Approccio di genere

    Data di ultimo aggiornamento Aggiornato il 14/12/2007

    Con il termine “genere” (gender) si intende definire le categorie “uomo" e “donna”, non solo fondate su differenze biologiche, ma anche condizionate da fattori ambientali, sociali e culturali, nonché dall’esperienza propria del singolo individuo.
    Con il termine “sesso” (sex), invece, si intende più semplicemente la caratterizzazione biologica dell’individuo.

    L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto un’attenzione particolare sulle diversità con cui numerose patologie, un tempo ritenute tipicamente maschili, si manifestano nella popolazione femminile, formulando delle precise raccomandazioni.
    Alla luce di tali precisazioni, si sta passando dallo studio di tipo biologico tra uomini e donne, ad uno studio più complesso che non trascura le implicazioni sociali, psicologiche politiche e culturali della persona.

    La medicina di genere, si è sviluppata perché si è data maggiore attenzione alla salute pubblica, che sottolinea come malattie, disagi e problemi di salute siano determinati anche da fattori sociali e culturali.
    Sviluppare una medicina di genere significa non solo studiare le differenze e le somiglianze tra uomo e donne ma anche considerare le etnie, gli adolescenti, i bambini, gli anziani. 
    La sensibilità e l’attenzione riservata all’approccio di genere è dimostrata anche dall’accordo fra il Ministero della Salute e il Ministero della Ricerca e dell’Università, al fine di istituire corsi di formazione di Medicina di genere. 
    La Facoltà di Medicina dell’Università Tor Vergata di Roma è in procinto di istituire a breve uno specifico Master. 

    L’approccio di genere è ormai ritenuto una realtà dalla quale non si può prescindere e si spera di eguagliare presto gli standard dei migliori Paesi europei.

    Per approfondire consulta: