In base al Codice della strada, è vietata qualsiasi azione che implichi l'utilizzo fisico del telefono quando il veicolo è in marcia: dalla telefonata all’invio di sms, dalla chat whatsApp all’impiego delle mappe per orientarsi con la strada, dalla consultazione della rubrica telefonica o della lista degli appuntamenti fino al semplice rifiuto di una chiamata.
È anche vietato utilizzare il cellulare in viva voce tenendolo anche con una sola delle due mani, mentre nel caso di utilizzo degli auricolari, un orecchio deve sempre rimanere libero e connesso ai rumori del traffico circostante.
In estrema sintesi:
L'utilizzo del telefono durante la marcia è consentito solo a condizioni ben precise, come ad esempio se connesso al bluetooth dell’auto oppure se si tratta di un telefono a comandi vocali.
Ad oggi chi viene colto alla guida con il cellulare incorre in una sanzione pecuniaria ed una decurtazione di punti dalla patente, e rischia la sospensione della patente nel caso ripeta la stessa infrazione nell’arco di due anni.
Chiamare con il cellulare, scrivere su WhatsApp, twittare, postare su Facebook e Instagram, sono azioni che fanno ormai parte della nostra vita di tutti giorni, soprattutto dei giovani. Ma è possibile fare un buon uso del cellulare per fruire dei vantaggi e ridurre al minimo i rischi?
La soluzione in tal senso non è di tipo tecnologico, ma comportamentale.
Prima di mettersi alla guida (in auto, ma anche in motorino o in bicicletta) è opportuno mettere il cellulare in modalità silenziosa e, per evitare distrazioni, collocarlo fuori dalla propria portata.
Non esiste una definizione comune del termine "distrazione", generalmente si conviene che il guidatore è distratto quando la sua attenzione è focalizzata su qualcosa di diverso della guida.
Lo smartphone rappresenta una molteplice fonte di distrazione per chi lo sta utilizzando, in quanto comporta distrazioni di tipo visivo, uditivo, biomeccanico (regolazioni degli apparecchi di bordo) e cognitivo (sovrappensiero). Poiché guidare è prima di tutto un’attività che coinvolge le capacità visive, le distrazioni visive sono tra quelle più pericolose.
Studi sugli effetti dell’utilizzo del cellulare durante la guida hanno prodotto dati significativi:
Non solo al volante: lo smartphone è pericoloso anche mentre si va in bicicletta oppure si cammina per strada.
La testa china sul telefono, nelle aree urbane, è causa di tanti incidenti.
Uno studio del 2016 su un campione di oltre 10mila cittadini europei, ha evidenziato che la maggior parte degli utilizzatori di smartphone, in particolare i ragazzi tra i 18 e i 24 anni (fascia d’età in cui gli incidenti sono la prima causa di mortalità), non ne interrompe l’utilizzo quando deve attraversare la strada.
Le cattive abitudini più frequenti sono:
Tra il 2007 e il 2016 hanno perso la vita, sulle strade europee, 62.648 pedoni. I pedoni continuano a telefonare, inviare messaggi e guardare video anche mentre attraversano la strada, perfino al di fuori dalle strisce pedonali ed in prossimità di incroci privi di semafori.
Gli incidenti stradali imputabili alla distrazione che tra le concause includono l'uso improprio del cellulare alla guida sono in crescita continua.
Le cause principali degli incidenti più gravi sulle strade italiane sono:
In base ai dati Istat, in Italia nel 2017 il numero di incidenti imputabili alla guida distratta è stato di quasi 36 mila casi (35.761), pari al 16,0% degli incidenti stradali.
Una stima analoga, frutto di una indagine svolta nel 2015 dalla Commissione Europea (Study on good practices for reducing road safety risks caused by road user distractions), ha stabilito come una inadeguata attenzione sia la causa del 10-30% di incidenti all’interno dell’Unione Europea. Uno dei principali fattori di distrazione è certamente uno scorretto impiego del telefono cellulare (smartphone ed altri device portatili) mentre si è alla guida.
È fondamentale capire che non è possibile fare due cose contemporaneamente quando una di queste è guidare.
In materia di educazione stradale, come previsto dall’art. 230 del Codice della Strada, per l’assunzione di comportamenti corretti e responsabili da parte dei giovani, è di particolare importanza l’attività che il MIUR svolge in collaborazione con gli altri Ministeri coinvolti e direttamente con le forze dell’ordine, specialmente Polizia Stradale e Carabinieri, con l’ACI, l’Associazione Ciclisti Italiani, l’Unione Motociclisti e la Fondazione ANIA, attraverso il tavolo di lavoro ministeriale.
Grazie a questa attività, sono stati inseriti nei contenuti dei piani e programmi di educazione stradale, gli insegnamenti teorici e pratici del corretto uso dei "digital device", tra cui gli smartphone, per indicare agli studenti, secondo modalità diversificate e mirate alle diverse classi di età, come muoversi in sicurezza, sia a piedi sia quando si è alla guida dei veicoli (biciclette, motorini, moto ed autoveicoli).
Tali proposte formative sono veicolate alle scuole ed agli studenti negli ultimi due anni anche attraverso il portale dedicato realizzato dal MIUR www.edustrada.it.
Per l’adeguamento dei comportamento degli adulti al corretto uso delle tecnologie per muoversi in sicurezza, di particolare rilievo è il ruolo di coordinamento e propulsore svolto dal MIT nell’ambito non solo dell’adeguamento dei programmi ministeriali predisposti per il conseguimento delle licenze di guida, ma anche per la formazione permanente delle persone adulte e degli over 65.
Con l’ausilio dei partner istituzionali, dell’ANCI, di alcuni Enti territoriali (Regione Piemonte e Regione Campania) e delle associazioni sindacali più rappresentative, il MIT ha già da alcuni anni istituito un Tavolo di lavoro per realizzare il progetto over 65 per informare le persone adulte, soprattutto quelle che hanno meno opportunità di aggiornamento perché ormai fuori dai circuiti produttivi tradizionali, sui rischi e sulla pericolosità dell’uso improprio degli smartphone e sui comportamenti corretti da adottare per una mobilità sicura.
Le iniziative di sensibilizzazione come la Campagna ACI Molla Sto Telefono, proseguono e recentemente l'Anas, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato, ha creato Guida e basta un sito e una app per sensibilizzare gli utenti della strada a essere prudenti e concentrati mentre si è al volante. L'applicazione consente di impostare il proprio cellulare sulla modalità di guida, con la possibilità di inoltrare a un gruppo di contatti preferiti un messaggio per comunicare loro che ci si sta per mettere in viaggio e che per tutta la durata di tempo selezionata non sarà possibile rispondere al telefono.
L’applicazione consente inoltre di inviare la propria posizione geografica in modo da tenere aggiornati i contatti preferiti sull’andamento del viaggio.
Data di ultimo aggiornamento 19 luglio 2019