Peste Suina Africana - Piano di eradicazione

FONTE: Ministero della Salute

A cura dell’Ufficio 3 della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari

Normativa di riferimento

  • Decisione CE/709/2014 e S.M.,
  • Decreto Legislativo 54/2004,
  • Manuale Operativo PSC/PSA


Descrizione sintetica delle attività
La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia virale dei suini domestici e selvatici, presente in Italia solo in Sardegna dal 1978. Da anni in Sardegna è in atto un piano annuale di eradicazione, presentato all’ Unione Europea per approvazione e cofinanziamento delle attività. In seguito alla corrente epidemia di PSA nell’Est Europa, per il 2020 l’Italia ha elaborato un piano anche per la parte continentale, per rilevare precocemente l’ingresso del virus e scongiurarne la diffusione.
Il controllo della PSA in un territorio prevede l’esecuzione di una sorveglianza sierologica e il controllo diagnostico sui suini allevati e sui cinghiali cacciati. In caso di positività si procede all’abbattimento dei capi infetti e sospetti infetti e a ulteriori controlli nelle aziende e nei territori circostanti la sede di prima positività. Oltre a ciò vengono svolti controlli anche sulle carni suine fresche e loro prodotti commercializzati al di fuori della Sardegna.


I controlli sierologici in Sardegna vengono effettuati ai fini dell’attribuzione di una qualifica sanitaria che consente di movimentare capi suini in sicurezza e sono altresì  diversificati in base alla categorizzazione del rischio  fatta per ogni singolo Comune della Sardegna. Per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti a base di carne suina, gli stabilimenti interessati vengono appositamente autorizzati previa l’esecuzione di specifici controlli strutturali e gestionali e possono approvvigionarsi nella materia prima soltanto da allevamenti all’uopo autorizzati.
In riferimento alle attività elaborate per l’Italia continentale alla luce della corrente epidemia e dell’aumentato rischio di introduzione, è stato previsto un incremento della sorveglianza passiva che contempla il controllo diagnostico di ogni carcassa di cinghiale rinvenuta nell’ambiente, anche in caso di incidenti stradali, e il test diagnostico su una specifica percentuale di capi morti in azienda. Sono stati altresì incrementati i controlli presso porti e aeroporti ed è in corso una campagna informativa per gli operatori del settore, per i cacciatori, per i viaggiatori, al fine di diffondere informazioni sulla malattia e sulla sua modalità di diffusione, nonché per invitarli ad adottare comportamenti corretti, stante l’ elevata resistenza del virus nell’ambiente esterno e nei prodotti di salumeria, anche stagionati.

Luogo e momento del controllo
Oltre che nelle aziende suinicole, i controlli vengono effettuati negli stabilimenti di preparazione e trasformazione carni autorizzati all’esportazione extra regionale, presso porti e aeroporti. Presso ristoranti e agriturismo vengono svolti controlli finalizzati ad accertare la provenienza delle carni di origine suina utilizzate.

Frequenza (o criteri per stabilire frequenza)
Tutte le aziende suinicole vengono controllate almeno una volta l’anno. Le visite cliniche, i controlli sierologici ed anagrafici nonchè le verifiche sui requisiti di biosicurezza e di benessere animale sono eseguiti sul 100% degli allevamenti suini regionali almeno una volta l'anno, oppure due, ai fini dell’acquisizione della qualifica sanitaria. Analoghi controlli sono effettuati anche sul 100% dei suini macellati per autoconsumo familiare. Il controllo sierologico e virologico si svolge anche sui cinghiali abbattuti durante la campagna venatoria.

Metodi e tecniche
Le diverse tipologie di prove diagnostiche per PSA: ELISA, utilizzato su tutti i sieri come primo screening sierologico; IMMUNOBLOTTING: utilizzato come test sierologico di conferma dei sieri risultati positivi o dubbi; IMMUNOFLUORESCENZA DIRETTA: effettuato su organi è utilizzato per la conferma di focolaio; PCR: effettuato su sangue o su organi, utilizzato per la conferma di focolaio; ISOLAMENTO VIRALE: utilizzato per la conferma di focolaio.

Categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio
Tenuto conto che allo stato attuale la malattia è presente soltanto in Sardegna, una valutazione del rischio viene fatta per i Comuni della Sardegna in ordine alla categorizzazione delle attività di sorveglianza nelle aziende. In Italia attualmente il rischio di introduzione della malattia è attribuibile alle sempre più numerose popolazioni di cinghiali che potrebbero entrare in Italia dalla Slovenia e in generale dal Nord est, ma vista la resistenza del virus in ambiente esterno, anche attraverso i prodotti di salumeria ‘casalinghi’ e mediante vettori inanimati quali scarpe attrezzature, ruote degli automezzi etc.; non è da sottovalutare il rischio di introduzione attraverso il ‘fattore umano’. In tal senso sono fondamentali le campagne di informazione e sensibilizzazione, la verifica del rispetto delle misure di biosicurezza in allevamento e negli stabilimenti di produzione e trasformazione, oltre che nelle macellazioni familiari.

