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Antibiotico-resistenza e ambiente


sfera rappresentante il mondo sull'erba


La resistenza antibiotica e il cambiamento climatico

La resistenza antibiotica e il cambiamento climatico sono fenomeni interconnessi e si influenzano reciprocamente. Le temperature più elevate possono favorire la proliferazione di batteri e accelerare il trasferimento di geni di resistenza tra di essi.
Alcune ricerche hanno dimostrato che i ceppi batterici resistenti agli antibiotici tendono a sopravvivere meglio e a diffondersi più rapidamente in climi più caldi.
Inoltre, il particolato atmosferico può trasportare geni di resistenza agli antibiotici e batteri resistenti.

Eventi climatici estremi come tempeste di polvere e incendi boschivi aumentano la diffusione di queste particelle, potenzialmente esponendo più persone a patogeni resistenti.

L'aumento delle temperature e la variabilità climatica possono influenzare la qualità dell'acqua e la gestione delle risorse idriche, aumentando l'accumulo di antibiotici e di agenti patogeni resistenti nelle acque reflue. Il deflusso agricolo, che spesso contiene antibiotici usati negli allevamenti, può aggravare questo problema, specialmente durante eventi climatici estremi come alluvioni. Il cambiamento climatico può alterare gli ecosistemi, favorendo i microrganismi resistenti.

La perdita di biodiversità microbica, dovuta all’inquinamento e alle alterazioni ambientali facilita la sopravvivenza e la diffusione dei batteri resistenti. Queste interazioni sottolineano la necessità di affrontare insieme la lotta al cambiamento climatico e alla resistenza antimicrobica in ottica One-Health.

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L'inquinamento atmosferico contribuisce alla diffusione dell'antibiotico-resistenza

L'inquinamento atmosferico può favorire la diffusione della resistenza antibiotica in diversi modi. Le particelle inquinanti nell'aria, come il particolato fine PM2.5 e PM10, spesso trasportano microrganismi resistenti agli antibiotici insieme ai geni di resistenza.
Questi microrganismi possono diffondersi attraverso l'aria, aumentando il rischio di esposizione per la popolazione. Inoltre, il particolato può contenere residui di antibiotici e metalli pesanti che, se inalati o assorbiti, creano condizioni favorevoli per la selezione e la diffusione di batteri resistenti.

L'esposizione prolungata a questi inquinanti può anche indebolire il sistema immunitario, rendendo le persone più vulnerabili a infezioni da batteri resistenti. La riduzione dell'inquinamento atmosferico potrebbe quindi non solo migliorare la salute respiratoria generale, ma anche contribuire a ridurre la trasmissione di batteri resistenti, diminuendo il rischio di infezioni difficili da trattare e migliorando l'efficacia degli antibiotici.

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Data di ultimo aggiornamento 25 novembre 2024



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