Il 24 marzo di ogni anno viene celebrata la Giornata mondiale della tubercolosi (TBC) in ricordo del 24 marzo 1882 quando Robert Koch annunciò alla comunità scientifica la scoperta dell’agente eziologico di tale malattia.
A livello mondiale è necessario raggiungere l'obiettivo della strategia “End TB” di porre fine alla tubercolosi entro il 2030 come parte degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), pertanto, mira a sensibilizzare istituzioni, organizzazioni della società civile, operatori sanitari e altri attori coinvolti nella lotta alla tubercolosi a collaborare e unire gli sforzi per fermare la malattia e ridurre drasticamente il numero di decessi ad essa correlati.
Nella Giornata mondiale della tubercolosi dell’anno 2021 il messaggio “The Clock is ticking” indica che il mondo sta esaurendo il tempo per agire in base agli impegni assunti per porre fine alla tubercolosi.
L’evento pandemico Covid-19 ha messo a rischio il progresso fatto finora per porre fine alla tubercolosi e per garantire un accesso equo alla prevenzione e all'assistenza nel mondo.
La Regione europea ha sviluppato un suo specifico piano di azione per gli anni 2016-2020 con i seguenti obiettivi:
L'OMS dal 1997 pubblica ogni anno il Global Tuberculosis Report, un documento che descrive la situazione epidemiologica dei Paesi aderenti.
La tubercolosi è una delle prime 10 cause di morte in tutto il mondo. Questi i dati nel 2019.
Nel mondo
In Italia
L'Italia è definita dall’OMS un Paese “a bassa endemia”, poiché si registrano meno di 10 casi di malattia ogni 100.000 abitanti. La maggior parte dei casi si verifica in soggetti appartenenti alle categorie più deboli o che, più difficilmente, possono accedere ai servizi socio-sanitari. La bassa incidenza di tubercolosi in Italia è legata anche al miglioramento della diagnosi e della terapia.
Il Ministero della Salute, insieme alle Regioni e alle Province Autonome, ha elaborato linee guida finalizzate alla prevenzione della tbc, alla sorveglianza della malattia e delle resistenze ai farmaci antitubercolari e a studiare percorsi utili a favorire l’accesso ai servizi sanitari per la diagnosi e il trattamento della malattia.
Nell’ambito delle attività internazionali, il Ministero ha partecipato alla 73a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel corso della quale sono stati affrontati gli obiettivi specifici della prevenzione e il controllo della TBC in modo globale e multisettoriale.
È necessario aumentare gli investimenti nella ricerca sulla tubercolosi per sviluppare nuovi vaccini efficaci, nuovi strumenti diagnostici, medicinali e altre modalità di trattamento e ricerca sui meccanismi di base della resistenza.
La prevenzione della tubercolosi non può essere gestita unilateralmente o parzialmente: i suoi impatti sanitari ed economici sono potenzialmente devastanti e richiedono un approccio integrato adottato e attuato da tutti.
Lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri si è già dimostrato una strategia efficace in termini di riduzione dei costi e di miglioramento delle relazioni.
È necessario avere momenti di confronto tra i diversi programmi e risultati nei paesi europei attraverso le seguenti azioni:
Per approfondire
Data di pubblicazione: 23 marzo 2021 , ultimo aggiornamento 23 marzo 2021