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La prevenzione nel bambino (0-11 anni) e nell’adolescente (12-18 anni)


Ictus: fattori di rischio e prevenzione nel bambino (0-11 anni) e nell’adolescente (12-18 anni)


La prevenzione nel bambino (0-11 anni) e nell’adolescente (12-18 anni)

Lo sapevi che…

Il Registro Italiano Trombosi Infantili (R.I.T.I.) dal 2007 al 2012 ha registrato, tra i bambini e i ragazzi fino a 18 anni, 79 casi (49 maschi e 30 femmine) di ictus cerebrale ischemico in soggetti di età media di 4,5 anni, e 91 casi (65 maschi e 26 femmine) di trombosi dei seni venosi cerebrali in soggetti con un’età media pari a 7,1 anni. Tra il 2013 e il 2018 l’ISTAT ha segnalato dai 16 ai 32 decessi l’anno in Italia per malattie cerebrovascolari nelle fasce di età fino ai 19 anni (complessivamente 159 decessi dal 2013 al 2018, con una media di circa 27 decessi l’anno). Gli ictus in età evolutiva sono dovuti principalmente ad anomalie/malattie dei vasi sanguigni, malattie congenite o acquisite del cuore, anomalie della coagulazione del sangue, anemia falciforme, infezioni, malattie autoimmuni, leucemie e altri tumori; una buona parte di essi si verifica nel periodo perinatale e nei bambini più piccoli la diagnosi viene fatta spesso tardivamente.

L’ictus è, dunque, un evento piuttosto raro nella fascia di età 0-18 anni; tuttavia, è necessario sottolineare che l’adozione fin dalla più tenera età di sani stili di vita, a partire da quelli alimentari e di attività fisica, influisce positivamente sullo stato di salute dell’intera esistenza di un individuo e rappresenta l’azione di prevenzione più efficace delle malattie cerebrovascolari, la cui prevalenza aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età ed è fortemente condizionata da fattori di rischio comportamentali e dalla loro persistenza nel tempo.

Un fattore di rischio determinante è rappresentato dall’eccesso di peso corporeo (sovrappeso e obesità), condizione attualmente largamente diffusa in età pediatrica. L’obesità infantile è fortemente associata allo sviluppo di condizioni cliniche come l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie, gli stati disglicemici e il diabete mellito tipo 2 e rappresenta, altresì, un fattore predittivo di obesità e aterosclerosi nell’età adulta.

Per quanto riguarda il neonato occorre segnalare che l’elevato peso alla nascita e il sovrappeso/obesità materna prima della gravidanza aumentano la possibilità di sviluppare obesità nei primi 5 anni di vita.

Quali sono i principali fattori di rischio nel bambino (0-11 anni) e nell'adolescente (12-18 anni)?

  • Esposizione al fumo passivo
  • Inadeguati livelli di attività fisica: insufficiente pratica di giochi di movimento e di attività fisica strutturata; aumento della sedentarietà da uso scorretto delle tecnologie, con eccessivo utilizzo di dispositivi elettronici (personal computer, smartphone, tablet) ed eccessiva video-esposizione (inclusa la televisione).
  • Scorretta alimentazione: saltare la prima colazione oppure consumare una colazione inadeguata; consumare merende troppo abbondanti; consumare frequentemente bevande zuccherate o gassate; seguire un’alimentazione ricca di grassi saturi e/o di sale e/o povera di verdure, frutta e pesce e/o caratterizzata da un apporto calorico inadeguato rispetto al fabbisogno energetico.
  • Sovrappeso e obesità: sono favorite dalla scorretta alimentazione, con un eccessivo apporto calorico, e dall’inadeguato livello di attività fisica, ma anche dalla riduzione quantitativa delle ore di riposo notturno. La condizione di obesità può favorire l’insorgenza di altre condizioni a rischio quali:
  • ipertensione arteriosa e ipertrofia ventricolare;
  • incremento di tessuto adiposo viscerale, che può favorire l’insulino-resistenza epatica e predisporre al diabete mellito di tipo 2;
  • dislipidemie (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ecc.);
  • disturbi respiratori del sonno, quali la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS).
  • Disturbi del sonno: insonnia, parasonnie, disturbi del ritmo circadiano, disturbi respiratori del sonno (ipertrofia adeno-tonsillare, OSAS), disturbi del movimento legati al sonno, ipersonnie.
  • Vasculopatie.
  • Cardiopatie congenite.
  • Anomalie della coagulazione del sangue.
  • Infezioni.
  • Malattie autoimmuni.
  • Tumori.
  • Consumo di alcol da parte della mamma durante l’allattamento.

