Vigilanza veterinaria prevista dal Regolamento di Polizia Veterinaria per le malattie soggette a denuncia ma non già oggetto di specifiche pianificazioni nazionali.
Gli articoli del Capo II del Regolamento di polizia Veterinaria (D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320) stabiliscono una serie di misure atte a garantire un’azione di vigilanza veterinaria in grado di monitorare la situazione epidemiologica generale, al fine di evidenziare anomalie (casi di mortalità abnorme, segni di malattia inconsueti, cambiamenti dei normali parametri di produzione etcc.) che richiedano l’eventuale attivazione di specifiche pianificazioni nazionali o regionali, nonché l’eventuale immediata attivazione di misure di controllo.
L’attività di vigilanza veterinaria si basa sull’osservazione occasionale della popolazione animale in un ambito propriamente definito come sorveglianza passiva.
Il veterinario ufficiale, infatti, nell’ambito delle attività di competenza, oltre all’obbligo di denunciare all’autorità competente qualunque caso, anche sospetto, di malattia soggetta a notifica ai sensi dell’articolo1 del Regolamento di polizia Veterinaria, ha anche l’obbligo di segnalare qualunque nuovo caso di malattia o di morte improvvisa che si verifica entro otto giorni da un caso precedente non riferibile a malattia comune già accertata.
L’obbligo di segnalazione è, inoltre, esteso, tra gli altri, anche alle seguenti figure professionali che interagiscono direttamente o indirettamente con gli allevamenti:
La segnalazione degli eventi segue, pertanto, un flusso informativo che inizia dall’autorità competente locale (Aziende Sanitarie Locali) e, solo nel caso di eventi rilevanti che ricevono via via conferme diagnostiche e/o valutazioni di rischio concreto, termina a quella Centrale (Ministero della Salute e Assessorati della Sanità delle Regioni e Province Autonome), tuttavia, la raccolta di queste segnalazioni, non dà luogo ad una rendicontazione di dati in quanto le stesse sono di natura occasionale e quindi prive di valenza epidemiologica.
La vigilanza veterinaria è quindi un importante strumento che, affiancato ai vari piani di sorveglianza specifici, permette di contrastare il rischio per la salute animale e in caso di zoonosi anche per quella umana, rappresentato dal riscontro di eventi anomali nella situazione sanitaria del patrimonio zootecnico.