Alchil nitriti

    Data di ultimo aggiornamento Aggiornato il 21/03/2008

    I nitriti di amile, butile e isobutile (alchil nitriti) sono esteri volatili dell’acido nitroso diffusi come droghe inalanti con la denominazione comune di “poppers” In passato, il nitrito di amile è stato usato come farmaco per il trattamento dell’angina pectoris, attualmente, il suo impiego è limitato come antidoto nelle intossicazioni da cianuro.
    Gli altri due alchil nitriti sono stati inizialmente commercializzati negli USA come profumatori per l’ambiente, con l’intento di rendere disponibili a fini di abuso analoghi del nitrito di amile, la cui vendita come farmaco era stata oggetto di restrizioni alla fine degli anni '60.

    I tre composti agiscono come potenti vasodilatatori e possono provocare effetti acuti quali: irritazione a carico di pelle, trachea e bronchi, difficoltà respiratorie, cefalea, ipotensione, vertigini, perdita di coscienza, cianosi, metaemoglobinemia e coma.

    In considerazione delle loro caratteristiche di tossicità e della loro diffusione come droghe inalanti, negli USA la produzione e vendita al dettaglio di alchil nitriti è stata vietata nel 1990.

    In Europa, gli alchil nitriti non risultano oggetto di misure restrittive mirate a limitarne l’uso come sostanze di abuso.

    La classificazione di pericolo riportata nell’Allegato I della Direttiva 67/548/CEE è la seguente:

    • nitrito di butile: facilmente infiammabile; tossico per inalazione e ingestione (F; R 11/T; R 23/25)
    • nitrito di amile: facilmente infiammabile; nocivo per inalazione e ingestione (F; R 11/Xn; R 20/22)
    • nitrito di isobutile: facilmente infiammabile; nocivo per inalazione e ingestione; possibile cancerogeno; mutageno, possibilità di effetti irreversibili (F; R 11/Xn; R 20/22/Carc. Cat 2; R 45/Muta Cat.3; R 68).
    In conseguenza, ne deriva che i preparati contenenti nitrito di butile o di amile in concentrazioni pari o superiori al 25% si classificano come le sostanze pure e quindi, rispettivamente, come tossici (con frase R 23/25 per il nitrito di butile) o nocivi (con frase R 20/22 per il nitrito di amile). I preparati contenenti nitrito di isobutile in concentrazioni pari o superiori allo 0,1% si classificano come possibili cancerogeni (R 45) e mutageni con possibilità di effetti irreversibili (R 68).

    Inoltre, a partire dal 2005 nell’Unione Europea (UE) e dal 2007 in Italia, il nitrito di isobutile, essendo classificato come cancerogeno, in ottemperanza della direttiva 76/769/CEE relativa alle restrizioni d’uso, non può essere immesso sul mercato e destinato alla vendita al pubblico sia come sostanza sia all’interno di preparati.

    Consulta la pubblicazione Intossicazioni da alchil nitriti "Poppers"