Nell’adolescente possono aggiungersi ulteriori fattori di rischio quali:

  • tabagismo;
  • consumo di alcol;
  • assunzione di droghe.

Consigli utili per i genitori

Non fumare ed evita l’esposizione di tuo figlio al fumo passivo.

Evita il consumo di alcol durante l’allattamento: il consumo di bevande alcoliche può determinare effetti negativi sulla salute del neonato dovuti al passaggio di alcol attraverso il latte materno.

Favorisci una sana alimentazione di tuo figlio e della famiglia.

  • Allatta tuo figlio esclusivamente al seno fino almeno al compimento del sesto mese di vita, ove possibile.
  • Evita lo svezzamento anticipato, in quanto l’introduzione di cibi solidi prima dei 4 mesi di vita in quanto può favorire l’eccessivo aumento ponderale in età pediatrica.
  • Nelle epoche successive favorisci un’alimentazione adeguata e bilanciata di tuo figlio e dell’intera famiglia, avendo come riferimento la dieta mediterranea e ricordandoti dell’importanza di:
  • assumere regolarmente 5 pasti al giorno (tre pasti principali - colazione, pranzo e cena - e due merende), evitando i fuori pasto;
  • evitare il consumo di alimenti fortemente calorici e poveri di nutrienti (es. bevande zuccherate, bevande energetiche, succhi di frutta, alimenti fast food, snack ad alta densità energetica);
  • consumare fino a 3-5 porzioni al giorno di frutta, verdura e cereali ricchi in fibra;
  • fare attenzione a non eccedere con le porzioni in modo da controllare l’apporto calorico;
  • ridurre il consumo eccessivo di sale, evitando, tra l’altro, l’aggiunta di sale nelle pappe dei bambini, almeno per il primo anno di vita.

Promuovi la pratica regolare di un’adeguata attività fisica di tuo figlio.

In età evolutiva è fondamentale praticare regolarmente un’adeguata attività fisica. Il tipo di attività fisica e il tempo da dedicarvi varia in funzione dell’età, in particolare:

  • a 2-3 anni è sufficiente proporre attività ludiche in movimento (camminare a piedi, andare sul triciclo o in bicicletta, giocare all’aperto);
  • a 5-6 anni incoraggia attività non strutturate da eseguire ogni giorno (per es. andare a scuola in bicicletta o a piedi, passeggiare, salire le scale a piedi) e/o attività motorie organizzate (preferibilmente sotto forma di sport) a cadenza tri-settimanale, con attività all’aperto almeno una volta a settimana. Ricorda che è preferibile far praticare uno sport adeguato alle capacità e alle preferenze del bambino, che stimoli prevalentemente la componente aerobica, ma anche la resistenza muscolare e la flessibilità, senza forzarlo in attività a lui non congeniali o poco gradite;
  • per gli adolescenti suggerisci 20-60 minuti (durata ottimale 60 minuti) di attività fisica moderata-vigorosa giornaliera.

Guarda anche lo specifico box.

Favorisci un uso appropriato di smartphone e tablet da parte di tuo figlio, anche per contrastare la sedentarietà.

