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Come la corretta alimentazione nella donna può aiutare la salute delle ossa

Icona luogoPadiglione Italia - Spazio donna
      Orario: 11.00-12.00

Icona calendario1 giugno 2015

immagine della donna di 70 anni tratta dalla campagna sulla corretta alimentazione

Prof. Meroni, Dip. Reumatologia Università di Milano. Esperto ONDA.

L’osteoporosi è una condizione comune che rende le ossa fragili e facili a fratture. Le donne sono a maggior rischio di osteoporosi dopo la menopausa come conseguenza dell’abbassamento dei livelli di estrogeni, che concorrono a mantenere la massa ossea. Il rischio di osteoporosi aumenta con l’età per una ridotta mobilizzazione e deficit nutrizionali. L’osteoporosi è solitamente asintomatica, può essere riconosciuta in seguito al riscontro di fratture.

La diagnosi si basa sulla storia clinica e sulla valutazione della densità del tessuto osso mediante Mineralometria Ossea Computerizzata. Fortunatamente è possibile prevenirla o trattarla quando già presente.

I trattamenti preventivi più importanti sono rappresentati dalla dieta, l’attività fisica e l’astensione dal fumo. Non esiste una dieta specifica o particolare per l’osteoporosi, ma i principali elementi per la formazione del tessuto osseo quali minerali essenziali, vitamine e proteine devono essere assunti in quantità adeguata. Un ruolo chiave è giocato dal calcio e della vitamina D, che insieme concorrono a mantenere un’appropriata massa e densità ossea. E’ consigliata l’assunzione di almeno 1000 mg di calcio al giorno, sia dagli alimenti naturali che dai supplementi ma non quantità superiori a 2000 mg/die onde evitare effetti collaterali. La principale fonte di calcio è rappresentata dal latte e latticini ed in parte anche da vegetali verdi. La vitamina D agisce in sinergia con il calcio, facilitandone l’assorbimento e l’utilizzo a livello del tessuto osseo ed essa stessa agisce direttamente sul tessuto con un’azione anti-osteoporotica. L’azione combinata di vitamina D e calcio diminuisce la perdita del tessuto osseo ed il rischio di fratture patologiche.  La vitamina D è principalmente prodotta dal nostro organismo dopo esposizione, anche non intensiva, ai raggi solari; tuttavia una parte importante è anche assunta con l’alimentazione. I principali alimenti ricchi di vitamina D sono pesce, uova e latticini.

 



Organizzazione e Info

Direzione generale della Comunicazione e dei Rapporti europei e internazionali - Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione

Referente evento: dott.ssa Denise Giacomini, Dirigente Medico, d.giacomini@sanita.it

Comunicazione:  dott. Massimo Aquili, m.aquili@sanita.it - dott. Paolo Casolari, p.casolari@sanita.it




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