Home / Argomenti - Patologie al femminile / Malattie cardiovascolari

Malattie cardiovascolari


immagine di un medico che controlla il battito cardiaco di una donna


Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di patologie cui fanno parte le malattie ischemiche del cuore, come l'infarto acuto del miocardio e l'angina pectoris, e le malattie cerebrovascolari, come l'ictus ischemico ed emorragico. Rappresentano le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità in Italia.
Le malattie cardiovascolari sono in gran parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di rischio non modificabili (età, sesso e familiarità), anche fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita (fumo, alcol, scorretta alimentazione, sedentarietà) spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa.
Ancora oggi è opinione diffusa che le malattie cardiovascolari riguardino soprattutto gli uomini e la grande maggioranza delle donne ha una percezione molto bassa dei pericoli causati da queste patologie.

Le malattie cardiovascolari si presentano nelle donne con un ritardo di almeno 10 anni rispetto agli uomini. Fino alla menopausa le donne sono aiutate dalla protezione ormonale; in seguito, le donne vengono colpite addirittura più degli uomini da eventi cardiovascolari, che spesso sono più gravi, anche se si manifestano con un quadro clinico meno evidente: molte volte, infatti, il dolore manca, è localizzato in altra sede o è confuso con quello derivato da altre patologie. Per questo, generalmente, le donne si recano in ospedale più tardi rispetto agli uomini.

Malattie cardiovascolari, prima causa di morte in Italia

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese. Secondo i dati ISTAT nel 2021 dette patologie hanno rappresentato il 30,8 per cento di tutti i decessi (27,7 per cento nei maschi e 33,7 per cento nelle femmine), con le malattie ischemiche del cuore che sono state responsabili dell’8,4 per cento di tutte le morti (9,3 per cento nei maschi e 7,5 per cento nelle femmine) e le malattie cerebrovascolari del 7,6 per cento (6,3 per cento nei maschi e 8,8 per cento nelle femmine).

Come ridurre il rischio

Le donne hanno un'aspettativa di vita maggiore, pertanto è bene che inizino a occuparsi della propria salute fin dall’infanzia. È importante, quindi, adottare stili di vita sani, come una corretta alimentazione e una regolare attività fisica.
Un limitato consumo di sale (meno di 5 gr al giorno) associato a una dieta ricca di frutta e verdura, legumi, di alimenti a basso contenuto di grassi animali, come pesce, pollame, con scarsa quantità di carni rosse e insaccati, dolci e bevande zuccherine, contribuisce a ridurre la pressione arteriosa a mantenere livelli di colesterolemia ottimali.
Mantenere uno stile di vita sano e praticare una regolare attività fisica (fare sport e qualsiasi attività che richieda movimento, camminare a passo svelto per almeno 30 minuti al giorno, salire le scale, ballare), non fumare ed evitare/limitare il consumo di alcol contribuiscono a ridurre il rischio.

Inoltre, per riconoscere precocemente e tenere sotto controllo eventuali fattori che aumentano notevolmente il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari, quali ipertensione arteriosa, dislipidemie e diabete mellito, è molto importante controllare ogni tanto con l’aiuto del medico curante:

  • la pressione arteriosa;
  • la frequenza e il ritmo del battito cardiaco;
  • alcuni esami del sangue, quali glicemia, colesterolemia e trigliceridemia.

I controlli di questi parametri diventano ancora più importanti dopo i 40 anni e nel periodo peri e postmenopausale.

 

Per approfondire



Data ultimo aggiornamento, 9 aprile 2024



Condividi

Argomenti - Patologie al femminile

Tag associati a questa pagina

Argomenti correlati


Argomenti

.