Standard di funzionamento

FONTE: Ministero della Salute

Standard di Funzionamento

Con l’Accordo Stato Regioni del 7/2/2013, rep. 46, è stata approvata la “Linea guida per il funzionamento e miglioramento delle attività di controllo ufficialedel Ministero della Salute, delle Regioni e Province autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria”.

Ai sensi dell’Accordo ciascuna autorità competente deve adeguare il proprio funzionamento allo Standard previsto dal CAPITOLO 1.

Lo Standard di Funzionamento raggruppa in un’ottica sistematica e di carattere gestionale, i requisiti previsti  dal Regolamento n. 882/2004, da applicare a tutti i livelli di autorità competente di cui all’art. 2 del DLvo n. 193/2007.  Vengono prese inoltre in considerazione le norme nazionali a cui bisogna riferirsi nella operatività della AC, nonché altri aspetti utili per il miglioramento dell’organizzazione.

In particolare, lo Standard definisce, per ciascun requisito normativo cogente, gli “elementi di conformità”(best practices) e le “evidenze oggettive” (prove documentali a supporto dei sistemi di verifica correlati), ovvero quegli elementi (anche se non gli unici possibili) che contribuiscono al rafforzamento dei sistemi di gestione e della capacità di “governance” delle autorità competenti. 

Esso promuove, il consolidamento degli strumenti di programmazione, rendicontazione monitoraggio e verifica dell’efficacia delle attività di controllo ufficiale svolte, attraverso un sistema ciclico che consente alla direzione sanitaria un riesame periodico dei risultati delle attività svolte e pone le basi per un miglioramento continuo delle attività di controllo ufficiale secondo i principi di “efficacia”, “appropriatezza”, ”coerenza” e “qualità”, nonché lo strumento per assicurare una coerente attuazione degli audit sulle autorità competenti  previsti dall’articolo 4 (6) del Reg. 882/2004.

Gli “elementi di conformità” e le “evidenze oggettive” contenute nel capitolo 1 sono distinti in due fasi temporali: la prima da completare entro il primo triennio e la seconda entro il primo quinquennio.

Annualmente, viene effettuato un monitoraggio dello stato di attuazione dello Standard, attraverso un processo di autovalutazione i cui esiti sono reperibili in un pagina web dedicata del sito del Ministero salute

A completamento della Linea guida, sono definiti (CAPITOLO 2) i criteri comuni per la formazione, da completarsi entro il primo quinquennio, di tutti gli operatori del controllo ufficiale chiamati all’applicazione delle linee guida, coerentemente con l’Accordo Stato Regioni del 5 novembre 2009, e s.m.i., in materia di formazione continua in medicina.

Sono inoltre definiti (CAPITOLO 3) i criteri generali per lo svolgimento degli audit delle autorità competenti previsti dal Reg. 882/04, che attraverso la valutazione del funzionamento delle medesime, assicurerà il loro progressivo adeguamento e miglioramento  continuo.

Con il CAPITOLO 4 sono definite le modalità di gestione dell’analisi dell’applicazione dell’Accordo finalizzate alla formulazione di proposte per il suo aggiornamento e integrazione, nonché la previsione di una collaborazione solidaristica tra le Regioni e Province Autonome  mediante l’istituzione di uno specifico  Comitato Tecnico, in cui sarà presente un rappresentante del Ministero della salute con funzioni di osservatore.


Data di pubblicazione: 20 dicembre 2019

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