gli adulti over 60. I pazienti affetti da malattie oncologiche hanno un rischio di sepsi 10 volte maggiore e il 43% di probabilità in più di morire di sepsi rispetto a pazienti non oncologici. Il fumo è un fattore di rischio di sepsi, poiché aumenta il rischio di infezione respiratorie.

Le grandi disuguaglianze sanitarie e la relativa attenzione prestata alla sepsi sono state aggravate dalla pandemia di COVID-19. Per questo, diverse società e iniziative internazionali, come le risoluzioni WHA (World Health Assembly) più recenti, The European Society of Intensive Care Medicine (ESICM), The Global Sepsis Alliance (GSA) e The Society of Critical Care Medicine (SCCM), sottolineano la necessità di mantenere l'attenzione sulle misure di prevenzione delle infezioni e di utilizzare le piattaforme digitali di successo istituite con la pandemia COVID-19 per sostenere la lotta alla sepsi.

Cosa fare

Per prevenire la sepsi è necessario prevenire le infezioni, soprattutto quelle correlate all’assistenza, mediante la frequente igiene delle mani eseguita correttamente, l’applicazione scrupolosa delle misure di prevenzione e controllo delle infezioni (IPC) nei setting di cura e l’aggiornamento periodico del personale sanitario in materia di IPC e infezioni antimicrobico-resistenti, l’uso delle vaccinazioni disponibili. 

Dal 2016 la Global Sepsis Alliance organizza, ogni anno, un simposio per celebrare la Giornata. Quest’anno, l’evento Making sepsis a national and global health priority si terrà a Berlino e potrà essere seguito in streaming.

Per saperne di più



Data di pubblicazione: 13 settembre 2022 , ultimo aggiornamento 13 settembre 2022


Condividi

Tag associati a questa pagina

Argomenti correlati


.