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Vai alla pagina Atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatari distintamente per ogni procedura

Ufficio: DG Ricerca scientifica e tecnologica

Data di pubblicazione: 29 maggio 2009

Data di scadenza: 20 luglio 2009

(art.12 e 12 bis del D.Lgs. 502/92, come modificato ed integrato dal Decreto Legislativo n.229/99; DL n. 269 del 30/9/2003 convertito in legge, legge 24/11/2003 n. 236 Art. 48, DM 17/12/2004, art.1, comma 2, lettera a))


4 agosto 2010

SOGGETTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO

I finanziamenti per i progetti di ricerca sono destinati ai Destinatari Istituzionali (D.I.) del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, ex comma 6 dell’art. 12/bis del D.Lgs. 502/92 come modificato ed integrato dal D.Lgs. 229/99, d'ora in poi denominati Destinatari Istituzionali (DI), ovvero: Regioni e Province Autonome, Istituto Superiore di Sanità, Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico pubblici e privati, Istituti Zooprofilattici Sperimentali.

Limitatamente per i progetti di ricerca dell’area B sono ammessi al finanziamento i soggetti afferenti a strutture o istituzioni pubbliche o private non profit indicate, in particolare sia per il citato DL n. 269 del 30/9/2003 convertito in legge, legge 24/11/2003 n. 236 Art. 48 comma 19 lettera b) e l’art.1, comma 2, lettera a) del DM 17/12/2004, “Prescrizioni e condizioni di carattere generale, relative all’esecuzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali, con particolare riferimento a quelle ai fini del miglioramento della pratica clinica, quale parte integrante dell’assistenza sanitaria”. Specificamente rispetto ai “destinatari istituzionali” attualmente indicati, possono concorrere senza alcuna restrizione tutte le istituzioni pubbliche (incluse le università) e le associazioni/fondazioni/società scientifiche (incluse le associazioni di pazienti) non a fini di lucro.


AREE TEMATICHE

AREA A
  1. Modelli di studio, inclusi quelli basati su cellule e/o animali, anche basati sull’analisi molecolare, biochimica e strumentale, per la prevenzione (primaria, secondaria, terziaria) di malattie rare.
  2. Caratterizzazione di entità nosologiche e condizioni morbose senza diagnosi certa (dal sospetto diagnostico, alla caratterizzazione fenotipica e management clinico).
  3. Sviluppo di nuovi approcci (molecolari, biochimici, strumentali, incluso RM e PET, ecc.) diagnostici e prognostici.
  4. Modelli sperimentali, incluso modelli cellulari ed animali (topo etc.) geneticamente modificati, per lo sviluppo di nuove terapie (fase pre-clinica) e per la valutazione della loro sicurezza ed efficacia, anche con riguardo a terapie innovative di tipo genico e cellulare.

AREA B
  1. Valutazione del profilo rischio/beneficio delle terapie farmacologiche e non farmacologiche mirate al trattamento delle malattie rare.
    Per quanto riguarda i trattamenti farmacologici si fa riferimento a farmaci in commercio (utilizzati sia all’interno dell’indicazione approvata che off-label) o non in commercio (per esempio farmaci con “designazione” di farmaco orfano dall’EMEA). Per quanto riguarda le terapie non farmacologiche, si fa riferimento a presidi non invasivi (ad esempio, dieta e/o attività fisica) e invasivi (procedure interventistiche, impianto di device, chirurgia), che possano cambiare la storia naturale della malattia (qualità/quantità).
  2. Studi su popolazioni di pazienti non responder alle terapie standard identificati sulla base di biomarcatori, diagnosi molecolare e medicina di laboratorio. Possono concorrere all’area B i Destinatari istituzionali (DL n. 269 del 30/9/2003 convertito in legge 24/11/2003 n. 236 Art. 48 istitutivo dell’Agenzia DM 17/12/2004, art.1, comma 2, lettera a.

 AREA C
  1. Ricerche in ambito epidemiologico, con particolare riferimento a studi su incidenza, prevalenza, fattori di rischio, nonché studi su organizzazione di percorsi diagnostico-assistenziali condivisi.
  2. Validazione ed ottimizzazione di modelli per la valutazione della qualità della vita dei cittadini affetti da malattie rare, anche in relazione alla qualità dei servizi erogati.

MODALITÀ E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

Ogni ricercatore potrà presentare e partecipare ad un solo progetto in relazione al presente bando. Egli dovrà dimostrare di possedere esperienza documentabile nel settore e un’adeguata produzione scientifica. La presentazione di un progetto da parte di più ricercatori dovrà essere motivata scientificamente e non garantirà, in caso di approvazione, un finanziamento superiore a quello che si sarebbe ottenuto con progetti singoli. Inoltre, la presenza di una parte scientificamente debole potrà compromettere l’approvazione dell’intero progetto.

I Progetti, utilizzando la modulistica allegata al Bando, dovranno essere redatti in lingua inglese.


PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

I Progetti devono essere trasmessi dai Destinatari Istituzionali titolari del Progetto entro le ore 20.00 del giorno 20 luglio 2009.
La documentazione deve essere inoltrata per via telematica attraverso la sezione Ricerca sanitaria del sito web del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.

La documentazione dovrà, inoltre, essere spedita entro la data di scadenza in due copie cartacee (e su supporto informatico) a:

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Direzione Generale della Ricerca Scientifica e Tecnologica ex Ministero Salute
Commissione Nazionale per la Ricerca Sanitaria
Via Giorgio Ribotta 5
00144 ROMA

Il plico, recapitato anche a mano, dovrà recare, oltre l’indicazione del destinatario, la seguente dicitura: BANDO MALATTIE RARE 2008.
Ai fini dell’accettazione, farà fede la data di spedizione comprovata dal timbro a data dell’ufficio postale accettante.

Le istruzioni da seguire per le modalità di presentazione sono riportate nel Bando.
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Data di pubblicazione: 29 maggio 2009, ultimo aggiornamento