Test multigenici prognostici in oncologia: raccomandazioni per l’utilizzo nel SSN



Nelle Raccomandazioni sono riportati i principi rispetto all’introduzione dei TMP nei LEA nonché i criteri per le condizioni di erogabilità, l’appropriatezza prescrittiva e la sicurezza delle analisi genomiche, includendo la non rimborsabilità in assenza dei requisiti citati

A cura di Consiglio Superiore di Sanità - Sezione I

Anno 2020

Abstract

Il trattamento dei carcinomi della mammella è definito da protocolli clinico-terapeutici modulati da diversi fattori prognostico e predittivi. I “Test Multigenici Prognostici” (TMP) oncologici, che utilizzano tecnologie e strategie innovative, valutano l’aggressività biologica del tumore in modo indipendente dagli altri test standard e consentono la valutazione dell’impatto prognostico, che può essere successivo all’escissione chirurgica e precedere la terapia adiuvante.Sono disponibili studi preliminari sull’utilizzo dei TMP anche nei carcinomi della prostata e del colon ed in ambito emato-oncologico.

I TMP non sono inseriti tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ma vi sono tumori la cui evoluzione non è esaurientemente definibile con le tecniche di routine (ad es. l’esame istologico e gli esami di immunoistochimica), mentre i TMP appaiono indispensabili nella definizione del protocollo terapeutico più indicato in alcuni sottotipi di carcinoma della mammella. Pertanto, il costo dei TMP può essere bilanciato da un migliore inquadramento diagnostico e, di conseguenza, da terapie più appropriate e mirate.

Il  documento descrive i principi per l’introduzione dei TMP nei LEA, nonché i criteri per le condizioni di erogabilità, l’appropriatezza prescrittiva e la sicurezza delle analisi genomiche, inclusa la non rimborsabilità in assenza dei citati requisiti.

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Data di pubblicazione: 10 novembre 2020

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