  • Evita a tuo figlio l’uso di smartphone e tablet:
    • se ha meno di 2 anni di età;
    • durante i pasti;
    • un’ora prima di andare a dormire;
    • come intrattenimento per mantenerlo calmo in luoghi pubblici.
  • Evita a tuo figlio la visione di video con contenuti distraenti o violenti o limita la sua esposizione:
    • a meno di 1 ora al giorno se ha tra i 2 e i 5 anni di età;
    • a meno di 2 ore al giorno se ha tra i 5 e gli 8 anni di età.
  • Scegli per tuo figlio video o programmi di alta qualità e di guardali insieme a lui o comunque dopo aver verificato che il contenuto dei programmi sia adatto per l’età del bambino.
  • Ricorda che anche l’esempio dei genitori nell’uso di dispositivi elettronici è importante nella formazione dei comportamenti e delle abitudini di tuo figlio.

Proteggi la durata e la qualità del sonno di tuo figlio.

Una corretta igiene del sonno è fondamentale per la salute di tuo figlio. Ricorda che il tempo che dovrebbe essere dedicato al sonno varia in funzione dell’età e che è raccomandato:

  • dai 4 ai 12 mesi di dormire dalle 12 alle 16 ore (sonnellini inclusi);
  • tra 1 e 2 anni di dormire dalle 11 alle 14 ore (sonnellini inclusi);
  • tra i 3 e i 5anni di dormire dalle 10 alle 13 ore (sonnellini inclusi);
  • tra i 6 e i 12 anni di dormire dalle 9 alle 12 ore.

É importante identificare precocemente l’eventuale presenza di disturbi del sonno, quali insonnia, parasonnie, disturbi del ritmo circadiano, disturbi respiratori del sonno (ipertrofia adeno-tonsillare, OSAS), disturbi del movimento legati al sonno, ipersonnie. In particolare la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) ha una prevalenza di circa il 2-3% nella popolazione generale, ma nei bambini obesi tale valore può andare dal 13 al 59%.

Controlla la crescita e il peso di tuo figlio e presta attenzione all’eventuale sovrappeso/obesità con l’aiuto del medico/pediatra curante.

La prevenzione dell’obesità in età pediatrica favorisce la prevenzione e il controllo dell’obesità anche in età adulta e si basa sul contrasto alla sedentarietà, sulla promozione di una vita attiva e di una alimentazione sana ed equilibrata, nonché sulla protezione della durata e della qualità del sonno. Ricorda che le modifiche delle scorrette abitudini alimentari e dello stile di vita dei bambini/ragazzi hanno maggiore impatto ed efficacia se proposti in particolare tra i 5 e i 12 anni.

Segui le indicazioni del pediatra e vaccina tuo figlio.

Le vaccinazioni riducono il rischio di ictus post-infettivo, che può essere favorito in particolare dalla varicella.


Consigli utili per gli adolescenti

  • Non iniziare a fumare o a consumare altri prodotti del tabacco: iniziare a fumare è facile, smettere è più difficile. Non fumare garantisce una vita più lunga e in migliori condizioni di salute.
  • Evita l’esposizione al fumo passivo.
  • Pratica regolarmente un’attività fisica adeguata, tenendo presente quanto riportato nello specifico box.
  • Evita il consumo di alcol: nell’età evolutiva il corpo ha una ridotta capacità di metabolizzare l’alcol, che interferisce con la crescita, lo stato nutrizionale e lo sviluppo della personalità.
  • Segui una corretta alimentazione, varia ed equilibrata, ricordandoti dell’importanza di:
  • assumere regolarmente 5 pasti al giorno (tre pasti principali - colazione, pranzo e cena - e due merende), evitando i fuori pasto;
  • evitare il consumo di alimenti fortemente calorici e poveri di nutrienti (es. bevande zuccherate, bevande energetiche, succhi di frutta, alimenti fast food, snack ad alta densità energetica);
  • consumare fino a 3-5 porzioni al giorno di frutta, verdura e cereali ricchi in fibra;
  • fare attenzione a non eccedere con le porzioni in modo da controllare l’apporto calorico;
  • ridurre il consumo eccessivo di sale;
  • non consumare caffè.
  • Mantieni o persegui un peso corporeo ottimale.
  • Evita l’assunzione di droghe.

