Sei in: Home > 5. Audit sulle Autorità competenti > A. Sistemi di Audit adottati dalle autorità competenti in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria > Audit interni del Ministero della Salute sugli Uffici di Sanità Marittima e Aerea di Frontiera (USMAF)

Audit interni del Ministero della Salute sugli Uffici di Sanità Marittima e Aerea di Frontiera (USMAF)

FONTE: Ministero della Salute

Audit interni del Ministero della Salute sugli uffici di Sanità Marittoma e Aerea di Frontiera (USMAF)

 

Organizzazione e gestione del sistema di audit

Nell’ambito del sistema di audit ministeriale, la Direzione Generale dell’Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (DGISAN), in ottemperanza a quanto previsto dal Reg. (CE) n. 882/2004, svolge un programma di audit interni presso gli Uffici di Sanità Marittima e Aera di Frontiera (USMAF), per verificare la corretta applicazione delle Procedure Operative Standard (POS 11).

La programmazione degli audit presso gli USMAF tiene conto del tipo di struttura (es. porto, aeroporto), della tipologia di personale tecnico e della sua disponibilità, in relazione ai flussi di importazione.

Ciò permette di valutare se i controlli, sugli alimenti di origine non animale e sui MOCA e le attività di sdoganamento, siano svolti in maniera conforme alle direttive impartite dalla POS 11: ossia se i controlli documentali, di identità e i campionamenti siano effettuati in coerenza con la Procedura. Si valuta, inoltre, se l’USMAF, per le sue peculiarità di traffico e/o di personale, abbia emanato Istruzioni Operative Locali (IOL), la cui redazione è prevista nella POS.

Le attività di verifica riguardano anche:

  • le attività di collaborazione con le Autorità Doganali;
  • l’utilizzazione costante dell’applicativo informatico NSIS/USMAF;
  • l’idoneità delle postazioni per l’attività di campionamento;
  • l’opportunità di migliorare il sistema gestionale dell’organizzazione;

Il processo di Audit prevede tre fasi:

  • preliminare: viene inviato uno specifico questionario al responsabile dell’USMAF, al fine di raccogliere informazioni sulla struttura da auditare;
  • audit p. d.: viene utilizzata un’apposita check list che consente di esaminare la corretta applicazione della POS e il rispetto dei requisiti necessari al mantenimento dello status di Punto di Entrata Designato (PED);
  • fase finale: all’USMAF viene inviato un rapporto di audit contenente le risultanze, le conclusioni e le raccomandazioni per l’attuazione delle misure correttive, con indicazione delle relative tempistiche.

 

Meccanismi di verifica adozione delle misure correttive alla luce dei risultati degli audit.

Gli USMAF auditati, entro un mese dal ricevimento del rapporto di audit, comunicano all’Uff. II della DGISAN, il loro piano di azione, con l’identificazione delle misure volte al superamento delle eventuali criticità, riscontrate dagli auditors, con anche l’indicazione dei tempi di attuazione. L’Uff. II procede al monitoraggio dell’attuazione del previsto piano di azione attraverso follow up e interventi ad hoc.

 


Data di pubblicazione: 13 maggio 2015, ultimo aggiornamento 13 maggio 2015

Tag associati a questa pagina: Audit


Condividi:

  • Facebook