Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere

    Data di ultimo aggiornamento Aggiornato il 07/03/2016

    Il Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere previsto dall’art.5 della legge 119/2013 e oggetto dell’Intesa del 7 maggio 2015, è stato elaborato per definire gli ambiti:

    • della prevenzione del fenomeno della violenza contro le donne
    • della sensibilizzazione della collettività, anche attraverso il settore dell’informazione e dei media
    • della promozione di centri antiviolenza e le case-rifugio
    • della definizione di uno specifico modello di accoglienza, appositamente dedicato alle vittime di violenza sessuale e domestica, presso i Pronto soccorsi
    • della formazione professionale di tutti i soggetti (forze dell’ordine, sanitari, servizi sociali ecc.) che hanno il compito di accogliere le vittime della violenza.

    Data la complessità del fenomeno, è stato utilizzato un modello d’intervento coordinato, multidisciplinare ed inter-istituzionale che risponda in modo articolato e completo ai bisogni delle donne vittime di violenza. C’è bisogno di protezione fisica, di strutture d’accoglienza in emergenza, di aiuto sanitario, psicologico, legale, economico e di un accompagnamento in un nuovo progetto di vita che porti la donna a superare la violenza subita.

    Il Ministero della salute ha fornito il suo contributo per la predisposizione delle linee di indirizzo da inserire nel Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, coordinando l’apposito sottogruppo tematico Formazione con la convinzione che le azioni necessarie a prevenire e contrastare la violenza, per essere efficaci, debbano prevedere una formazione integrata e multidisciplinare tra gli operatori, al fine di acquisire  e un linguaggio ed una metodologia condivisi, in grado di valorizzare il ruolo di tutti i soggetti coinvolti, a vario titolo, nel rispetto degli specifici ambiti di competenza.

    Il sottogruppo tematico Formazione ha lavorato in sinergia con gli altri ambiti d’azione:

    • Raccolta dei dati, per un’analisi delle fonti dati disponibili e delle possibili sinergie o azioni per un più completo e tempestivo monitoraggio del fenomeno
    • Valutazione del rischio di recidiva per l’analisi di metodologie di valutazione del rischio di recidiva della violenza all’interno della coppia
    • Educazione per la definizione di iniziative in ambito scolastico per la promozione di una cultura antiviolenza
    • Codice o percorso rosa, per estensione a livello nazione dell’esperienze di eccellenza realizzate presso alcuni pronto soccorso
    • Reinserimento vittime per le azioni di superamento della violenza e di sostegno alle vittime per reinserimento nella vita lavorativa, iniziative a sostegno dei maltrattanti, iniziative per i minori al fine di gestire gli effetti della violenza assistita