
Cap. 3F - Ambiente - Attività di controllo della concentrazione atmosferica degli inquinanti
ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA CONCENTRAZIONE ATMOSFERICA DEGLI INQUINANTI
(D.Lgs. 351/1999)
Macroarea: Attività a Carattere Trasversale
Settore: AMBIENTE
Tipologia dell'attività: 4b - Attività di controllo ufficiale svolte sull’intero territorio nazionale, diverse dai Piani specifici comunitari, con organizzazione centrale e programmazione regionale
Autorità competenti | ruoli |
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AC Centrale: MATTM | Trasmissione delle informazioni alla Commissione Europea |
AC Centrale: ISPRA | Acquisizione, validazione dei dati e predisposizione di report di sintesi |
Trasmissioni delle informazioni al MATTM | |
AC Regionali: Regione | Autorità competente per effettuare la valutazione della qualità dell’aria. |
Cura la redazione, nelle aree in cui sono superati i valori limiti, dei piani finalizzati al risanamento della qualità dell’aria. | |
AC Regionali: ARPA/APPA | Raccolta e trasmissione dati a ISPRA |
dettagli dell'attività | |||||||||||||||
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | La “ categorizzazione dei rischi” viene distinta dalla normativa in funzione della tipologia di inquinante, in generale si distinguono in :
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frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | La “frequenza di controllo” viene distinta dalla normativa in funzione della tipologia di inquinante, nello specifico per i seguenti inquinanti avviene come specificato nella tabellina riportata:
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luogo e momento del controllo | Stazioni delle reti di monitoraggio regionali della qualità dell’aria | ||||||||||||||
metodi e tecniche | L’ impiego di metodologie per misurare, calcolare il livello di un inquinante nell’aria ambiente è stabilito dai seguenti riferimenti normativi: DM 60/02 e s.m.i. Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio. DM 261/2002 e s.m.i. Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell'aria ambiente, i criteri per l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351. D.Lgs. 183/2004 e s.m.i. Attuazione della direttiva 2002/3/CE relativa all'ozono nell'aria. Direttiva 2004/107/CE e s.m.i. concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nickel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell’aria ambiente. D.Lgs. 152/2007 e s.m.i. Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente. | ||||||||||||||
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Report nazionale annuale inviato ad Autorità competenti, in particolare l’ISPRA comunica all’AEA le informazioni sulle reti di monitoraggio, sulle stazioni e relative configurazioni di misura nonché i dati elementari (orari o giornalieri) delle concentrazioni in aria degli inquinanti monitorati relativi. |