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Escherichia Coli verocitotossici - Piano di sorveglianza sulla presenza di Escherichia coli VTEC in prodotti a base di latte: dalla produzione primaria alla trasformazione
Escherichia Coli verocitotossici - Piano di sorveglianza sulla presenza di Escherichia coli VTEC in prodotti a base di latte: dalla produzione primaria alla trasformazione
Macroarea: Alimenti Settore: Sicurezza e Nutrizione
Tipologia dell'attività: 5 - Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Normativa di riferimento Reg.(ce) 854/04 e Reg.(ce) 2073/04
L’attenzione dell’Autorità di controllo negli ultimi anni si è incentrata sulla valutazione del rischio rappresentato dai coli VTC nei prodotti alimentari ready to eat; tra questi, i formaggi, soprattutto quelli tradizionali prodotti a latte crudo, rappresentano una importante realtà.
In Lombardia la produzione di formaggi a latte crudo rappresenta un importante sbocco commerciale per molti allevatori che hanno fatto della trasformazione diretta del latte prodotto il sostentamento economico delle loro imprese.
Il piano di sorveglianza pertanto assume una particolare importanza per la realtà regionale ed è stato pianificato con i seguenti obiettivi:
definire la prevalenza di Escherichia coli verocitotossici (VTEC) in formaggi a latte crudo al termine del processo di trasformazione, sul territorio della regione Lombardia
definire provvedimenti correlati al reale rischio per la sicurezza alimentare
definire linee guida che portino al controllo del pericolo negli stabilimenti di prodotti a base di latte crudo
Le attività di campionamento e di rielaborazione previste nell’ambito del piano di sorveglianza sono effettuate a partire dal 1 Gennaio 2015 sino al 31 dicembre 2018
AC Regionali
Unità Organizzativa Veterinaria
Ruoli: Programmazione, coordinamento ,valutazione
AC Locali
Dipartimenti di Prevenzione Veterinari Asl
Ruoli: Pianificazione, campionamento e adozione provvedimenti
Laboratori:
Istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emilia
Ruoli: Analisi dei campioni e supporto scientifico sui provvedimenti adottati
Categorizzazione degli eventuali rischi e modalitàdi applicazione delle categorie di rischio
Il campionamento deve interessare nel corso della vigenza del piano tutti gli stabilimenti presenti nel territorio di Regionale (riconosciuti e/o registrati) che producono prodotti a base di latte crudo commercializzati con una stagionatura inferiore ai 90 gg .
Come fattore di rischio viene quindi individuata la temperatura di processo nella produzione di prodotti a base di latte e la stagionatura inferiore ai 90 gg.
Frequenza (o criteri per stabilire frequenza)
Prodotti a base di latte crudo commercializzati con una stagionatura inferiore ai 90 gg.
Deve essere previsto almeno un campione per impianto individuato.
luogo e momento: prelievo di campioni di cagliata ottenuta dalla lavorazione di latte crudo dopo l’estrazione dalla caldaia.
Metodi e tecniche
Al momento del campionamento devono essere registrate tutte le informazioni in merito al flusso di produzione e quelle fornite al consumatore in merito alle modalità di conservazione, preparazione e consumo del prodotto
I laboratori dell’I.Z.S.L.E.R. competenti territorialmente effettuano le analisi relative al pH e all’attività dell’acqua (aW) , alla presenza di E. coli VTEC e alla numerazione di E. coli non VTEC ed Enterobacteriaceae.
Interpretazione esiti rapporti di prova:
“Non rilevati” Escherichia coli VTEC/STEC, nessuna non conformità; esito: CONFORME
"Sospetta presenza": un campione risultato positivo alla PCR Real time dal quale possono essere rilevati i sierogruppi O26, O103,O104, O111, O145 e O157 o non è stato isolato nessuno dei cinque top five ma non si può escludere la presenza di varianti patogene non ancora conosciute; esito: NON CONFORME
In caso di esito NON CONFORME per presunta presenza di Coli VTEC:
Il lotto/i dei prodotti a base di latte, a partire dalla cagliata sottoposta ad analisi, devono essere sottoposti a vincolo sanitario .
Eventuali prodotti commercializzati appartenenti allo stesso lotto devono essere ritirati dal commercio
Il provvedimento di vincolo sanitario può essere revocato solo in esito ad ulteriori controlli ufficiali, effettuato ad una distanza di almeno trenta giorni, su di un campione rappresentativo del lotto, con esito CONFORME
Se i prodotti a base di latte sottoposti a vincolo sanitario non possono essere stagionati e/o non si acquisisce un risultato CONFORME, devono essere inviati, su richiesta dell’OSA, alla distruzione e/o ad trattamento risanatore autorizzato dall’autorità competente.
In ogni caso, in seguito ad un esito NON CONFORME, fatto salvo quanto sopra specificato, sarà necessario provvedere a:
Valutazione delle procedure di autocontrollo a partire dalla produzione primaria;
Prescrizioni di natura igienico sanitaria sulle modalità di mungitura e di gestione della mandria;
Verifica dei processi di trasformazione dell’alimento e valutazione di una eventuale loro azione sulla presenza dei coli VTEC ( in collaborazione con IZS).
Modalitàrendicontazione, verifica e feedback
La rendicontazione viene effettuata in collaborazione con l'Osservatorio Regionale Veterinario e sarà disponibile nel Sistema Informativo regionale Veterinario.