Importazioni

    Data di ultimo aggiornamento Aggiornato il 07/01/2025
    Importazioni

    I controlli   all’importazione dei Posti di Controllo Frontalieri (PCF) effettuati sui prodotti destinati al consumo umano (di origine animale e non di origine animale), sui sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati non destinati al consumo umano, sui mangimi e sui materiali destinati a venire a contatto con alimenti (MOCA) sono regolati dal Regolamento (UE) 2017/625 e relativi atti di esecuzione e delegati, nonché dal D.Lgs 2 febbraio 2021, n. 24.

    In generale, queste norme stabiliscono che le suddette merci, in provenienza da Paesi extra-UE e destinate all’importazione nell’Unione europea, devono essere sottoposte ai controlli ufficiali presso i PCF per poter essere introdotti nell’UE.

    Particolari condizioni sono previste per i prodotti di origine animale i cui Paesi terzi di origine devono:

    • essere riconosciuti ed inseriti in appositi elenchi dell’UE;
    • offrire garanzie specifiche in relazione a ciascun prodotto da esportare nell’UE, comprovate da certificato sanitario, che deve essere sottoscritto dalle competenti autorità del Paese terzo di origine e accompagnare il prodotto fino a destino;
    • avere stabilimenti di produzione riconosciuti ed inseriti negli elenchi.

    Per alcune tipologie di prodotti non è ancora prevista una completa armonizzazione, in quanto sono stati stabiliti a livello dell’UE solo gli elenchi dei Paesi terzi riconosciuti e i certificati sanitari che devono scortare le partite da importare. Per quanto riguarda, invece, l’elenco degli stabilimenti di produzione, questi sono riconosciuti in via bilaterale tra il Paese terzo esportatore e il Paese Membro importatore, con particolare procedura autorizzativa che limita la possibilità di commercializzare tali prodotti al solo territorio del Paese Membro che ha stabilito l’accordo con il Paese terzo.

    Le partite di prodotti destinate ad essere importate devono essere prenotificate al PCF di arrivo dove, in base al rischio connesso alla tipologia del prodotto e sulla base di differenti percentuali stabilite dalla Commissione europea, vengono sottoposte ai previsti controlli ufficiali (documentali, d’identità, materiali e/o laboratorio), che, in alcuni casi, possono raggiungere carattere di "sistematicità".

    In caso di esito sfavorevole dei controlli, i PCF adottano misure sanitarie specifiche sulla partita interessata, in funzione della non conformità e/o del rischio accertato.

    Le misure prevedono:

    • annullamento dei certificati/documenti di accompagnamento della partita al fine di impedirne la reintroduzione nel territorio dell’UE; respingimento, distruzione, trattamento della partita o, in assenza di rischi sanitari, destinazione della stessa ad usi diversi dal consumo umano;
    • attivazione del Sistema di Allerta per informare la Commissione europea e tutte le Autorità degli Stati membri che partecipano al Sistema dell'esistenza di un rischio grave ed immediato,
    • l’intensificazione dei controlli da parte della Commissione europea, per talune tipologie di merci, sulle successive 10 partite importate della stessa tipologia, origine e provenienza con sequestro delle stesse in attesa degli esiti di laboratorio.

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