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Setticemia emorragica virale (SEV) e della necrosi ematopoetica infettiva (NEI) - Piano regionale di eradicazione

FONTE: P. A. Bolzano

Macroarea:

Sanità animale

Tipologia dell'attività: 5 - Attività di controllo ufficiale a carattere regionale

Normativa di riferimento:
Direttiva 88/2006/CE, Decisione 177/2009/CE
D.lgs. 04.08.2008 n. 148 e s.m., Decreto Ministeriale 08.07.2010
Decreto del Direttore del Servizio veterinario provinciale (DDSVP) n. 22385/2015 del 16.12.2015

 


AC Regionali:
Provincia autonoma di Bolzano, Servizio veterinario provinciale

Ruoli:
Programmazione, coordinamento, implementazione, monitoraggio e verifica dell’attività

AC Locali:
Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, Servizio veterinario aziendale

Ruoli:
Attività di promozione del piano, monitoraggio e verifica dell’attività, controlli negli allevamenti

Laboratori:
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), sede distaccata di Bolzanoo

Ruoli:
Esecuzione delle analisi richieste e consulenza tecnica


Categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio
Il piano viene implementato secondo quanto stabilito dal DDSVP n. 22385/2015.

La Provincia Autonoma di Bolzano è suddivisa in diverse zone geografiche. I bacini idrografici già riconosciuti come “Zone geografiche” indenni da VHS e IHN da parte della Commissione Europea sono attualmente i seguenti:

Zona geografica n. 1
Zona Val Pusteria e Val d’Isarco
Comprende i bacini idrografici dei torrenti Aurino, Rienza, Gadera, Isarco, dalle sorgenti fino allo sbarramento artificiale rappresentato dalla diga sita in località Ponte Gardena.

Zona geografica n. 2
Zona Val Passiria
Comprende il bacino idrografico del torrente Passirio dalla sorgente fino alla cascata in località Gilf a monte di Merano, che rappresenta un ostacolo alla risalita dei pesci.

Zona geografica n. 3
Zona Val Venosta
Comprende il bacino idrografico del fiume Adige dalle sorgenti fino a uno sbarramento artificiale costituito dalla diga sita in località Tell, comune di Parcines.

Zona geografica n. 4
Zona Val d’Ega
Comprende il bacino idrografico del torrente Ega dalle sorgenti fino ad uno sbarramento artificiale rappresentato dall’invaso di raccolta a valle della località Ponte Nova che rappresenta un ostacolo alla risalita dei pesci.

Zona geografica n. 5
Zona Valle dell’Adige
Comprende il bacino del torrente Passirio dallo sbarramento artificiale costituito dalla cascata in località Gilf a monte di Merano, il bacino del fiume Isarco dallo sbarramento artificiale costituito dalla diga di Ponte Gardena - il bacino del torrente Ega dallo sbarramento artificiale rappresentato dall’invaso a Valle della località Ponte Nova, il bacino idrografico del torrente Valsura fino allo sbocco nell’Adige, il bacino del fiume Adige dallo sbarramento artificiale costituito dalla diga in località Tell fino alla diga di Ala in Provincia di Trento

Frequenza (o criteri per stabilire frequenza)
Il Servizio veterinario provinciale ha implementato, in collaborazione con l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige (ASDAA) e l’Ufficio provinciale Caccia e Pesca, un programma di controllo delle malattie dei pesci più comuni, cioè della setticemia emorragica virale (VHS), della necrosi ematopoietica infettiva (IHN). Questo programma é stato approvato nel 2002 dalla Comunità Europea con Decisione 2002/304/CE. Il Servizio veterinario provinciale si prefigge quindi l’obiettivo di mantenere il territorio provinciale indenne dalle suddette malattie.

In base alla Decisione 2001/183/CE fino al 31 marzo 2016 e in base alla Decisione di Esecuzione (UE) 2015/1554 della Commissione a partire dal 1° aprile 2016 il Servizio Veterinario dell’ASDAA sottopone a controllo ufficiale gli allevamenti di acquacoltura autorizzati e iscritti in BDN nella categoria I (“zone” e “compartimenti” riconosciuti indenni da VHS e IHN) secondo la normativa vigente. I campionamenti vengono effettuati nel periodo gennaio-giugno o settembre-dicembre e, comunque, quando la temperatura dell’acqua è inferiore ai 14°C. Se la trota iridea è presente in azienda, solo questa specie è oggetto di campionamento. Nelle operazioni di campionamento dovranno essere prelevati, in particolare, i pesci deboli in prossimità delle griglie di scarico. Il campionamento include anche le acque pubbliche.

Annualmente il Servizio veterinario provinciale, in accordo con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), predispone il piano di campionamento finalizzato al mantenimento del riconoscimento d’indennità. Il piano può includere anche un campionamento in laghetti sportivi basato su un’analisi del rischio.

Luogo e momento del controllo
Aziende e acque pubbliche.

Metodi e tecniche
Prelievi ed indagini diagnostiche con i seguenti test: Sieroneutralizzazione, PCR, Cultura virale.

Provvedimenti sanitari; sanzioni amministrative; sanzioni penali
Direttiva 88/2006/CE, Decisione 177/2009/CE
D.lgs. 04.08.2008 n. 148 e s.m., Decreto Ministeriale 08.07.2010, DDSVP n. 22385/2015.

Salvo che il fatto non costituisca reato, le violazioni sono punite ai sensi dell’articolo 4, comma 6 della legge provinciale 12 gennaio 1983, n. 3 e successive modifiche con una sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 305,00 a Euro 3.045,00

Modalità rendicontazione, verifica e feedback
L’IZSVe invia periodicamente i dati al Servizio veterinario provinciale


Data di pubblicazione: 18 luglio 2016, ultimo aggiornamento 18 luglio 2016

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