Attenzione a…

  • Controllare con regolarità l’accrescimento (peso corporeo e altezza) il peso corporeo e lo sviluppo del bambino/adolescente.
  • Identificare precocemente i bambini a rischio di ictus (ad esempio quelli affetti da anemia falciforme o da difetti/anomalie della coagulazione del sangue come l’emofilia).

Da non dimenticare

  • I comportamenti non salutari, fattori di rischio per l’ictus, si instaurano spesso già durante l’infanzia e l’adolescenza ed è, quindi, fondamentale prevenirli e/o correggerli precocemente.
  • La definizione clinica di sovrappeso/obesità si basa nel bambino fino a 24 mesi sull’uso dei percentili del rapporto peso/lunghezza mediante le curve di riferimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) 2006, mentre dopo i 24 mesi è imperniata sull’uso dei percentili dell’Indice di massa corporea (IMC o body mass index, BMI), mediante le curve di riferimento OMS 2006 fino a 5 anni e dell’OMS 2007 nelle età successive.
  • In caso di sovrappeso/obesità è importante:
  • ridurre la massa grassa e mantenere la massa muscolare;
  • tenere conto della salute psicologica del bambino/adolescente, in termini di autostima, attitudini corrette verso il cibo e il proprio corpo, con miglioramento della qualità di vita;
  • controllare, con l’aiuto del medico/pediatra curante, la pressione arteriosa a partire dai 3 anni e i valori della glicemia a partire dall’età di 6 anni;
  • controllare, con l’aiuto del medico/pediatra curante, i valori dei lipidi nel sangue (colesterolemia, HDL-C e trigliceridi) nei bambini/adolescenti con obesità a partire dall’età di 6 anni.



Benefici dell’attività fisica e suggerimenti per la pratica nella fascia di età 5-17 anni

(riferimento: “WHO Guidelines on physical activity and sedentary behaviour”)

  • Tra i 5 e i 17 anni di età sono raccomandati una media di almeno 60 minuti di attività fisica al giorno, principalmente aerobica, di intensità moderata-vigorosa ed esercizi di rafforzamento dell’apparato muscolo-scheletrico almeno 3 volte a settimana. Quantità di attività fisica superiore a 60 minuti forniscono ulteriori benefici per la salute.
  • Per attività fisica di moderata intensità si intende quella che induce un modesto aumento della frequenza cardiaca e della respirazione e che consente solitamente di poter parlare agevolmente ma non di cantare.
  • Per attività fisica di intensità vigorosa si intende quella che induce un sostanziale incremento della frequenza cardiaca e della respirazione; a tale intensità normalmente diventa più difficoltoso conversare, tanto da non riuscire a pronunciare che poche parole prima di riprendere fiato.
  • L’attività fisica nei bambini e negli adolescenti dovrebbe essere di tipo prevalentemente aerobico e comprende il gioco, l’esercizio fisico strutturato e lo sport. É importante assecondare la tendenza di bambini e ragazzi a muoversi attraverso giochi di movimento e “pause attive”.
  • L’attività fisica promuove la concentrazione, la crescita e lo sviluppo sano di un bambino, previene le malattie e l’aumento di peso non salutare.
  • L’attività fisica praticata durante l’infanzia ha effetti benefici anche sull’età adulta, contribuendo alla riduzione del rischio di malattie del cuore e ictus.



Criteri diagnostici del sovrappeso e dell’obesità in età evolutiva
(tratti dalla Consensus nazionale su diagnosi, trattamento e prevenzione dell’obesità del bambino e dell'adolescente - edizione 2017 - realizzata dalla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica – SIEDP - in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria - SIP)


0-2 anni 2-5 anni 5-18 anni
Indicatore Rapporto peso/lunghezza BMI BMI
Sistema di riferimento OMS 2006 OMS 2006 OMS 2007
>85° percentile Rischio sovrappeso Rischio sovrappeso Sovrappeso
>97° percentile Sovrappeso Sovrappeso Obesità
>99° percentile Obesità Obesità Obesità grave


Per saperne di più:




Data di pubblicazione: 19 maggio 2022 , ultimo aggiornamento 26 gennaio 2024



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