
Cap. 3A - Qualità Merceologica - Controlli sulle Caratteristiche Merceologiche dei Vini a DOP/IGP
Controlli sulle Caratteristiche Merceologiche dei Vini a DOP/IGP
Reg. UE del 14 luglio 2009, n. 607
D. Lgs. 8 aprile 2010, n.61
D. M 14 giugno 2012 (Approvazione dello schema di piano dei controlli, in applicazioneell’articolo 13, comma 17, del decreto legislativo 61/2010, recante la tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografi che dei vini)
D.M. 13 agosto 2012
Reg. UE del 17 dicembre 2013, n. 1308
Registro nazionale delle varietà di vite. Ai vini a DOP e a IGP si applicano anche le disposizioni previste dai relativi disciplinari di produzione.
Tipologia dell’attività: 4a - Attività di controllo ufficiale svolte sull’intero territorio nazionale, diverse dai Piani specifici comunitari con organizzazione e programmazione centrali.
Autorità competenti | Ruoli |
AC Centrale MIPAAF–Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Dipartim. (ICQRF) Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi: Uffici territoriali e Laboratori | Organo Tecnico del MIPAAF incaricato di effettuare, fra gli altri, i controlli sui prodotti a Denominazione di Origine presso gli operatori di filiera (produttori, preparatori ed importatori nonché alla commercializzazione). |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | La categorizzazione degli eventuali rischi e le modalità di applicazione delle categorie di rischio tengono conto dell’attività pregressa (irregolarità riscontrate) e di particolari situazioni congiunturali. Si individua inizialmente la fase della filiera da sottoporre a controllo, quindi sulla base dei parametri di rischio si scelgono gli operatori da controllare. |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | Sulla base del numero degli operatori ubicati sul territorio, dei volumi produttivi degli stessi e della rischiosità dell’operatore e dell’attività produttiva. |
luogo e momento del controllo | I controlli sono svolti durante tutto l’anno in tutte le fasi della filiera. I controlli sono preceduti dalla consultazione degli elenchi degli operatori che operano nell’ambito delle produzioni di origine protetta |
metodi e tecniche | Visite ispettive e controlli documentali e analitici finalizzati, soprattutto, a verificare:
Vengono acquisite, inoltre, informazioni dall’O.d.C. per conoscere azioni e provvedimenti eventualmente adottati nei confronti dell’operatore. |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Relazioni di monitoraggio dell’attività (mensili, trimestrali, semestrali e annuale). Verifica dell’attività effettuata sulla base del numero di irregolarità riscontrate, dei sequestri, delle notizie di reato. Per quanto concerne i prodotti a Denominazione di origine l’ordinamento giuridico italiano, attraverso il DLgs. 61/2010, prevede la possibilità, per l’Autorità di Controllo, di comminare sanzioni amministrative, per le eventuali violazioni accertate della normativa comunitaria e nazionale nel comparto dei prodotti a DO. Nel caso in cui vengano accertate ipotesi di frode in commercio i soggetti ritenuti responsabili sono segnalati all’Autorità Giudiziaria. |