FONTE: Ministero della Salute
Tipologia dell'attività: 2 - Piani specifici comunitari con programmazione centrale
Normativa di Riferimento: Regolamento CE n. 2160 del 17 novembre 2003.
I piani nazionali di controllo e monitoraggio delle salmonellosi, sono approvati annualmente dall’Unione Europea ed interessano le seguenti tipologie di avicoli:
Essi si applicano sull’intero territorio nazionale, su tutti i gruppi presenti negli allevamenti delle citate tipologie, eccetto quelli tipo familiare. Per gruppo si intende l’insieme di animali allevati, nello stesso ciclo, nello stesso locale o recinto (c.d. capannone).
Le attività di controllo e monitoraggio sono finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo comunitario di riduzione della prevalenza dei sierotipi rilevanti all’1% nei gruppi di riproduttori Gallus gallus, polli da carne e tacchini da riproduzione e da ingrasso, mentre per le galline ovaiole l’obiettivo di riduzione è del 10% della prevalenza, rispetto a quella rilevata nell’anno precedente.
Per sierotipi rilevanti, s’intende:
Oltre l’applicazione delle misure di biosicurezza e delle altre azioni (registrazione delle movimentazioni, mortalità, trattamenti farmacologici, ecc), previste dai piani di autocontrollo aziendale, i piani nazionali prevedono il controllo veterinario sistematico negli allevamenti oggetto di programma, insieme a campionamenti ufficiali e campionamenti su iniziativa dell’allevatore (c. in autocontrollo).
AC Centrali
Ministero della salute: DSVETOC e DGSAF Ufficio II Sanità animale ed anagrafi zootecniche
Ruoli
Predispone i piani nazionali annuali, in collaborazione con il centro Nazionale di Referenza per le salmonellosi;
Coordina le attività a livello nazionale, organizza incontri periodici con gli Enti interessati allo scopo di armonizzare i comportamenti sul territorio legati all’attuazione dei piani di controllo salmonellosi;
Elabora le rendicontazioni periodiche relative alle attività svolte anche ai fini del cofinanziamento comunitario.
AC Regionali
Assessorati alla Sanità
Ruoli
I servizi veterinari degli Assessorati regionali: predispongono le programmazioni, i monitoraggi, le verifiche regionali sulla base delle disposizioni nazionali; coordinano le attività dei servizi veterinari locali; raccolgono i dati epidemiologici e finanziari.
AC Locali
Servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali
Ruoli
Effettuano i sopralluoghi e i prelievi ai fini del Piano nazionale di monitoraggio sul territorio di competenza;
Registrano in BDN i dati anagrafici delle aziende avicole del proprio territorio, i campionamenti ufficiali;
Gestiscono le positività applicando le misure sanitarie necessarie ed eseguono le indagini epidemiologiche del caso;
Rendicontano le attività effettuate tramite registrazione negli specifici S.I.
Centro Nazionale di Referenza per le salmonellosi presso Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Centro di Referenza Nazionale per l’Antibioticoresistenza (IZS del Lazio e Toscana)
Esegue le analisi del profilo dell’antibioticoresistenza
Istituti Zooprofilattici Sperimentale competenti per territorio
Effettuano le analisi dei campioni ufficiali e, nei casi previsti, di autocontrollo prelevati sui territori di competenza.
Categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio
Ai sensi della normativa di riferimento, i controlli sono compiuti sulla base categorizzazione del rischio attribuito all’azienda dal Sevizio Veterinario, in considerazione dell’applicazione delle misure di biosicurezza, della densità avicola, della tipologia aziendale; della valutazione epidemiologica; di precedenti non conformità e positività.
Frequenza (o criteri per stabilire frequenza)
La frequenza minima dei controlli è stabilita in base alla normativa comunitaria. E’ previsto almeno un sopralluogo veterinario ufficiale nelle aziende, ma tale frequenza è aumentata in base alla categorizzazione del rischio attribuito all’azienda.
Per quanto attiene i campionamenti finalizzati ad accertare la presenza di salmonelle, con le tempistiche previste dai Piani, sono previsti:
Luogo e momento del controllo
I luoghi controllati sono le aziende avicole.
Le tempistiche sono diverse in base alla tipologia avicola considerata (dettagli nei singoli Piani di controllo, visionabili sui seguenti portali internet: www.salute.gov.it sezione sanità animale/malattie infettive/salmonellosi e www.vetinfo.it, sezione zoonosi/Piani salmonellosi).
Le Azienda Sanitaria Locali verificano la completa applicazione dei Piani (tramite monitoraggio, sorveglianza, verifica, audit, ispezione) e prelevano i campioni per le analisi ufficiali.
Provvedimenti sanitari, sanzioni amministrative, sanzioni penali
Le misure sanitarie applicate ai gruppi risultati positivi a salmonella rilevanti per la salute pubblica sono:
Alcuni provvedimenti che potrebbero essere applicati agli allevatori in caso di riscontro di non conformità ai Piani:
Modalità rendicontazione, verifica e feedback
Le modalità di rendicontazione sono:
I sistemi informativi nazionali di settore sono gestiti dal Centro di Referenza per l’Epidemiologia Veterinaria istituito presso l’IZS di Teramo. Le Autorità locali alimentano il sistema registrando i dati riguardanti i controlli e la gestione di eventuali positività.
Sistemi Informativi (S.I) di settore: Banca dati nazionale degli avicoli – SIS (Sistema Informativo Salmonellosi) - SIMAN (sistema informativo malattie animali nazionale) – SIR (Sistema Informativo Rendicontazioni).
La verifica del corretto svolgimento dell'attività (in senso qualitativo) e della corrispondenza tra l'attività svolta e quella prevista (in senso quantitativo) è realizzata a livello centrale e regionale.
A livello centrale tali verifiche rientrano nelle procedure di certificazione degli adempimenti informativi dovuti dalle Regioni al Ministero della salute da parte del Comitato LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
Dal 2010 al 2013 sono stati compiuti audit di settore in sette Regioni/Province autonome.
feedback - Le azioni correttive, sia in riferimento a eventuali criticità osservate nella gestione e nello svolgimento dell'attività, sia riguardo alle non conformità rilevate, sono realizzate attraverso riunioni tecniche, insieme ai Centri di referenza interessati, e circolari ministeriali e regionali, al fine di evidenziare ed eliminare comportamenti e situazioni non in linea con quanto previsto dalla normativa comunitaria e nazionale. Nel corso di periodiche ispezioni e/o audit, l’ACC verifica la rimozione della non-conformità.
Vedi anche
Nel PNI
Nella Relazione annuale 2015
Sul portale del Ministero della Salute