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Sorveglianza delle infezioni correlate all'assistenza

Immagine di un medico che si lava le mani


La sorveglianza delle Infezioni correlate all'assistenza (ICA) ha l'obiettivo di rilevare i casi di infezione allo scopo di mettere in atto adeguati interventi finalizzati ad evitare ulteriori casi; è una componente essenziale dei programmi mirati a promuovere la qualità dell’assistenza, riducendo il rischio di infezioni per i pazienti, i visitatori e gli operatori sanitari.
Sia in Italia che in altri Paesi è stato dimostrato empiricamente che la partecipazione a sistemi di sorveglianza attiva delle infezioni correlate all’assistenza si associa, nel tempo, alla riduzione di incidenza delle infezioni.

Nel corso degli anni sono state promosse, tramite progetti CCM, varie iniziative centrali, prevalentemente coordinate dall’ASSR-RER, che hanno realizzato alcune attività di sorveglianza che alimentano i flussi ECDC. Queste sorveglianze non sono state istituite formalmente a livello nazionale e, quindi, la partecipazione delle regioni è stata difforme: la maggiore partecipazione è avvenuta per le indagini di prevalenza nelle strutture di ricovero per acuti o in strutture residenziali per anziani, che essendo indagini una-tantum sono sicuramente più sostenibili in tutti i territori. 

  • Sistema di sorveglianza nazionale delle Infezioni del sito chirurgico (SNICh) - Si definisce infezione del sito chirurgico (ISC) un’infezione che si verifica dopo un intervento chirurgico nella sede del corpo sottoposta a chirurgia. Le ISC talvolta possono essere infezioni superficiali e coinvolgere solo la cute, altre volte sono più gravi e possono interessare tessuti sottocutanei, organi o materiale impiantato (protesi). La maggior parte delle infezioni del sito chirurgico può essere trattata con antibiotici o con un altro intervento chirurgico per trattare l’infezione.
  • Sistema di sorveglianza nazionale delle infezioni in terapia intensiva (SITIN) - Le ICA nelle Unità di Terapia Intensiva (UTI) sono infezioni che si manifestano a partire dalle 48 ore dopo il ricovero in UTI. I pazienti ricoverati in questi reparti, rispetto ad altri pazienti, sono a maggior rischio di contrarre un’ICA. La sorveglianza raccoglie i dati rilevati da GiViTI e SPIN-UTI (Sorveglianza Prospettica delle Infezioni Nosocomiali nelle Unità di Terapia Intensiva” - Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi In Terapia Intensiva).
  • Sistema di sorveglianza delle ICA negli ospedali per acuti (PPS rilevazioni periodiche di prevalenza) - Nonostante i drastici cambiamenti nei sistemi di erogazione dell’assistenza sanitaria negli ultimi decenni, gli ospedali per acuti rimangono ancora il luogo in cui i pazienti critici vengono ricoverati più frequentemente e dove viene eseguita la maggior parte delle procedure mediche invasive. Per questo motivo, la sorveglianza attiva delle ICA in queste strutture è raccomandata in tutto il mondo, in quanto strumento essenziale ed efficace per la prevenzione e il controllo di queste infezioni.
  • Sistema di sorveglianza nazionale delle ICA nelle strutture residenziali per anziani (PPS-LTCF rilevazioni periodiche di prevalenza long-term care facilities) - Le persone anziane ricoverate nelle strutture residenziali hanno un rischio maggiore di contrarre infezioni correlate all’assistenza (ICA) e di manifestare un decorso della malattia più grave rispetto ad altre fasce di età, a causa di malattie croniche sottostanti, compromissione funzionale, malnutrizione e poli-terapia. Queste infezioni sono state associate ad alti tassi di morbilità e mortalità e a notevoli costi sanitari.
  • PPS-LTCF (rilevazioni periodiche di prevalenza nelle strutture sanitarie, rispettivamente  per lungodegenze).

Oltre a queste iniziative si sono affiancate altre attività di sorveglianza delle ICA svolte autonomamente in alcune regioni o come progetto pilota, come la Sorveglianza delle infezioni da MRSA (Staphylococcus aureus meticillino-resistente), Sorveglianza delle infezioni da Clostridioides difficile, monitoraggio dell’adesione all’igiene delle mani), da cui poter avviare nuovi sistemi di sorveglianza nazionali.

A queste esperienze di sorveglianza delle ICA, si aggiunge la Sorveglianza nazionale delle malattie infettive Premal, obbligatoria sulla base di quanto previsto dal Decreto ministeriale 7 marzo 2022 (GU 7 aprile 2022) che include anche una scheda ICA. Questo nuovo sistema è già stato avviato, mentre l’operatività nazionale della sezione ICA è prevista per il 2025.

La raccomandazione del Consiglio Europeo 2014/C 438/05 sulla sicurezza dei pazienti, comprese la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all'assistenza sanitaria sulla sicurezza dei pazienti, raccomanda:

  1. esecuzione di indagini di prevalenza a intervalli regolari a livello non solo nazionale ma anche regionale
  2. rilevazione, oltre che di dati di esito, anche di dati di processo e struttura per indirizzare le azioni di miglioramento
  3. identificazione tempestiva di alert organisms e cluster epidemici a livello nazionale e loro segnalazione a livello europeo.

Per approfondire



Data di ultimo aggiornamento 20 novembre 2024



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