Data di ultimo aggiornamento 2 gennaio 2025
La Classificazione Nazionale dei Dispositivi medici (CND) è la classificazione italiana che dal 2007 raggruppa i dispositivi medici in categorie omogenee di prodotti destinati a effettuare un intervento diagnostico e/o terapeutico simile. Appositamente revisionata e ridenominata European Medical Device Nomenclature (EMDN) è utilizzata nella Unione europea dai fabbricanti per registrare i dispositivi medici nella banca dati europea EUDAMED.
Il Gruppo di coordinamento Medical Device Coordination Group (MDCG) della Commissione europea ha deciso, nella riunione del 14 febbraio 2019, di adottare la CND come nomenclatore per la banca dati europea EUDAMED, grazie alle peculiarità di struttura, finalità, fruibilità e metodologia di aggiornamento. La CND ha, dunque, rappresentato la base per la definizione della European Medical Device Nomenclature (EMDN) prevista dai Regolamenti (UE) 2017/745 (art. 26) e 2017/746 (art. 23).
L'impostazione della CND
La CND raggruppa i prodotti (o i dispositivi) in modo omogeneo, in tal modo rende possibile il confronto tra prodotti appartenenti allo stesso segmento di classificazione anche dal punto di vista economico. Consente, inoltre, di monitorare in maniera più efficace il consumo e l’utilizzo dei dispositivi, contribuendo anche a una valutazione dei dati nell’ambito della vigilanza.
Per l'impostazione complessiva della Classificazione consulta il testo Introduzione alla Classificazione Nazionale dei Dispositivi medici, approvato con il Decreto del 22 settembre 2005 insieme alla Classificazione.
Sono esclusi dalla classificazione, perché non ricompresi nella normativa:
Al fine di consolidare l’uso del Repertorio e della Classificazione Nazionale Dispositivi medici nonché facilitare l'assegnazione da parte degli utenti della corretta codifica ai propri prodotti, sono stati messi a disposizione degli utenti due strumenti di supporto esplicativi per l’individuazione delle tipologie terminali della CND: