Home / Azioni di contrasto all'alcoldipendenza

Azioni di contrasto all'alcoldipendenza


Immagine azione di contrasto alcoldipendenza


Piani nazionali

  • Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025

Il 6 agosto 2020 la Conferenza Stato-Regioni ha sottoscritto l'intesa sul Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025.
L’Intesa tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano prevede che le Regioni si impegnino ad adottare, entro il 30 settembre 2021, il Piano regionale di prevenzione per la realizzazione degli interventi previsti dal PNP.
Il coordinamento dell’attuazione del Piano è affidato al Ministero della salute, D.G. prevenzione sanitaria.
Il PNP 2020-2025 mira a contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che definisce un approccio combinato agli aspetti economici, sociali e ambientali che impattano sul benessere delle persone e sullo sviluppo delle società, affrontando dunque il contrasto alle disuguaglianze di salute quale priorità trasversale a tutti gli obiettivi. Tra gli strumenti previsti dal Piano, quello relativo a "Identificazione precoce dei consumatori di alcol a rischio con il conseguenziale consiglio medico” per intercettare e ridurre tale quota di popolazione a rischio per la salute.

  • Piano nazionale alcol e salute

Il Piano nazionale alcol e salute (PNAS) approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 29 marzo 2007, è finalizzato a promuovere in maniera coordinata in tutte le Regioni le attività di prevenzione e presa in carico dei problemi alcolcorrelati.

Il Piano si prefiggeva 10 obiettivi da raggiungere attraverso azioni strategiche in collaborazione con le Regioni e con il coinvolgimento di varie strutture e soggetti del sistema sanitario nazionale: dipartimenti delle dipendenze, dipartimenti salute mentale, servizi alcologici regionali, Asl e ospedali, medici di famiglia, associazioni di mutuo soccorso e volontariato.
Un ruolo particolare ha assunto anche la collaborazione con il mondo della scuola e dello sport, i sindacati, i centri ricreativi per gli anziani, le Forze dell’Ordine e le imprese del settore.

Il PNAS aveva durata triennale (1 gennaio 2007-31 dicembre 2009) ma le indicazioni in esso contenute sono tuttora valide ed inserite tra gli obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione come punto di riferimento per le azioni di prevenzione di livello nazionale e regionale. 

Gli interventi sono articolati in 8 aree strategiche:

  1. Informazione /educazione.
  2. Bere e guida.
  3. Ambienti e luoghi di lavoro.
  4. Trattamento del consumo alcolico dannoso e dell’alcoldipendenza.
  5. Responsabilità del mondo della produzione e distribuzione.
  6. Capacità sociale di fronteggiare il rischio derivante dall’uso dell’alcol.
  7. Potenzialità delle organizzazioni di volontariato e mutuo aiuto e delle organizzazioni non governative.
  8. Monitoraggio del danno alcolcorrelato e delle relative politiche di contrasto.

Ecco i 10 obiettivi da raggiungere:

  1. Aumentare la consapevolezza del rischio connesso con il consumo delle bevande alcoliche nella popolazione generale e in alcune fasce di popolazione particolarmente esposte (anziani, giovani, donne), nonché il sostegno a favore delle politiche di salute pubblica finalizzate alla prevenzione del danno alcolcorrelato.
  2. Ridurre i consumi a rischio (e in particolare quelli eccedentari e al di fuori dei pasti) nella popolazione e in particolare nei giovani, nelle donne e nelle persone anziane.
  3. Ridurre la percentuale dei giovani minori di 18 anni che assumono bevande alcoliche, nonché l’età del primo contatto con le stesse.
  4. Ridurre il rischio di problemi alcolcorrelati che può verificarsi in una varietà di contesti quali la famiglia, il luogo di lavoro, la comunità o i locali dove si beve.
  5. Ridurre la diffusione e la gravità di danni alcolcorrelati quali gli incidenti e gli episodi di violenza, gli abusi sui minori, la trascuratezza familiare e gli stati di crisi della famiglia.
  6. Mettere a disposizione accessibili ed efficaci trattamenti per i soggetti con consumi a rischio o dannosi e per gli alcoldipendenti.
  7. Provvedere ad assicurare una migliore protezione dalle pressioni al bere per i bambini, i giovani e coloro che scelgono di astenersi dall’alcol
  8. Aumentare la diffusione dei metodi e strumenti per l’identificazione precoce della popolazione a rischio.
  9. Aumentare la percentuale di consumatori problematici avviati, secondo modalità adeguate alla gravità dei problemi, al controllo dei propri comportamenti di abuso, con particolare riferimento ai giovani.
  10. Garantire l’adeguamento dei servizi secondo le previsioni della legge 125/2001 e aumentare la qualità e la specificità dei trattamenti nei servizi specialistici per la dipendenza da alcol.

Progetti

  • Progetti finanziati con le risorse della Legge 30.3.2001 n. 125

La legge 125/2001, all’art. 3 comma 4, prevede che il ministero della Salute predisponga l’assegnazione alle Regioni e Province Autonome delle risorse disponibili finalizzate al monitoraggio dei dati relativi all’abuso di alcol e ai problemi alcol correlati. Sulla base degli accordi intercorsi tra ministero e Commissione Salute Coordinamento tecnico interregionale, sia per l’anno finanziario 2016 che per il 2017, si è stabilito di sviluppare una progettualità unica tra le Regioni, alla quale vincolare le somme stanziate. Ecco i progetti, di durata annuale, espletati dalla Regione Piemonte coordinatrice delle attività:

  • Progetti del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie - Ccm

Con il finanziamento del Ccm il Ministero della Salute ha promosso i seguenti progetti:

  • SisMA - Sistema di Monitoraggio alcol correlato finalizzato all’analisi dell’impatto alcol correlato in Italia come strumento di supporto alla verifica e valutazione del conseguimento degli obiettivi di prevenzione e delle azioni nazionali ed europee di contrasto al consumo rischioso e dannoso di alcol nella popolazione
    Il progetto, affidato all’ISS, si pone come continuità di progetti già assegnati negli anni precedenti (Raccolta e analisi centralizzata dei flussi informativi e dei dati per il monitoraggio dell’impatto dell’uso e abuso di alcol sulla salute in Italia in supporto alla sua implementazione delle attività del Piano Sanitario Nazionale”; “MIA-PNAS – Monitoraggio dell’impatto dell’alcol sulla salute in Italia in supporto all’implementazione delle attività del Piano Nazionale Alcol e Salute”; “L’alcol in Italia e nelle Regioni. Valutazione epidemiologica del rischio sanitario e sociale dell’alcol in supporto al Piano Nazionale Prevenzione ed all’implementazione del Piano Nazionale Alcol e Salute”).
    Obiettivo generale è la sistematizzazione delle attività di raccolta, elaborazione, analisi, studio e reporting di dati e di flussi informativi utili ai fini del monitoraggio epidemiologico, della programmazione sociosanitaria e dell’azione di contrasto al consumo rischioso e dannoso di alcol nella popolazione.
    E' stato realizzato un sistema di monitoraggio epidemiologico, volto a misurare/stimare l’impatto del consumo di alcol sullo stato di salute della popolazione e del carico di morbosità e mortalità alcol-correlata contribuendo alla predisposizione dei dati utili alla Relazione annuale del Ministro della Salute al Parlamento ai sensi della Legge 125/2001.

  • SISTIMAL - Sistema di Indicatori per il Monitoraggio dell’impatto alcol correlato affidato all’ISS per l’anno finanziario 2016 e rinnovato anche per il 2018. Durata dodici mesi. Obiettivo principale è ottenere la disponibilità della base di dati indispensabili alla valutazione della parte di popolazione esposta al rischio (consumatori di alcol, utenti dei servizi ecc) al fine di esplorare e far emergere la fenomenologia del rischio e del danno alcol-correlato e di ottenere utili indicazioni per la pianificazione delle politiche sanitarie e la valutazione degli interventi necessari (prevenzione, prestazioni erogabili, caratteristiche dei sistemi d’identificazione precoce, diagnosi, cura e riabilitazione).

  • Supporto a SISTIMAL - Sistema di Indicatori per il Monitoraggio dell’impatto alcol correlato anche in rapporto alla partecipazione al monitoraggio in ambito internazionale, affidato all’ISS per l'anno finanziario 2017, con la finalità di contribuire a integrare le performance nazionali; il progetto ha privilegiato l’analisi degli elementi proposti e condivisi per le aree di azione delineate dalla “EU strategy to support Member States in reducing alcohol-related harms” (Commissione Europea-CE, 2006) dal “WHO European Alcohol Action Plan- EAAP - to reduce the harmful use of alcohol 2012-2020” (Organizzazione Mondiale della Sanità-OMS, Ufficio Regionale per l’Europa, 2011),  della Strategia Globale “Global strategy to reduce the harmful use of alcohol” (OMS, 2010) e dell’”Action Plan for the Global Strategy for the Prevention and Control of Non-communicable Disease 2008-2013” (OMS, 2008). Strategie adottate dall’Italia e nel merito delle quali, come tutte le Nazioni, è impegnata a restituire periodicamente i dati relativi al sistema di  monitoraggio epidemiologico.



Data di ultimo aggiornamento 9 luglio 2021



Condividi

Tag associati a questa pagina