Le Infezioni sessualmente trasmesse (IST) costituiscono un gruppo di malattie infettive molto diffuso in tutto il mondo, che può essere causa di sintomi acuti, infezioni croniche e gravi complicanze a lungo termine per milioni di persone ogni anno, le cui cure assorbono ingenti risorse finanziarie. Un tempo note come “malattie veneree” e poi come “malattie sessualmente trasmesse”, sono state rinominate con il termine di IST allo scopo di enfatizzare la sempre maggiore proporzione di casi caratterizzati da una modesta manifestazione clinica (es. Papillomavirus umano, Candida albicans, HIV, Herpes simplex virus tipo 1 e tipo 2, Chlamydia trachomatis, Trichomonas vaginalis).
Gli agenti responsabili delle IST si trasmettono attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale, orale) per contatto con i liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, sangue, saliva). La trasmissione delle IST può anche avvenire:
Sono molto spesso asintomatiche, favoriscono l'acquisizione e la trasmissione dell'HIV; possono comportare gravi sequele e complicanze (in caso di mancata o errata diagnosi e terapia) come sterilità, gravidanza ectopica, parto pretermine, aborto, danni al feto e al neonato, tumori. Le donne sono più suscettibili, per la struttura anatomica dell’apparato genitale più complessa e favorevole all’insediamento dei patogeni.
Le IST batteriche si curano efficacemente con gli antimicrobici, mentre per alcune IST virali (herpes genitale e condilomi acuminati) sono disponibili terapie antivirali e un vaccino anti-HPV. Tenuto conto che le IST si associano a morbilità e mortalità rilevante a causa delle complicanze che possono provocare all’apparato riproduttivo femminile, risulta fondamentale una diagnosi precoce e un adeguato trattamento. Tuttavia, considerato il decorso spesso asintomatico o il quadro clinico aspecifico di molte IST, la strategia migliore è la prevenzione attraverso l’informazione e l’educazione a comportamenti sessuali responsabili.
L’incidenza delle IST nel mondo è in continuo aumento e la loro prevenzione rappresenta uno degli obiettivi prioritari di sanità pubblica. L’OMS stima che ogni anno un’adolescente su 20 presenti un’IST batterica e l'età in cui tali infezioni si acquisiscono diventa sempre più bassa.
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Data ultimo aggiornamento, 27 settembre 2017