A cura di:
Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione
Web editing:
M. DE MARTINO
Per le malattie infettive notificabili, l’attuale normativa (Decreto Ministeriale del 15 dicembre 1990: “Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 8 gennaio 1991, n. 6) prevede la suddivisione in 5 classi, in base all’importanza e all’impatto, che rivestono le medesime, in sanità pubblica. I dati pervengono alla Direzione Generale della Prevenzione, secondo quanto indicato dal DM 1990 e la denuncia di tali malattie è obbligatoria
Il vigente DM 15 dicembre 1990 stabilisce cinque classi di notifica, che risponde a criteri di rilevanza epidemiologica e ad esigenze differenziate di profilassi, inoltre, a seconda della classe di notifica, cambiano: i tempi, le modalità di notifica ed i flussi della malattia stessa.
Più esplicitamente, si trovano in:
CLASSE PRIMA: malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o perché soggette al Regolamento sanitario internazionale o perché rivestono particolare interesse.
Queste malattie (quali, ad esempio, il botulismo, la rabbia, la trichinosi) possono causare serie implicazioni in sanità pubblica, a livello nazionale e internazionale, sia in termini di adozione di contro-misure, per fronteggiare eventuali epidemie, sia per la severità dei quadri clinici, causati dai vari agenti patogeni, sia in termini di comunicazione in sede europea di possibili eventi, ad esse correlati, che possono rappresentare una minaccia a livello trans-frontaliero;
CLASSE SECONDA: malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo;
CLASSE TERZA: malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni;
CLASSE QUARTA: malattie per le quali, alla segnalazione del singolo caso da parte del medico, deve seguire la segnalazione dell'unità sanitaria locale solo quando si verificano focolai epidemici;
CLASSE QUINTA: malattie infettive e diffusive notificate all'unità sanitaria locale e non comprese nelle classi precedenti, zoonosi indicate dal regolamento di polizia veterinaria di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320.
Procedure e tempistiche
E’ importante ricordare che il sistema informativo nazionale per la rilevazione delle malattie infettive, sottoposte a notifica obbligatoria, come da D.M. 15 dicembre 1990, risente delle diverse realtà organizzative regionali. Tale sistema informativo prevede l’invio e, di conseguenza, l’acquisizione dei dati definitivi “a scorrimento”, relativi ad un periodo di sei mesi; ciò vuol dire che i dati definitivi del 2013, relativi alle malattie infettive delle Regioni e Province Autonome, potranno essere definitivi solo alla fine del mese di giugno dell’anno 2014, il che si realizza solo nel caso in cui ogni realtà territoriale ottemperi all’invio nei modi e tempi previsti dagli obblighi di legge, come descritto, a fini esplicativi nella tabella 1.
Tabella 1. Modalità di rendiconto, in base alle modalità di inoltro dei dati dei casi di malattie infettive nell’uomo (D.M. 15/12/1990)
Il SIMID, Sistema Informativo Malattie Infettive e Diffusive, è il sistema informativo utilizzato, finalizzato alla gestione della banca dati delle malattie infettive; nella banca dati confluiscono i dati acquisiti in periferia, nonché quelli registrati a partire dalle schede cartacee. Il flusso informativo previsto si svolge attraverso il medico, ospedaliero o di base, che diagnostica la malattia infettiva ed effettua la segnalazione alla ASL di competenza, le Aziende Sanitarie Locali incaricate della adozione di eventuali misure di profilassi a tutela della salute pubblica, la Regione (Agenzia di Sanità Pubblica) con azione di supervisione e coordinamento, gli Organismi Centrali (Ministero della Salute, ISTAT, Istituto Superiore di Sanità) ed eventualmente internazionali (UE, OMS).
Nella Tabella 2 sono raggruppate le zoonosi del DLgs 4 aprile 2006 n. 191, che sono incluse anche nelle classi di notifica del DM 15 dicembre 1990.
Tabella 2. Zoonosi ed agenti zoonotici per classe e modalità di notifica (DM 15 dicembre 1990)
CLASSE DI NOTIFICA | MALATTIA | MODALITA’ DI NOTIFICA |
---|---|---|
CLASSE I | Botulismo Rabbia Trichinellosi (nel DM15.12.1990: TRICHINOSI) | Segnalazione da parte del Medico alla Zona Territoriale per telefono, telex o fax ENTRO 12 ORE dall’osservazione di un caso di malattia anche sospetta. |
CLASSE II | Brucellosi Leptospirosi Listeriosi Salmonellosi (non tifoidee) Virus dell'epatite A (nel DM15.12.1990: EPATITE A) | Segnalazione scritta su scheda di notifica da parte del Medico della Zona Territoriale ENTRO 48 ORE dall’osservazione del caso di malattia anche sospetta. |
CLASSE III | Tubercolosi causata da Mycobacterium bovis Tubercolosi diverse da Mycobacterium bovis | Segnalazione scritta su scheda di notifica da parte del Medico della Zona Territoriale ENTRO 48 ORE dall’osservazione del caso di malattia anche sospetta. |
CLASSE IV | Infezioni, tossinfezioni ed infestazioni di origine alimentare (malattie per le quali, alla segnalazione del singolo caso da parte del medico, deve seguire la segnalazione dell'unità sanitaria locale solo quando si verifichino focolai epidemici). | Segnalazione scritta su scheda di notifica da parte del Medico della Zona Territoriale ENTRO 24 ORE dall’osservazione del caso di malattia anche sospetta |
CLASSE V | Borrelliosi (nel DM15.12.1990: MALATTIA DI LYME) Echinococcosi (idatidosi) Psittacosi (ornitosi) Toxoplasmosi | Segnalazione scritta su scheda di notifica da parte del Medico della Zona Territoriale ENTRO 48 ORE. In tutti i casi di focolaio epidemico la segnalazione deve avvenire ENTRO 24 ORE. |
Per alcune delle altre restanti zoonosi (non comprese come patologie nel DM15/12/1990, ma incluse nel DLgs 4 aprile 2006 n. 191) esistono reti informative speciali (sistemi di sorveglianza ad hoc).
Per esempio, l’Escherichia coli che produce verocitotossine, pur essendo notificata nella classe II del DM15/12/1990 (nelle diarree infettive non da salmonella), considerata l’importanza del quadro emolitico uremico che genera, in particolare nei bambini, è sorvegliata anche a livello europeo (ECDC) e la sorveglianza è condotta dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che fornisce i dati al sistema informatico dell’ECDC: il TESSy - The European Surveillance System - attraverso il quale l’agenzia europea raccoglie, valida, pulisce, analizza e dissemina i dati di sorveglianza delle malattie infettive da tutti gli Stati Membri (28 Paesi) e dai paesi dello Spazio Economico Europeo (3 Paesi).
Lo stesso vale per la Campilobatteriosi, sorvegliata a sua volta a livello europeo nella Rete Enternet (rete di sorveglianza di laboratorio).