Sempre più spesso la ricetta elettronica o dematerializzata sostituisce la ricetta cartacea. Si tratta di una vera e propria ricetta virtuale identificata da un numero univoco (NRE).
La situazione di emergenza Covid ha dato particolare impulso alla dematerializzazione delle ricette mediche. Per assicurare la disponibilità di farmaci ai soggetti più fragili e, in generale, ridurre l’afflusso di pazienti negli studi medici, sono state messe in atto, infatti, più misure per la dematerializzazione delle prescrizioni e del promemoria cartaceo.
L’Ordinanza del capo della protezione civile del 19 marzo 2020 ha introdotto modalità alternative al promemoria cartaceo per limitare gli accessi presso gli studi dei medici del SSN.
Il decreto interministeriale del 25 marzo 2020 ha previsto l’estensione della ricetta dematerializzata ai farmaci con piano terapeutico AIFA, ai medicinali distribuiti per conto del Servizio Sanitario Nazionale e ha esteso le modalità elettroniche alternative al promemoria cartaceo oltre la fase emergenziale.
Il decreto del 30 dicembre 2020 ha esteso la dematerializzazione delle ricette mediche alla prescrizione di farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale, la cosiddetta “ricetta bianca”, e ha previsto modalità di rilascio del promemoria della ricetta elettronica attraverso ulteriori canali.
La dematerializzazione delle prescrizioni dei farmaci non a carico del Servizio sanitario nazionale, nell’ambito del sistema Tessera Sanitaria, sulla base di quanto previsto dall’art. 2 del Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministero della salute del 30 dicembre 2020, approvato dal Garante per la protezione dei dati personali, è diventata operativa il 31 gennaio 2022.
Con la firma della Circolare congiunta del Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero della salute del 3 marzo 2022, inoltre, vengono fornite le indicazioni applicative per gli operatori.
Il medico registra sul Sistema Tessera Sanitaria i dati del cittadino e della prescrizione. Al cittadino rilascia: il Numero di ricetta elettronica (NRE) e un promemoria cartaceo a garanzia dell’erogazione della prestazione anche in caso di indisponibilità dei sistemi informatici. Con il Decreto interministeriale del 25 marzo 2020, che ha esteso le modalità elettroniche alternative al promemoria cartaceo oltre la fase emergenziale, è stato avviato tuttavia un percorso per rendere la prescrizione completamente digitale.
L’ articolo 4, comma 6 del DECRETO-LEGGE 29 dicembre 2022, n. 198 recante "Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi", convertito con modificazioni dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14, prevede che “le modalità di utilizzo di strumenti alternativi al promemoria cartaceo della ricetta elettronica e di utilizzo presso le farmacie del promemoria della ricetta elettronica, disposte con gli articoli 2 e 3 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 884 del 31 marzo 2022, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 83 dell'8 aprile 2022, in attuazione dell'articolo 1 del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, sono prorogate sino al 31 dicembre 2024 e sono estese all'invio del numero di ricetta elettronica (NRE) a mezzo di posta elettronica".
La diffusione della ricetta dematerializzata è giunta a un livello di copertura molto elevato per l’ambito farmaceutico (inferiore risulta il livello di copertura per le prescrizioni ambulatoriali).
La situazione di emergenza Covid ha dato ulteriore impulso alla dematerializzazione delle ricette mediche, per assicurare la disponibilità di farmaci ai soggetti più fragili e, in generale, ridurre l’afflusso di pazienti negli studi medici (Ordinanza del capo della protezione civile del 19 marzo 2020).
Il decreto interministeriale del 25 marzo 2020 ha previsto l’estensione della ricetta dematerializzata ai farmaci con piano terapeutico AIFA e ai medicinali distribuiti per conto del Servizio Sanitario Nazionale.
Il potenziamento del processo di dematerializzazione è proseguito poi con il decreto del 30 dicembre 2020 del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero della salute, che ha esteso la dematerializzazione delle ricette mediche alla prescrizione di farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale e ha previsto modalità di rilascio del promemoria della ricetta elettronica attraverso ulteriori canali, sia a regime che nel corso della fase emergenziale da Covid-19.
Sono prescrivibili con ricetta dematerializzata, come chiarito dalla nota del 14 maggio 2020, anche i medicinali a base di sostanze stupefacenti e psicotrope incluse nelle sezioni B, C, D, E della tabella dei medicinali e i medicinali con forte attività analgesica, previsti dall'allegato III-bis, per il trattamento di pazienti affetti da dolore severo, contrassegnati nella sezione A della tabella dei medicinali con (**)
Alla nota Circolare del 14 maggio ha fatto seguito la nota 28 luglio 2020 contente ulteriori chiarimenti.
Restano le ricette per la prescrizione di medicinali compresi nella sezione A della tabella dei medicinali, con indicazioni diverse dalla terapia del dolore.
Presso il Ministero della salute è attivo un gruppo di lavoro che si sta occupando di dematerializzazione dei buoni destinati all'erogazione dei prodotti senza glutine per i malati di celiachia, buoni che saranno spendibili ovunque in Italia, anche al di fuori della propria Regione di residenza.
Un altro settore recentemente interessato dal processo di dematerializzazione delle prescrizioni cartacee è quello dei farmaci veterinari. In questo caso, non si rientra nell’ambito di iniziative nate per il controllo della spesa a carico del Servizio sanitario nazionale come quelle che hanno indirizzato il settore dedicato ai cittadini, ma di un ambito che riguarda esclusivamente la tutela della salute pubblica.
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Data di ultimo aggiornamento 22 agosto 2024