
Modello per scenari previsionali nel SSN

La misura e l’analisi del bisogno di salute della popolazione anche attraverso la costruzione di modelli in grado di prevederne i cambiamenti nel tempo, sono essenziali per il disegno e per la valutazione delle politiche sanitarie.
Per tale motivo, a partire da maggio 2023 la ex Direzione generale della programmazione sanitaria (ex DGPROGS) del Ministero della Salute ha avviato un progetto per la realizzazione di un “Modello di simulazione e previsione per scenari a medio e lungo termine nel Servizio Sanitario Nazionale”, da attuarsi a valere sui fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell’ambito del sub-investimento PNRR 1.3.2.3.1, Missione 6 – Salute, Componente 2 - Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), nell’arco dei tre anni previsti dal PNRR, con milestone nazionale in scadenza a giugno 2026.
Questa progettualità ha avuto come punto di partenza il primo prototipo di modello nazionale di classificazione della popolazione affetta da patologie croniche (cosiddetto Modello predittivo 2.0) sviluppato nell’ambito del PON-GOV2014-2020 e conclusosi nel settembre 2022.
Per la governance della nuova progettualità sono stati istituiti tre organismi: la Cabina di Regia, lo Steering Committee e l'Advisory Board, progettati per garantire l’integrazione con le attività e gli obiettivi istituzionali della ex DGPROGS, assicurare un allineamento sistematico con il mondo scientifico e facilitare l’interfaccia istituzionale con le Regioni e con gli Enti vigilati.
Obiettivi
Il progetto ha l’obiettivo di realizzare uno strumento quantitativo a supporto delle scelte di programmazione sanitaria, in una logica evidence-based e di Population Health Management (PHM), per renderle più coerenti con gli scenari demografici ed epidemiologici di medio-lungo periodo, tendenziali e indotti dall’evoluzione delle evidenze, dall’innovazione tecnologica, normativa e scientifica e dalle policy, con l’intento di simularne sistematicamente l’impatto sul carico assistenziale, al fine di orientare l’azione del SSN verso politiche e programmi efficaci e sostenibili, garantendo l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) e rafforzando la governance complessiva del Sistema.
Lo strumento è coerente con la cornice programmatoria, in particolare con le indicazioni del DM 77/22 che individua nella stratificazione della popolazione per gruppi omogeni di bisogno di salute il prerequisito di una organizzazione dei servizi e dei percorsi di cura orientata alla presa in carico proattiva, personalizzata e continuativa della persona, favorendo l'integrazione tra i sistemi sanitario e sociale.
Linee di intervento
Il progetto prevede le seguenti linee di intervento:
- Linea di intervento 1 - Modello Nazionale di Classificazione per patologia (MNC)
- Linea di intervento 2 - Modello Nazionale di Stratificazione per rischio (MNS)
- Linea di intervento 3 - Sviluppo di scenari tendenziali e programmatici
- Linea di intervento 4 - Modello di analisi e monitoraggio delle performance del SSN
Rispetto al precedente, il nuovo modello prevede l’estensione e l’integrazione della classificazione della popolazione affetta da patologie croniche a tutte le aree e i livelli di patologia inclusi nel DPCM LEA del 12 gennaio 2017, la stratificazione della popolazione in conformità con gli obiettivi previsti dal DM 77/2022, e la costruzione di scenari previsionali futuri dei bisogni di salute della popolazione e dei relativi costi associati. L’impianto e l’operatività del modello si fondano sull’utilizzo integrato di tutti i flussi informativi del NSIS nonché delle basi dati in uso presso la ex DGPROGS, al fine di racchiudere in un unico strumento le principali fonti informative, i dati e gli strumenti di analisi utili alla definizione, al monitoraggio e alla valutazione di programmi e politiche sanitarie.
Per approfondire, consulta la pagina con la descrizione della metodologia adottata.