Provvedimenti sanitari; sanzioni amministrative; sanzioni penali
La PSA è soggetta a denuncia obbligatoria secondo quanto previsto dal Regolamento di polizia veterinaria. I dati relativi ai focolai di malattia vengono notificati alla Commissione Europea sul sistema informativo comunitario ADNS attraverso un sistema informativo nazionale per la notifica delle malattie infettive (SIMAN). In esito alla presenza confermata della malattia in un’azienda si procede all’abbattimento di tutti i capi dell’effettivo e il rimborso all’allevatore. In caso di riscontro di non conformità relative alla gestione dell’allevamento (tenuta del registro animali, misure di biosicurezza etc..) vengono applicate, laddove previste, le relative sanzioni.

Modalità di rendicontazione, verifica e feedback
Le AA.SS.LL. trasmettono alla Regione i dati della BDN (Banca Dati Nazionale) e una relazione tecnica riassuntiva circa le azioni svolte (esiti dei controlli, aziende sierologicamente positive e azioni intraprese). Trasmettono inoltre i dati relativi alle macellazioni, alle macellazioni per autoconsumo familiare, informazioni sulle carni e prodotti suini inviati in ambito extraregionale e i dati e le informazioni necessari alla partecipazione finanziaria della CE. La relazione tecnica annuale aggiorna la descrizione epidemiologica della situazione secondo periodicità concordate in seno all’Unità di Crisi Regionale.
Feedback: in caso di rilevamento di attività svolte in maniera non conforme a quanto previsto dal piano in vigore, l’AC informa l’AR allo scopo di ripristinare il corretto svolgimento del Piano. L’avvenuto ripristino delle corrette attività viene verificato nel corso di periodiche ispezioni e/o audit svolte dall’AC.


Autorità Competente Centrale
Ministero Della Salute - Direzione generale della sanita’ animale e dei farmaci veterinari - Ufficio 3

  • Centro Nazionale Di Lotta Ed Emergenza Contro Le Malattie Animali
  • Unità Centrale Di Crisi


Ruolo:

  • Elaborazione del Piano annuale di eradicazione
  • Emanazione di provvedimenti e dispositivi dirigenziali, finalizzati all’esecuzione delle attività previste dal Piano, alla gestione ed al controllo dei focolai di malattia 
  • Verifica, elaborazione e  trasmissione delle schede di rendicontazione alla Commissione europea
  • Assolvimento dei debiti informativi con la Commissione europea in caso di notifica di focolaio.
  • Coordinamento riunioni e partecipazione a specifici working groups inerenti la malattia.


Autorità Competente Regionale
Regione Sardegna
Ruolo:

  • Coordinamento e vigilanza delle attività previste dal Piano per eradicare la malattia dal territorio sia nel domestico sia nel selvatico.
  • Coordinamento delle attività in relazione agli stabilimenti di lavorazione carni suine per l’esportazione di carne suina fresca e/o di prodotti a base di carne suina al di fuori del territorio regionale.
  • Predisposizione del Piano di eradicazione annuale. Raccolta dei dati relativi ai focolai di malattia.

Autorità Competente Locale
Servizi veterinari della AA.SS.LL. della Sardegna
Ruolo:

  • Esecuzione delle attività previste dal Piano, prelievi e controlli.
  • Gestione attività connesse al controllo della PSA nei territori di loro competenza.
  • Denuncia e notifica dei sospetti e delle conferme di focolaio, avvio ed esecuzione delle indagini epidemiologiche del caso.
  • Attuazione di tutte le procedure previste dal Manuale Operativo PSC/PSA in caso di focolaio. Rendicontazione delle attività inerenti la malattia agli Assessorati regionali competenti.
  • Verifica dei dati presenti in BDN

Laboratori
Istituto Zooprofilattico della Sardegna
Ruolo: Collaborazione con l’Autorità Competente Regionale per gli aspetti tecnico-istituzionali. Esecuzione dei test
Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria E Marche - Centro Di Referenza Nazionale Per Le Pesti Suine
Ruolo: Collaborazione con l’Autorità Centrale e l’ Autorità Competente Regionale per gli aspetti tecnico-scientifici di riferimento.


Data di pubblicazione: 23 marzo 2020

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