
Sei in: Home > Sicurezza degli alimenti
Il sistema di sicurezza che rende sicuri i nostri 60 miliardi di pasti ogni anno è strutturato secondo un modello “one health”, dove la visione è unitaria, di una sola salute, che passa per quella degli animali e per quella dell’uomo. Esso è pianificato e controllato dai campi alla tavola sulla base di direttive e regolamenti dell'Unione Europea.
Centinaia di migliaia di aziende sono protagoniste della sicurezza degli alimenti, e devono adottare e rispettare le regole e le procedure, ed effettuare autocontrolli per evitare errori e incidenti.
I dati 2014 danno l’idea della solidità e capillarità del sistema per la sicurezza alimentare italiano; si ricorda che il dato del settore alimentare esso si affianca a quelli, non meno importanti, relativi al settore della sanità veterinaria e del benessere animale.
Le Aziende Sanitarie Locali (ASL), attraverso i competenti servizi veterinari e di igiene e sicurezza degli alimenti e nutrizione, hanno effettuato 171.327 ispezioni e 8.051 audit sugli stabilimenti per gli alimenti di origine animale (rilevando 16.946 non conformità, relative a condizioni strutturali ed attrezzature) e hanno controllato 287.823 unità operative di imprese alimentari (rilevando 50.720 irregolarità, soprattutto nell'ambito della ristorazione, seguito da produttori e confezionatori che vendono prevalentemente al dettaglio).
Le non conformità rilevate hanno riguardato, per lo più, l'igiene generale e del personale, le strutture e l’HACCP.
Sono stati analizzati dai laboratori ufficiali 110.757 campioni, dei quali 2.008 sono risultati non conformi.
Per le infrazioni riscontrare sono state adottate da parte delle ASL 66.628 provvedimenti amministrativi e comunicate all’Autorità giudiziaria 1.115 notizie di reato.
In attuazione del Piano Nazionale per la ricerca di Residui del 2014 sono stati analizzati 40.806 campioni, di cui 16.276 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti alla categoria A (pari al 39.9 % del totale delle analisi) e 24.530 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti alla categoria B (pari al 60.1 %).
Il controllo alle frontiere, altro caposaldo della catena della sicurezza alimentare, è svolto direttamente dagli uffici periferici del Ministero della Salute (PIF e USMAF), in coordinamento con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Mi preme ricordare quanto importante sul piano dei volumi e su quello dell’efficacia sia questa attività che il Ministero compie direttamente; complessivamente i nostri uffici hanno effettuato controlli documentale su oltre 200.000 partite, controlli fisici su oltre 25.000 spedizioni, oltre 7.000 e prelievi di campioni. abbiamo registrato 440 ”non ammissioni” di spedizioni sul territorio comunitario.
Il quadro dei controlli ufficiali si completa con l’attività mirata svolta sul territorio dai Carabinieri per la Tutela della Salute - NAS che nel 2014 hanno effettuato più di 38 mila ispezioni.
Leggi le pillole informative sulla sicurezza degli alimenti.
Scopri fatti e cifre nella sezione Il Ministero per la tua salute
Consulta il Piano nazionale Integrato e la relazione al Piano
I principi di base che ogni individuo dovrebbe conoscere in tutto il mondo per prevenire le malattie di origine alimentare. Li ha messi a punto l'Organizzazione Mondiale della Sanità anche con il contributo del Ministero della Salute italiano. Si tratta di semplici messaggi di salute globale sulla base di prove scientifiche per formare tutti coloro che devono manipolare alimenti, dai campi alla tavola, dunque da chi produce, trasforma e distribuisce alimenti ai consumatori.
News e Media
Temi e professioni